Da OCZ una nuova interfaccia per le unità a stato solido

OCZ presenta HSDL una nuova connessione per SSD che si appogia alla normale interfaccia PCI-Express e consente la gestione di 4 dischi contemporaneamente
di Gabriele Burgazzi pubblicata il 09 Giugno 2010, alle 14:57 nel canale StorageOCZ
Per molti anni le prestazioni degli hard disk sono state sensibilmente inferiori se paragonate alla capacità delle interfacce utilizzate per il collegamento: ancora oggi, infatti, un Serial ATA-150 è sufficiente per garantire banda ad un normale hard disk. La progressiva diffusione e crescita prestazionale che le unità a stato solido stanno avendo nel corso degli ultimi anni potrebbe però cambiare le carte in tavola, e OCZ prepara la soluzione.
Le più moderne connessioni Serial-ATA e SAS sono in grado di garantire velocità di trasferimento dati rispettivamente di 300MB/s e 600MB/s: un SSD di fascia alta con architettura multicanale può però raggiungere picchi di 500MB/s, saturando tale banda. In questo senso OCZ ha introdotto HSDL (High Speed Data Link) un nuovo tipo di interfaccia, in grado di andare ad ad ovviare a questo problema.
L'attuale implementazione di HSDL è formata da un particolare controller che si collega attraverso la porta PCI-Express del sistema: il controller è in grado di supportare fino a quattro dispositivi, fornendo connessioni di tipo SAS e garantendo banda per 2,5GB/s. L'utilizzo di PCI-Express per interfacciare al sistema unità SSD non è nuovo HSDL è però capace di gestire fino a 4 unità sullo stesso connettore, rappresentando una importante novità soprattutto per sistemi blade server.
"HSDL consente ai clienti di poter sfruttare al massimo i vantaggi derivanti da una interfaccia capace di garantire molta banda e risolve le limitazioni prestazionali sfruttando la connessione PCI Express. In sistemi blade server, per questioni di spazio, il numero di slot è ridoto, per questo HSDL rappresenta una soluzione innovativa", ha spiegato Alex Mei, chief marketing officer per OCZ.
La soluzione di OCZ, secondo quanto riportato dalla società, non richiede cambiamenti di sistema operativo o a livello driver: la presenza del solo adattatore consente al sistema di funzionare. Al momento, inoltre OCZ avrebbe già cominciato a parlare con diversi produttori di schede madri, per integrare il controller HSDL direttamente sul PCB.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn futuro si useranno SSD a più controller per una gestione interna del disco in RAID0, capace di trasferire davvero un botto di dati, oltre il GB/s. E nasceranno nuovi controller parallelizzati.
Non so se un nuovo connettore nella mobo sia la strada giusta, però. Dipende, in effetti, più che altro da quanto è grande e quanti se ne possono montare.
Questa nuova interfaccia, beh, serve solo a OCZ per raggranellare quattrini in attesa di future evoluzioni del protocollo SATA (che magari sarà di nuovo parellelo... visto che se trasferisse 2 bit per ciclo invece di 1 avremmo già ora il doppio della banda per ogni incarnazione...).
Chissà quando Intel e Amd implementeranno il raid 0 con una decina di unità Sata3 !
Sata3 che sarà subito saturato, anche oggi mettendo dentro un Ssd da 3,5" 2 da 2,5" in stripe.
Ad esempio 2 bei Vertex2pro da 50GB messi in raid 0 per un totale di 100GB, il tutto montato dentro un SSD sata3 3,5" da 600MB/s (oggi starebbe sui 500€ ed io sarei il primo ad acquistarlo).
Vabè, capitolo SSD chiuso fino a fine anno, quando saranno disponibili i 20-25nm.
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