Ara: già ad aprile il primo prototipo funzionante dello smartphone modulare

Un primo prototipo funzionante di Ara sarà disponibile già ad aprile. È quanto emerso da una visita del MIT Technology Review agli uffici del team di sviluppo alla base dell'ambizioso progetto dello smartphone modulare
di Nino Grasso pubblicata il 10 Aprile 2014, alle 08:31 nel canale TelefoniaUn endoscheletro collegato a moduli accessori che aggiungono diverse funzionalità ad uno smartphone. È questo il concetto alla base di Project Ara, ovvero il primo telefono cellulare modulare, interamente personalizzabile anche dal punto di vista delle feature implementabili.
Il primo prototipo funzionante dello smartphone potrebbe essere mostrato molto presto secondo quanto riportato dal MIT Technology Review, che ha prestato una visita all'interno degli uffici in cui viene sviluppato l'ambizioso progetto.
L'endo, ovvero la base sulla quale installare i vari moduli, verrà fornito da Google ed avrà otto slot sulla superficie posteriore, due su quella frontale e moduli di alimentazione e dati basati sulla tecnologia MIPI UniPro, un'interfaccia ad alta velocità utilizzata per l'interconnessione di circuiti integrati.
I moduli saranno fissati alla piattaforma, come dichiarato ufficialmente di recente, attraverso l'uso di magneti elettropermanenti. L'endo sarà disponibile in diversi formati e dimensioni: sarà possibile implementare la tecnologia alla base di Ara su phablet, così come su lettori musicali. L'ecosistema hardware è aperto a tutti i produttori interessati, che potranno rilasciare moduli compatibili delle tipologie più disparate.
Gli utenti saranno così in grado di installare moduli diversi in base alle specifiche esigenze di un determinato momento, scegliendo fra moduli fotografici, medici, o sensori particolari. Paul Eremenko, project leader di Ara, ha specificato che un prototipo funzionante sarà disponibile entro la fine di aprile, ma non è tutto.
La società ha mostrato al MIT un prototipo di pulsiossimetro per misurare il livello di ossigeno nel sangue, alcuni moduli per la visione termica stampati attraverso processo di stampa 3D, mentre è in fase di sviluppo una fotocamera ad infrarossi. Se l'utente avrà bisogno di una fra queste funzionalità, potrà integrarle in ogni momento al proprio smartphone collegando il modulo relativo all'endo.
Google ha siglato un accordo con Andover per realizzare le cover plastiche in modo rapido, economico ed in diversi colori, scegliendo come approccio quello della stampa tridimensionale, con potenzialità virtualmente illimitate.
Project Ara è anche rivolto ai paesi emergenti: Google ha intenzione di rilasciare modelli di smartphone modulari con solo modulo Wi-Fi per alcune zone dell'America del Sud e Centrale, in cui molti utenti scelgono di collegarsi ai vari hotspot Wi-Fi presenti come alternativa alle più costose connessioni di rete dati. Ogni unità costerebbe a Google circa 50$, tuttavia è ancora sotto al vaglio il possibile prezzo di vendita al pubblico.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE poi per me, reduce da una quantità non ben definita di pneumotoraci, fare un check della saturazione ogni tanto non fa male
Non é vhiaro cosa costi 50 dollari. (se la mb o se un modello base completo per i paesi emergenti) ma di sicuro in italia quello vhe costa in produzione 50 $ tra iva conai, raae ,siaee tasse ,trasporti ,margini ingrosso e dettaglio ,pubblicita ,rappresentanti, ecc ecc diventano 250€ al pubblico minimo.
Ecco detto questo... a me il telefono modulare piace, bisogna vedere però i costi dei vari moduli...
Bello! mi è sempre piaciuta l'idea!
Anche i campi magnetici generati insieme a quelli elettrici faranno un bel casino, ad esempio dubito che potranno mai integrare una bussula...anche per altri sensori sarà un vero casino.
Per caso i campi magnetici possono dare problemi anche agli schermi moderni?
Prendi un wp8, usa here maps con il gps attivo e vedrai a cosa serve la bussola
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