Le GeForce RTX 4090 scarseggiano? In Cina le smantellano!

La fine del mining con GPU non ha determinato un aumento della disponibilità delle schede, almeno non per i clienti cinesi che devono fronteggiare un nuovo business: l'accelerazione AI. Numerose aziende locali, infatti, acquistano interi pallet di GeForce RTX 4090 per trasformarle in schede data center e workstation.

In sostanza, le schede vengono completamente smantellate e ne viene estratto il solo PCB su cui sono presenti i chip di GPU e memoria. Ultimato lo smontaggio, alle schede viene installato un dissipatore blower, pensato soprattutto per le configurazioni multi-GPU. Si tratta di sistemi di raffreddamento che i produttori hanno escluso per un motivo molto semplice: le GeForce RTX 4090 sono pensate per il gaming, non per il segmento business.

Tuttavia, questo non sembra frenare i canali di vendita non ufficiali che negli ultimi anni sono aumentati considerevolmente nei paesi asiatici. Il processo, infatti, avviene su larga scala e vede migliaia di schede destinate a questo scopo, provenienti da qualsiasi partner di NVIDIA. In alcune immagini condivise su Baidu – sostanzialmente il Facebook cinese – è possibile notare centinaia di schede video custom di Palit e Gainward, affiancate da alcuni tra i modelli più ambiti dai giocatori come la ASUS ROG Strix RTX 4090.

Queste aziende, peraltro, vendono separatamente anche tutte le parti rimosse quali ventole, dissipatori e backplate come ricambi. Una notizia buona per chi necessita di componenti per la riparazione di modelli specifici, ma che ad altri ricorderà il motivo per cui magari non riescono ad acquistare una determinata GPU.

Il mercato parallelo delle GPU è un problema che NVIDIA sta affrontando da diverso tempo, soprattutto nei casi in cui le schede vengono modificate e rivendute come modelli differenti – un assaggio lo abbiamo avuto perfino al CES 2023 – tuttavia, sarebbe interessante capire come sia possibile che queste aziende abbiano accesso a stock così generosi di schede video.