Alimentatori ridondanti per sistemi desktop da FSP, con novità per il futuro

Alimentatori ridondati per sistem desktop, ma anche una linea di chassis e una di dissipatori di calore: FSP guarda sempre più al pubblico consumer, mantenendo la qualità delle proprie soluzioni professionali
di Paolo Corsini pubblicata il 24 Novembre 2016, alle 09:21 nel canale Schede Madri e chipsetFSP
In occasione del Computex 2016 di Taipei, lo scorso mese di giugno, avevamo avuto occasione di vedere all'opera la soluzione di alimentazione Twins sviluppata da FSP e indirizzata ai sistemi desktop di fascia alta per i quali si voglia assicurare ridondanza nell'alimentazione.
Questo prodotto integra al proprio interno due alimentatori che operano in modo alternato: quello master è in funzione costantemente sino a quando non interviene lo slave in caso di malfunzionamento, così da assicurare continuità nel servizio. Soluzioni di questo tipo sono molto diffuse in ambito server ma non tipicamente in quello dei PC desktop: con questa soluzione FSP punta quindi ad un mercato nuovo, proponendo ridondanza nel tradizionale form factor ATX.
La gamma Twins è ora disponibile in commercio, con declinazioni da 500 Watt e da 700 Watt di potenza entrambi certificati 80 Plus Gold. Identica la dotazione quanto a connessioni con le periferiche da alimentare: mettono a disposizione due connettori PCI Express a 8 pin per le schede video, due connettori Molex, sei per periferiche SATA e due connettori 4+4 per alimentare il processore. Il funzionamento dei due alimentatori è tenuto sotto controllo dal software Guardian, installato nel PC e in grado di tenere traccia di quanto stia accadendo alla circuiteria di alimentazione: per operare correttamente necessita che l'alimentatore venga collegato alla scheda madre attraverso una delle porte USB presenti onboard.
Abbiamo visto in funzione questo alimentatore in occasione di una visita agli uffici taiwanesi dell'azienda la scorsa settimana. Arrivati ad una potenza di 700 Watt ci si sta interrogando se sia eventualmente interessante sviluppare ulteriormente la gamma offrendo una declinazione da 1.000 Watt di potenza: si tratterebbe di un risultato di gran rilievo, in considerazione delle dimensioni complessive che implicherebbero di integrare due distinti alimentatori da 1.000 Watt ciascuno nello spazio tipicamente utilizzato da un alimentatore ATX tradizionale. Un prodotto di questo tipo non è in ogni caso destinato a costare poco: per l'alimentatore Twins da 500 Watt il listino in nord America, tasse escluse, è pari a 399 dollari mentre per la declinazione a 700 Watt la cifra passa a 499 dollari.
L'azienda ha inoltre in programma di debuttare con due nuove linee di prodotto complementari alla propria gamma di alimentatori: parliamo di chassis e sistemi di raffreddamento. La gamma di dissipatori di calore vedrà inizialmente al debutto due modelli, caratterizzati da dimensioni mediamente elevate e dotati rispettivamente di 6 e 4 heatpipes con soluzioni differenti per la ventola di raffreddamento.
Per la gamma di chassis il target iniziale sarà quello dei sistemi di fascia entry level e media, mercato che assicura di rivolgersi ad un pubblico numericamente più consistente rispetto a quello delle più costose proposte top di gamma. Il debutto di queste soluzioni è previsto nel corso del primo trimestre 2017, a prezzi che non sono stati ancora ufficializzati ma che indicativamente l'azienda intende mantenere concorrenziali rispetto a proposte dello stesso segmento presenti nel mercato.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer un uso desktop tradizionale direi piuttosto inutile.
Meglio Una batteria
Sarebbe meglio integrare un alimentatore + una batteria in funzione ups con magari i driver per la sospensione automatica in caso di black-out.non entrerebbe nel form factor dell'alimentatore tradizionale.
dovresti metterci una batteria da 2 ampere il che è piuttosto inutile
Comunque... c'è scritto che va collegato alla scheda madre, ad una porta USB onboard, in che senso? I connettori USB onboard sviluppano contatti per due porte USB. Va quindi collegato al connettore della scheda madre per rispettive 2 porte USB?
Detto questo rimangono dei dubbi sul software Guardian, al livello di affidabilità, sulla reale ridondanza del sistema e se sono richiesti requisiti particolari.
Poi chiaro se qualcuno vuole pure abbinarci un Ups per salvaguardarsi da altri tipi di criticità, tanto meglio.
bellino 'sto coso, anche se non ho capito: la maschera di connessione immagino sia solo una, spero ce ci sia anche una ventola unica per entrambi i moduli, per contenere la rumorosità
[edit] nope
Sì certamente d'accordo.
Converrai però che la casistica, in ambiente domestico a cui questo prodotto si rivolge, è sicuramente più a favore di PSU+UPS. Nel senso che è sicuramente più frequente che vada via la corrente o che ci siano sbalzi di tensione rispetto al fatto che ti si guasti l'alimentatore.
Eh ma qua deve arrivare sempre qualcuno a dire che lui "con 30000 lire te lo fa meglio e pure con le unghie".
PRO:
- Possibilità di spostare da una torretta all'altra il server senza spegnerlo.
- Possibilità di installare un ups su un alimentatore e l'alimentazione diretta sull'altro: se si rompe l'ups (e succede spesso...) il server non si spegne.
- Ovvio: se si rompe un alimentatore, il server resta attivo.
CONTRO:
- Se si rompe quel minimo di elettronica presente nell'enclosure, il server si spegne.
- Gli alimentatori lavorano a meno di metà carico, non il massimo come efficenza.
- Mai sentito un alimentatore così rumoroso... (magari questo è silenzioso)
- Il ricambio non è "standard", con conseguente difficoltà di reperimento del pezzo e aumento del pRezzo.
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