C'è un nuovo Game Scientist in AMD: il ritorno di Richard Huddy

Richard Huddy ritorna in AMD dopo 3 anni trascorsi in Intel, per occuparsi di raccontare ed evangelizzare le novità tecnologiche dell'azienda con un particolare occhio di riguardo per i videogiocatori
di Paolo Corsini pubblicata il 20 Giugno 2014, alle 14:01 nel canale Schede VideoIntelAMD
Nei giorni scorsi è giunto a farci visita nella redazione di Hardware Upgrade un personaggio ben noto a chi segue da anni il settore delle schede video. Si tratta di Richard Huddy, da poco più di 2 settimane rientrato ufficialmente in AMD dopo aver trascorso gli ultimi 3 anni in Intel e aver occupato in precedenza posizioni in AMD, ATI, NVIDIA e 3DLabs. La carriera professionale di Richard Huddy è fortemente legata all'evoluzione della grafica 3D e del resto la posizione che è andato ad occupare in AMD al suo rientro, quella di AMD Gaming Scientist, lascia intendere quale sia l'interesse e la passione con la quale segue il mondo del gaming.
In precedenza Richard Huddy ha rivestito il ruolo di Developer Relations Manager per NVIDIA e ATI-AMD, entrando in contatto con gli sviluppatori di videogiochi e fungendo in questo da anello di connessione tra le software house gaming e i produttori di GPU. Un ruolo decisamente affascinante, che ha permesso ad Huddy di entrare nel vivo del rapporto spesso difficile tra esigenze dei programmatori di videogiochi e tecnologie portate avanti dai produttori di GPU con le nuove architetture, il tutto influenzato dagli sviluppi nelle API.
Con Richard Huddy abbiamo discusso di vari temi, partendo dalle motivazioni che lo hanno spinto a rientrare in AMD sino al ruolo di Mantle nel futuro, senza trascurare le recenti polemiche incentrate sul programma GameWorks di NVIDIA. Tutto questo sarà oggetto di un articolo al quale stiamo lavorando internamente, con il quale non vogliamo solo dare spazio alla posizione di AMD circa lo sviluppo dei più recenti videogiochi e le ottimizzazioni possibili ma coinvolgendo in questo NVIDIA e gli stessi programmatori.
Interessante valutare la sua nuova qualifica in AMD, quella di Gaming Scientist. Si tratta di una posizione completamente nuova all'interno dell'azienda che opera quale punto di unione tra il team tecnico e l'ufficio del CTO da una parte, e stampa tecnica e sviluppatori dall'altra. Il ritorno di Richard Huddy in AMD è un segnale dell'attenzione che l'azienda americana continua ad avere verso il gaming e i videogiocatori, oltre che una ulteriore conferma di come AMD sia cambiata nel corso degli ultimi 2 anni e mezzo a seguito della nomina di Rory Read come CEO. Con la sua nuova posizione Richard Huddy rivestirà un ruolo pubblico molto più ampio rispetto alla sua precedente esperienza in AMD; crediamo che la sua esperienza, che risale alla prima implementazione delle API DirectX, avrà un impatto non indifferente sulle prossime generazioni di architetture GPU che AMD proporrà sul mercato.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoO si fa la proposta con grande portafoglio dietro per incentivare l'accettazione, oppure la risposta degli sviluppatori "ma a noi che ce ne viene a parte dove lavorare di più" mi sembra la normale risposta che ci si attende.
L'unico modo per avere uno sviluppo su PC davvero avanzato sarebbe quello che nvidia e AMD si sedessero sullo stesso tavolo e cominciassero a costruire librerie in comune che funzionino su tutte le loro architetture e che comprendano molti elementi che consentano di sfruttare appieno la potenza bruta di cui un PC moderno dispone.
Altrimenti, con librerie "a spot" e dal supporto parziale non se ne ricava certo uno sviluppo continuo o concentrato sul PC. L'idea degli sviluppatori è "dammi questi soldi che poi vedo di metterci 2 effetti in croce con la tua API che tu sei contenta, io prendo i soldi e se poi il risultato fa schifo e richiede 4 schede in SLI per funzionare non ce ne frega niente".
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