Attacchi informatici 2021: l’Italia è il quarto Paese al mondo e il primo in Europa più colpito dai malware

Attacchi informatici 2021: l’Italia è il quarto Paese al mondo e il primo in Europa più colpito dai malware

Il nostro Paese ha guadagnato posizioni nella poco lusinghiera classifica delle nazioni più colpite da attacchi informatici: l'Italia nel 2021 è stato il quarto Paese al mondo e il primo in Europa più colpito dai malware

di pubblicata il , alle 10:22 nel canale Sicurezza
Trend Micro
 

I mesi di pandemia hanno modificato profondamente il mondo del lavoro e il lavoro remoto è diventato per molte aziende a livello globale la normalità. È uno scenario che ha aperto nuove possibilità ai cybercriminali, visto lo spostamento degli end point dalle reti aziendali (generalmente molto protette) a quelle casalinghe, spesso non dotate dello stesso livello di protezione. Trend Micro ha presentato il suo report annuale delle minacce informatiche e sono emersi alcuni dati poco confortanti. L’Italia continua a essere tra i Paesi più colpiti al mondo dai cybercriminali e ha registrato una crescita degli attacchi nel 2021 rispetto al 2020.

Attacchi informatici 2021: l’Italia è il quarto Paese al mondo e il primo in Europa più colpito dai malware

Il nostro Paese ha guadagnato posizioni nella poco lusinghiera classifica delle nazioni più colpite da attacchi informatici: l'Italia nel 2021 è stato il quarto Paese al mondo e il primo in Europa più colpito dai malware. Nel 2020 l’Italia era settima nella classifica mondiale delle nazioni più colpite dai malware e nel 2021 avanza di tre posizioni, entrando nella top 5 mondiale e guadagnando il primato continentale. I dati emergono da “Navigating New Frontiers”, il report di Trend Micro Research sulle minacce informatiche che hanno colpito nel corso dell’anno passato.

 Come dicevamo in apertura, lo scenario a livello globale, nel 2021, è stato caratterizzato da attacchi ai sistemi per il lavoro da remoto, con i sistemi cloud configurati in maniera errata nel centro del mirino. A preoccupare sono anche, e soprattutto, gli attacchi alle infrastrutture: il numero di ransomware lanciati contro strutture governative e sanitarie è cresciuto nel 2021. Le offerte di ransomware-as-a-service hanno aperto il mercato ai malintenzionati con conoscenze tecniche limitate, inoltre hanno anche dato origine a maggior specializzazioni, come i broker esperti negli accessi per esempio, che sono diventati un tassello fondamentale dell’underground criminale. Infine, il 2021 è stato un anno record per le nuove vulnerabilità, anche se una ricerca Trend Micro ha dimostrato come un quarto delle vulnerabilità vendute nel mercato cybercriminale avesse più di tre anni. 

La situazione della sicurezza informatica in Italia nel 2021

Dal report è possibile estrarre alcuni dati interessanti relativi agli attacchi nel nostro Paese:

  • Malware - Il numero totale di malware intercettati in Italia nel 2021 è di 62.371.693. Nel 2020 erano stati 22.640.386. L’Italia passa così dalla settima alla quarta posizione dei Paesi più colpiti nel mondo ed è prima in Europa. Sul podio troviamo Stati Uniti, Giappone e India
  • Macro Malware – L’Italia è il Paese più colpito in Europa, settimo al mondo, con 6.861 attacchi ricevuti
  • Ransomware – L’Italia è il quarto Paese in Europa più colpito, preceduto da Germania, Francia e UK. A livello mondiale è dodicesima
  • Le minacce via e-mail che hanno colpito l’Italia nel 2021 sono state 336.431.403
  • Le visite ai siti maligni sono state 18.683.844. I siti maligni ospitati in Italia e bloccati sono stati 269.383
  • App maligne – Il numero di app maligne scaricate nel 2021 è di 51.103
  • Online Banking – i malware unici di online banking intercettati sono stati 3.478

Tornado alla situazione globale, l'email è tornata ad essere uno dei veicolo preferiti per alcuni tipi di attacco, con le email di phishing in alcuni casi cresciute di 7 volte. Tra quelle bloccate dai sistemi Trend Micro, nel 2021 circa 70 miliardi di minacce sono arrivate via mail.

12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
jepessen19 Marzo 2022, 11:09 #1
Essendo informaticamente molto piu' arretrati di altri paesi, sia dal punto infrastrutturale che culturale, la cosa non mi stupisce affatto...
Opteranium19 Marzo 2022, 11:34 #2
popolazione fra le più anziane e analfabetismo digitale, ricetta perfetta.
E la cosa non migliorerà, perché i cosiddetti nativi digitali sono tutto fuorché esperti in materia, essendo nati nell'epoca del precotto "scarica l'app e fa tutto lei"
Tasslehoff19 Marzo 2022, 11:35 #3
Originariamente inviato da: jepessen
Essendo informaticamente molto piu' arretrati di altri paesi, sia dal punto infrastrutturale che culturale, la cosa non mi stupisce affatto...
Dal punto di vista infrastrutturale non direi, con questo non voglio dire che non ci siano situazioni di arretratezza o mancato utilizzo di strumenti, però diciamocelo, sia le aziende che gli enti (di una certa dimensione) di PA non si fanno mancare nulla per quanto riguarda le ultime supercazzole di moda, e non lesinano certo in investimenti, sia lato sw che hw.

Sull'aspetto culturale invece concordo, ma non tanto a causa del livello culturale medio quanto a livello di cultura industriale e lavorativa.
Il modello industriale italiano (come tutto il resto) nasce e si fonda sul nucleo familiare, spesso anche aziende che da centinaia o migliaia di dipendenti (magari leader mondiali nel loro campo) stringi stringi si basano sul modello familiare.

E' chiaro che in quest'ottica quello che conta è la produzione, tutto il resto è un fastidio, necessario per far andare avanti la produzione, ma pur sempre un fastidio.
E se è un fastidio perfino l'ufficio tecnico o l'amministrazione, figuriamoci cosa può essere il reparto IT, e all'interno di esso di quale considerazione possa godere un'area specifica come la sicurezza...

Quindi riassumendo nelle aziende la sicurezza è la cenerentola dell'IT, il quale a sua volta è la cenerentola dell'azienda stessa, in pratica è una cenerentola^2
randy8819 Marzo 2022, 12:50 #4
Originariamente inviato da: Opteranium
popolazione fra le più anziane e analfabetismo digitale, ricetta perfetta.


*

Non c'è da aggiungere altro.
WarDuck19 Marzo 2022, 13:20 #5
Purtroppo scarsa formazione e spesso la pigrizia e la superficialità di alcuni "esperti" portano a questo.

E sarà sempre peggio, vista la pervasività della tecnologia nelle nostre vite, e tutta la pletora di oggettistica (inutilmente) connessa che (purtroppo) si trova nelle case "moderne".
omerook19 Marzo 2022, 16:01 #6
Rubano dove c'é da rubare. Certo non aspettatevi di vedere in cima a queste classifiche paesi del terzo mondo.
Informative19 Marzo 2022, 16:31 #7
Mi ricordo ancora quel servizio relativo alla regione Lazio che si era preso un banalissimo ransomware, con titoli come "l'ombra degli hackers russi" e mentre scorrevano le immagini di un ufficio a caso si poteva vedere un foglio appeso al muro con le credenziali da admin dei sistemi xD xD XD XD
giovanni6919 Marzo 2022, 16:36 #8
Simili problemi in una Aulss del nord ma ti viene a chiedere poi se gli appalti assegnati vengano attribuiti a persone competenti oppure basti poco per essere qualificati consip a gestire la cosa pubblica e dati sensibili ....
egounix19 Marzo 2022, 20:40 #9
l'italia ha tanti trofei, uno tra tutti quelli dei call center... numero fresco fresco di 2 giorni... già chiamano i call center sapendo nome e cognome...

fantastici
igiolo20 Marzo 2022, 09:54 #10
Originariamente inviato da: egounix
l'italia ha tanti trofei, uno tra tutti quelli dei call center... numero fresco fresco di 2 giorni... già chiamano i call center sapendo nome e cognome...

fantastici

beh qui è l'operatore dai
in che altro modo sennò?

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^