Sottosistema ibrido SSD/HDD secondo Marvell

Aggiornamento gratuito in vista per Marvell, che offrirà un software per gestire al meglio la presenza di Hard disk e SSD in abbinamento al proprio chipset 88E9128 SATA 6Gbps
di Alessandro Bordin pubblicata il 21 Giugno 2010, alle 09:00 nel canale StorageInteressante novità per i possessori di schede madri equipaggiate con il chipset di casa Marvell 88E9128 SATA 6Gbps che, come indica la dicitura, allarga la compatibilità dei dischi allo standard SATA 6Gbps. Marvell presenterà un aggiornamento software gratuito per il proprio chipset in grado di realizzare un sottosistema ibrido HDD/SSD operante in due modalità.
In presenza di una unità SSD e una tradizionale a piatti rotanti, e su precisa indicazione dell'utente, il software Marvell sarà in grado di far riconoscere al sistema una sola unità, scegliendo in maniera automatica cosa archiviare sul Solid State Drive e sul disco tradizionale.
L'operazione è tutto sommato semplice: monitorando gli accessi ai file il nuovo software, disponibile per ambienti Windows, archivierà su SSD tutti quelli utilizzati con maggior frequenza, lasciando al disco tradizionale il compito di archiviare i dati utilizzati meno frequentemente. Il risultato, secondo Marvell, è quello di un disco ibrido virtuale che permette di beneficiare delle prestazioni dei Solid State Drive e della capacità tipica dei dischi tradizionali.
La seconda modalità, safety, è qualcosa di simile a una catena RAID 1 asincrona, in cui i dati archiviati su SSD sono replicati sul disco tradizionale, che però include anche altri dati. Una soluzione pensata per scongiurare la perdita dei dati dal Solid State Drive, scelto sicuramente dal software per ospitare il sistema operativo e le sue componenti.
Il sistema ricorda molto da vicino quello realizzato da Silverstone e battezzato Hybrid SSD mounting kit, con la differenza che la soluzione Marvell è compatibile con l'interfaccia SATA 6Gbps. Tutti i possessori di unascheda madre con chip Marvell 88E9128 sono avvisati: presto verrà reso disponibile un software, completamente gratuito, che permetterà di realizzare un disco ibrido virtuale, a patto di possedere un disco tradizionale e un Solid State Drive.
21 Commenti
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Il modo safe è l'unico che userei visto che l'SSD sarà sicuramente più sforzato (come letture/scritture) dell'HDD.
Almeno quando il SSD inizia a cedere non rischi di perdere pezzi del device logico.
Preferisco (come ho) un SSD per il sistema operativo e un HDD per i dati.
Certo che implementare un boost come gli HD seagate se non sbaglio con un SSD da 4G su un HD da 2.5 non è male.
In effetti vorrei passare ad un case uatx, ma questo è un altro discorso (ho due da 2.5 e uno da 3.5)
Preferisco (come ho) un SSD per il sistema operativo e un HDD per i dati.
Certo che implementare un boost come gli HD seagate se non sbaglio con un SSD da 4G su un HD da 2.5 non è male.
In effetti vorrei passare ad un case uatx, ma questo è un altro discorso (ho due da 2.5 e uno da 3.5)
Credo che sotto linux si possano ottenere performance simili semplicemente mettendo il journal esterno sull'SSD e data=journal.
mica tanto
per quanto ho letto con linux bisogna usare ext4 disabilitando il journaling, forse per limitare l'usura delle celle mlc
comunque se 'sta cosa funziona spero arrivi presto l'interfacciamento con linux
Preferisco (come ho) un SSD per il sistema operativo e un HDD per i dati.
secondo me farebbe le stesse cose, ma con un ssd più piccolo ed economico
Anzi farebbe anche meglio visto che terrebbe sull'ssd i file utente "lavori in corso"
per quanto ho letto con linux bisogna usare ext4 disabilitando il journaling, forse per limitare l'usura delle celle mlc
comunque se 'sta cosa funziona spero arrivi presto l'interfacciamento con linux
Ti stai confondendo.
Visto che il journal "stressa" un po'il disco sui dischi SSD lo si disabilita (anche perché su un SSD il tempo di seek è 0, quindi è poco utile).
Nel caso tu volessi fare un "device ibrido" la cosa più pratica invece è mettere il journal su in device terzo "velore" senza tempi di seek.
In questo modo tutte le scritture sul device verrebbero "parcheggiate" su quel device e poi effettuate fisicamente in background.
Ovvio che a quel punto bisogna dare libertà all'OS di ottimizzare letture e scritture per limitare i seek, ed a quello dovrebbe pensarci data=journal.
Se trovi una penna USB abbastanza veloce puoi fare delle prove... dovresti avere un notevole miglioramento, specialmente sulle scritture "random".
Visto che ci sono i soliti paurosi e visto che il journal "stressa" un po'il disco c'è chi sui dischi SSD lo disabilita (anche perché su un SSD il tempo di seek è 0).
Nel caso tu volessi fare un "device ibrido" la cosa più pratica invece è mettere il journal su in device terzo "velore" senza tempi di seek.
In questo modo tutte le scritture sul device verrebbero "parcheggiate" su quel device e poi effettuate fisicamente in background.
Ovvio che a quel punto bisogna dare libertà all'OS di ottimizzare letture e scritture per limitare i seek, ed a quello dovrebbe pensarci data=journal.
Se trovi una penna USB abbastanza veloce puoi fare delle prove... dovresti avere un notevole miglioramento, specialmente sulle scritture "random".
il funzionamento che proponi l'ho capito (almeno credo
solo che in giro ho letto da più parti di disabilitare il journaling
saresti il primo che mi capita leggere con una proposta controcorrente, questo non toglie che potresti avere ragionissima naturalmente
"Facciamo i dischi, facciamo i chipset, un matrix storage con queste caratteristiche non potevate pensarlo?"
solo che in giro ho letto da più parti di disabilitare il journaling
saresti il primo che mi capita leggere con una proposta controcorrente, questo non toglie che potresti avere ragionissima naturalmente
Quando hai un disco SSD se vuoi usarlo al meglio sotto linux gli disabiliti il journal... quelle che leggi sono guide relative a tizi che per lo più hanno netbook con dischi SSD e vogliono "preservare" il disco.
Io parlo di usare un disco normale in congiunzione ad un device flash (o ad un altro disco SSD)... il disco normale tiene i "dati" e quello flash fa da cache.
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