Microsoft chiarisce la funzione Secure Boot: nessun problema per Linux

Microsoft chiarisce i dettagli della funzione secure boot, spiegando come tale tecnologia non vada ad impattare sulle installazioni di sistemi operativi alternativi
di Gabriele Burgazzi pubblicata il 23 Settembre 2011, alle 12:11 nel canale Sistemi OperativiMicrosoft
44 Commenti
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beh che dire, poche idee e ben confuse
Oltre a richiedere il SecureBoot abilitato by default, impone di impedire di disabilitare il firmware per via programmatica. Che vuol dire? Semplicemente che via software (ivi compreso quello di Uefi) non è consentito di farlo. Quindi, per disabilitarlo, sempre in via teorica, occorrerebbe agire via hardware. Quanti lo farebbero per esempio su un notebook (ammesso che ne siano in grado)?
No, per via programmatica si intende che un programma non può modificarne lo stato.
L'utente può sempre disattivare tale controllo.
Comunque, chi vivrà vedrà...
L'utente può sempre disattivare tale controllo.
Comunque, chi vivrà vedrà...
però il firmware è un programma
in genere per via programmatica s'intende via programma, cioè via software
l'altra possibilità è via hardware, cioè con dei jumper
del resto è facile immaginare che se si dà la possibilità al firmware di cambiare le impostazioni nella nvram, un malware prima o poi ( nonostante le eventuali protezioni ) troverà la strada per fare altrettanto, il che renderebbe inutile l'intero sistema
la sicurezza col secure boot si ottiene rendendolo non disattivabile e controllando l'integrità di almeno il bootloader e il kernel
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