'A te prende Amazon Prime?', il colosso dell'e-commerce pensa alla telefonia
Secondo Bloomberg, Amazon potrebbe integrare un servizio di telefonia nell'offerta Prime rivolta ai clienti statunitensi. Il colosso avrebbe avviato trattative con Verizon, T-Mobile, Dish e AT&T, ma Amazon smentisce.
di Manolo De Agostini pubblicata il 05 Giugno 2023, alle 08:01 nel canale TelefoniaAmazon
Secondo Bloomberg, Amazon avrebbe intavolato trattative con i principali operatori di telefonia statunitensi per offrire abbonamenti e/o offerte a basso costo rivolte agli abbonati Prime. Potrebbe quindi nascere una rete a nome Amazon Prime, sebbene non basata su torri di proprietà della società.
Le fonti riportano che Amazon starebbe negoziando per ottenere prezzi all'ingrosso tra i più bassi possibili, in modo da offrire piani a 10 dollari al mese o inferiori.
Da Amazon, però, smentiscono le voci di corridoio. "Esploriamo sempre l'aggiunta di ulteriori benefici per i membri Prime, ma al momento non abbiamo piani di aggiungere il wireless", ha dichiarato un portavoce della società interpellato da Reuters. Anche AT&T, Verizon e T-Mobile hanno negato l'esistenza di trattive, mentre Dish non ha commentato.
"AT&T non è in trattativa con Amazon per rivendere servizi wireless", ha dichiarato un portavoce. Il portavoce di Verizon ha affermato che la società "non è in trattativa con Amazon per quanto riguarda la rivendita della rete wireless (di Verizon). La nostra società è sempre aperta a nuove e potenziali opportunità, ma al momento non abbiamo nulla da segnalare".
T-Mobile ha sostenuto che "non stiamo discutendo sull'inclusione del nostro servizio wireless nel servizio Prime e Amazon ci ha detto che non ha intenzione di aggiungere il servizio wireless".
Secondo gli analisti, l'ingresso del gigante dell'e-commerce potrebbe sconvolgere il settore delle telecomunicazioni statunitense, dove i piani di telefonia hanno prezzi molto elevati. Inoltre, c'è chi vede in Dish Network - che non ha commentato le indiscrezioni - il partner più probabile.
Brandon Nispel di KeyBanc Capital Markets ritiene che l'accordo darebbe a Dish l'accesso a capitali che potrebbero aiutarla a costruire la sua rete, mentre le altre realtà del settore non troverebbero nell'intesa con Amazon un senso perché "non vogliono cambiare lo status quo del settore".
Amazon Prime è molto di più della consegna veloce e gratuita, con un esborso di 49,90€ all'anno permette di accedere a molteplici servizi tra cui Prime Video, Amazon Music, Prime Gaming, Amazon Photos e altro ancora. Negli Stati Uniti la società fondata da Jeff Bezos richiede il pagamento di 139$ all'anno per accedere al servizio.
Per Amazon, un accordo potrebbe attirare più clienti verso il suo servizio Prime in un momento in cui la crescita nei mercati chiave, inclusi gli Stati Uniti, si è stabilizzata.
"Da una tale mossa potrebbero derivare diversi possibili vantaggi, tra cui il miglioramento del tasso di fidelizzazione dei membri Prime, consentendogli di aumentare leggermente i costi di abbonamento annuali e fornendo ad Amazon un canale diretto per il redditizio mercato multimiliardario della vendita e del finanziamento di telefoni cellulari", ha affermato Michael Ashley Schulman, direttore degli investimenti di Running Point Capital Advisors.
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