Una modifica del kernel Linux potrebbe ridurre il consumo energetico dei datacenter fino al 30%

Un aggiornamento del kernel Linux sviluppato dai ricercatori della Cheriton School of Computer Science, e integrato nella versione 6.13 appena rilasciata, potrebbe ridurre il consumo di energia nei datacenter fino al 30 percento.
di Manolo De Agostini pubblicata il 27 Gennaio 2025, alle 06:01 nel canale Sistemi OperativiLinux
I ricercatori della Cheriton School of Computer Science hanno sviluppato una piccola modifica al kernel Linux che potrebbe ridurre il consumo energetico dei datacenter fino al 30%. Si tratta di una riduzione significativa, con impatti ambientali concreti, considerando che l'informatica rappresenta il 5% del consumo energetico mondiale. La maggior parte dei datacenter, infatti, è basato su Linux.
"Le informazioni arrivano ai datacenter in 'pacchetti' e il frontend del datacenter, un po' come l'addetto alla reception, decide dove inviare i pacchetti", ha spiegato Martin Karsten, professore della Cheriton School of Computer Science.
Il professor Karsten, insieme al suo ex studente Peter Cai, ha identificato le inefficienze nel modo in cui viene elaborato il traffico di rete per le applicazioni server ad alto traffico. Apportando una piccola modifica allo stack di rete del kernel Linux, hanno ottenuto un significativo miglioramento delle prestazioni e dell'efficienza energetica.
La loro ricerca, presentata all'ACM SIGMETRICS 2024, introduce una soluzione che riorganizza le operazioni all'interno dello stack di rete di Linux, migliorando l'efficienza e le prestazioni della rete tradizionale basata sul kernel Linux. Secondo la ricerca, questa modifica aumenta il throughput in alcune situazioni fino al 45% senza compromettere la latenza di coda.
"Non abbiamo aggiunto nulla", ha detto il professor Karsten. "Abbiamo solo riorganizzato il momento in cui le cose vengono fatte, il che porta a un utilizzo molto migliore delle cache della CPU del data center. È un po' come riorganizzare la pipeline in un impianto di produzione, in modo da non avere persone che corrono in giro tutto il tempo".
Il fulcro dell'innovazione è una funzione chiamata IRQ o sospensione della richiesta di interrupt, che bilancia l'utilizzo della potenza della CPU con un'elaborazione efficiente dei dati. La sospensione IRQ riduce le interruzioni inutili della CPU durante i periodi di traffico elevato. Questo migliora le prestazioni della rete e mantiene una bassa latenza anche in condizioni di traffico ridotto.
Proporre un miglioramento è una cosa, ma vederlo adottato dall'industria è un'altra. A questo scopo, il professor Karsten ha collaborato con Joe Damato, ingegnere di Fastly, un fornitore americano di servizi di cloud computing con sede a San Francisco, per sviluppare una piccola sezione di codice - una modifica non intrusiva del kernel di sole 30 righe - che migliorerebbe l'elaborazione del traffico di rete di Linux. Una volta adottato, il nuovo metodo potrebbe ridurre il consumo energetico di importanti operazioni di data center fino al 30%, ha dichiarato il professor Karsten.
L'efficacia della soluzione è stata testata e sottoposta all'attenzione dei manutentori del kernel che l'hanno implementata nella più recente versione 6.13.
"Tutte queste grandi aziende - Amazon, Google, Meta - usano Linux in qualche modo, ma sono molto schizzinosi su come decidono di usarlo", ha detto il professor Karsten. Se scegliessero di 'attivare' il nostro metodo nei loro datacenter, potrebbero risparmiare gigawattora di energia in tutto il mondo. Quasi ogni richiesta di servizio su Internet potrebbe beneficiare di questo metodo".
L'Agenzia Internazionale per l'Energia prevede che il consumo di elettricità dei data center potrebbe aumentare dai 460 TWh del 2022 fino a un massimo di 1.050 TWh entro il 2026, principalmente a causa della crescita dei carichi di lavoro ad alta intensità energetica, come l'intelligenza artificiale e il mining di criptovalute.
40 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl merge sulla mainline 6.13 è stato fatto il 19 gennaio 2025 dietro un paio di feature flag. Se tutto va per il verso verrà distribuito con la 6.16.
La notizia è il merge.
Non ci sono molte cose di più delicate di toccare lo stack di rete di un SO con miliardi di istanze in esecuzione, fare la cazzata è un attimo. Se si prendono un paio di anni pieni, pure di più, tra feedback review e test mi sembra comprensibile
No hanno consumato il giusto, ora lo si puo' ridurre del 30%.
Per Win invece per mantenere tutte le sfarzosita' ed i vari effetti conditi di infinite telemetrie (provato a disattivarle anche con tools esterni, ma si attivano comunque) non scendera' di consumi cosi' facilmente. (era esempio, mac non so ma chi lo compra non guarda ste cose credo, poi non so)
Tornando nell'articolo, la versione 22.1 di Linux Mint ha appena introdotto la gestione dei vari moduli di potenza, ed io ovviamente ho impostato in risparmio energia (pure nel bios uefi), vedo un leggerissimo (millesimi) di ritardo nelle chiamate, ma ad esempio usate per giocare ai giochi Win con Steam/Proton e funziona bene (3050), quindi va bene, magari e' questo che si parla, se invece riguarda futuri firmware come sembrerebbe, invece quella detta e' miglioria in attesa di meglio.
Perdonami, ma se con LO STESSO hardware sono bastate poche righe di codice per consumare meno, significa che poteva consumare meno anche prima, e quindi che fino ad ora hanno consumato PIU' di quello che poteva
Era comunque piu una battuta che una critica
Era comunque piu una battuta che una critica
Però andava "inventato" del codice che non esisteva e che non potevi sapere dove avrebbe portato. Quindi non è corretto dire che ha consumato di più ma che allo stato dell'arte dell'epoca ha consumato correttamente.
Non è un profilo di risparmio energetico dimenticato sullo scheduler o uno stato di sleep non sfruttato per bug.
Ci sta come battuta, in fondo ricorda sempre quanto viene sprecato non cercando vie di ottimizzazione, dovrebbe essere un buon monito per cestinare il software ms
Non è un profilo di risparmio energetico dimenticato sullo scheduler o uno stato di sleep non sfruttato per bug.
Ci sta come battuta, in fondo ricorda sempre quanto viene sprecato non cercando vie di ottimizzazione, dovrebbe essere un buon monito per cestinare il software ms
Certamente, tutto vero, andava "inventato" il codice, ma sta di fatto che si poteva già risparmiare fin da prima.
Un conto è avere una lampadina alogena che viene sostituita da una a led, quindi fisicamente andava sostituita
Ma se avessero fatto le lampadine alogene con 10 filamenti e ci si accorgeva dopo che con 1 filamento facevi la stessa intensità di luce consumando 1/10... SECONDO ME era una cosa che si poteva fare fin da prima
Ma ripeto, NON E' una critica a Linux, solamente una constatazione
Bisognerà attendere non la prossima release ma quella successiva. (giustamente le cose vanno testate prima di essere rilasciate su così larga scala)
A meno che le grandi aziende non facciano pressione per averlo prima, visto il potenziale risparmio, ci vorranno ancora anni per averlo effettivamente sui sistemi.
Bisognerà attendere non la prossima release ma quella successiva. (giustamente le cose vanno testate prima di essere rilasciate su così larga scala)
A meno che le grandi aziende non facciano pressione per averlo prima, visto il potenziale risparmio, ci vorranno ancora anni per averlo effettivamente sui sistemi.
ma la "patch" non potrebbe essere applicata anche ai vecchi kernel ?
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