30 dollari di rimborso per ogni scheda GTX 970 acquistata?

Questi sono i termini dell'accordo che porterebbe alla chiusura dell'azione legale contro NVIDIA per i problemi legati alle specifiche delle schede GeForce GTX 970. In attesa del pronunciamento della corte, questo vale solo per il mercato USA
di Paolo Corsini pubblicata il 29 Luglio 2016, alle 10:21 nel canale Schede VideoNVIDIAGeForce
Alcune settimane dopo il debutto delle schede video NVIDIA GeForce GTX 970, ormai poco meno di 2 anni fa, era nata online una forte polemica con riferimento alla particolare architettura scelta da NVIDIA per la memoria video montata su queste schede e sulla non corretta indicazione di alcune specifiche tecniche.
La dotazione di 4 Gbytes era infatti composta da 3,5 Gbytes capaci di lavorare a piena bandwidth, con una quota di 0,5 Gbytes addizionale che per via della particolare configurazione della GPU GeForce GTX 1070 non poteva offrire un valore di bandwidth equivalente. La risultante: un impatto negativo sulle prestazioni velocistiche con quelle applicazioni che andavano a saturare i primi 3,5 Gbytes di memoria video messi a disposizione dalla scheda.
NVIDIA aveva inizialmente indicato per la scheda GeForce GTX 970 la presenza di 64 ROPs e di un quantitativo di cache L2 pari a 2048 KB; in seguito si è evidenziato che questa scheda integra 56 ROPs e 1.792 KB di cache L2, caratteristiche che hanno portato ad una informazione inizialmente non corretta per gli utenti che non hanno in questo modo potuto effettuare una scelta d'acquisto con tutti i dettagli tecnici chiaramente esplicitati.
La polemica ha scaturito a suo tempo varie discussioni e opinioni, oltre ad un'azione legale contro NVIDIA aperta negli Stati Uniti. L'azienda americana e la controparte, Top Class Actions, sono arrivate ad un accordo preliminare che prevede il pagamento di 30 dollari a titolo di rimborso ad ogni utente che abbia acquistato una scheda GeForce GTX 970. L'accordo non è ancora definitivo in quanto la corte davanti alla quale la causa è stata aperta deve ancora esprimere un giudizio sull'accordo che dovrà essere giusto, ragionevole e adeguato.
Tutto questo riguarda ovviamente il solo mercato nord americano e i consumatori che hanno acquistato in questa regione una delle schede GeForce GTX 970 presenti in commercio. Se la cifra di 30 dollari a scheda verrà confermata si potrebbe trattare di un accordo che avrà un impatto finanziario importante per NVIDIA: le schede GeForce GTX 970 sono state scelte da numerosi appassionati nel corso degli ultimi 21 mesi, risultando tra le varie essere quelle detenute dalla maggior parte degli utilizzatori della piattaforma Steam.
8 Commenti
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penso che la news sia interessante più che altro per appurare che potrebbero finire a pagare per l'errore in fase di dichiarazione di specifiche della scheda.
il che mi pare giusto al 100%
Ciò detto, ultimamente sto giocando a Batman Arkham Knight, e la VRAM sta quasi sempre a 4 GB occupati (se siano realmente utilizzati o in parte solo allocati, non saprei dirlo; mi baso sulle informazioni di MSI AB); non noto cali prestazionali di alcun tipo. Secondo me, il problema non sussiste in alcun modo; tuttavia concordo che Nvidia abbia giocato sporco e che per questo debba pagare.
il che mi pare giusto al 100%
Se fosse giusto al 100% dovrebbero risarcire tutti i clienti !
spero adeguino almeno i listini!
spero adeguino almeno i listini!
Ma dove compri? Una 970 sta in media 250 (tra 230 tipo le zotac e modelli economici vari e 270 come la strix asus). Che è meno di una 1060 _base_, non contiamo poi le versioni oc.
ovvio , le class action in europa sono state create per non essere in alcun modo efficaci .
Per i 30 dollari , vabbeh , nvidia li sta gia' recuperando con le sovrapprezzate 1070 e 1080
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