NVIDIA GeForce GTX Titan: dopo 11 anni regge il confronto con la Radeon RX 6400

Come si comporta oggi, a 11 anni dal suo rilascio, una NVIDIA GeForce GTX Titan? È questa la domanda che si sono posti dalle parti di PC Games Hardware Germany che ha pensato di testare la scheda video con alcuni dei giochi più recenti (ed esigenti) disponibili sul mercato e non è andata neanche così male.

Chiariamo però di cosa stiamo parlando. La GeForce GTX Titan fu una scheda video di fascia enthusiast rilasciata nel 2013. La VGA offre 6 GB di memoria GDDR5 operanti su un bus a 384 bit e una GPU basata su architettura Kepler da 2.688 CUDA core con un boost clock di 876 MHz e un TDP di 250 W. Specifiche decisamente modeste nel panorama odierno, ma che costituivano una scheda tecnica mostruosa per l'epoca.

Un aspetto importante è che la scheda in questione non supporta via hardware le librerie DirectX 12, ma solo via software, il che la rende inevitabilmente meno adeguata rispetto alle moderne soluzioni che godono di un'ottimizzazione a livello fisico per le nuove API.

La vecchia gloria di NVIDIA si è confrontata con una Radeon RX 6400, l'attuale entry-level della gamma AMD che sfrutta 4 GB di memoria GDDR6 su un bus a 64 bit e una GPU basata su architettura RDNA 2 da 768 Stream Processor con un boost clock di 2321 MHz e un TDP di soli 53 W.

Come premesso la soluzione di NVIDIA rispetta esclusivamente i requisiti minimi di DirectX 12, ragione per cui gran parte delle recenti uscite non si avviano affatto. Complice anche l'interruzione del supporto driver Game Ready sopraggiunto nel 2021. Tuttavia, non mancano titoli interessanti come Diablo IV, Cyberpunk 2077 o Control che invece sono stati eseguiti correttamente.

Escludendo Diablo IV che ha raggiunto una media di 50 fps, tutti gli altri hanno toccato a malapena i 30 fps, ma tutti con dettagli a Ultra. Naturalmente, il tutto con Ray Tracing disattivato, dato che il supporto per le schede consumer è arrivato solo 5 anni più tardi con la gamma GeForce RTX 20. I test sono stati effettuati con la GPU in condizioni stock e in 9 titoli su 12 la Radeon RX 6400 ha mostrato prestazioni migliori.

Successivamente è stato applicato l'overclock alla GPU di NVIDIA – la Radeon RX 6400 non lo supporta – e la situazione si è ribaltata. La NVIDIA GeForce GTX Titan ha battuto la soluzione di AMD nella maggior parte dei giochi, talvolta con margini anche interessanti. Il motivo è presto detto: la GPU è riuscita ad offrire circa il 30% in più di performance rispetto ai parametri stock, ma senza alcun particolare sistema di raffreddamento.

Questo mostra un aspetto che al tempo era molto più in voga e quindi curato dalle aziende: i margini di overclock. Da una moderna scheda video solo in rare eccezioni si riesce a guadagnare un 10% in più di prestazioni, ma tendenzialmente si rimane nell'intorno del 5%. Sotto questo aspetto le architetture si sono evolute fino al punto da lasciare davvero poco spazio di manovra all'utente.

Tuttavia, questo dimostra anche come sia migliorata l'efficienza energetica delle nuove GPU. A fronte di un TDP ridotto a un quinto, la Radeon RX 6400 riesce ad offrire prestazioni equivalenti o superiori rispetto alla GeForce GTX Titan. Va però ammesso che coloro i quali investirono ben 1.000 euro circa nella scheda – un periodo in cui la fascia media ruotava attorno ai 350-400 euro – hanno ricevuto un prodotto che a distanza di 11 anni ha ancora qualcosa da dire, seppur con consumi a dir poco considerevoli per l'offerta.