Android Market: tra le applicazioni se ne nascondono 20.000 sospette

L'approccio privo di controlli di Android Market offre grandi possibilità agli sviluppatori, ma anche ai cybercriminali: una ricerca mette in luce come più di 20.000 apps siano risultate sospette. Il consiglio è sempre lo stesso: prudenza.
di Roberto Colombo pubblicata il 25 Giugno 2010, alle 08:42 nel canale SicurezzaAndroid
82 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocerto se questa ragazza fosse pure in grado si leggere e interpretare i codici sorgenti sarebbe sicura, non credi?
ah ah ah
concordo...è un pò come il discorso firewall e antivirus.
Per chi è sgamato possono essere anche facoltativi, però per il 90% di chi usa il pc sono fondamentali.
a mio avviso google per raggiungere o quanto meno colmare il gap tra il suo store e quello di apple, ha deciso di far entrare "cani e porci".
Personalmente non ho mai usato ne l'uno ne l'altro visto che ho un symbian, però mi sembra (e amici che hanno sia android che iphone confermano) che google abbia solo da imparare da apple almeno in questo campo
Concordo.. come store sicuramente la mela è il top gamma sul mercato e google ha appena aperto il suo... come OS se ne può discutere (lungi da me!!) ma, in ogni caso, c'è da imparare anche lì essendo google un'adepta del mondo smartphone e OS
Mi meraviglio di HWupgrade che pubblica sta roba.
Ma chi se l'è letto il PDF di SBS System?
Imparziali... come no. Non per niente vendono due apps per Android a 30 dollari l'una, che richiedono TUTTI i permessi.
Dovranno pur avere qualche scusa per venderle
20000 è un numero abnorme... meno male che google diceva che secondo lei windows era poco sicuro... quando in grembo si porta 20000 spyware a pagamento su suoi cellulari.
Su windows mobile una cosa del genere non è MAI successa. Idem su applestore.
GOOGLE SEI RIDICOLA!!
Se inziate con il solito inutile trolling saremo costretti a prendere provvedimenti, intesi?
Mi meraviglio di HWupgrade che pubblica sta roba.
Ma chi se l'è letto il PDF di SBS System?
Imparziali... come no. Non per niente vendono due apps per Android a 30 dollari l'una, che richiedono TUTTI i permessi.
Dovranno pur avere qualche scusa per venderle
La news riporta un'indagine pubblicata da S Mobile Systems, il lettore ha facoltà di leggerla, ignorarla, discuterla, essere d'accordo o meno con quanto scritto.
Il fud lo si crea commentando, come fa qualcuno, solo per presa di posizione in favore di una o l'altra azienda (perchè mai, poi).
Su windows mobile una cosa del genere non è MAI successa. Idem su applestore.
GOOGLE SEI RIDICOLA!!
No, semplicemente tu sei cascato nelle notizie esca, e ti lasci ingannare da un numero presentato ad arte.
Le applicazioni gratuite sono spesso sostenute da ritorni pubblicitari (compare un bannerino microscopico durante l'uso), quindi per poter fare pubblicità mirata CHIEDONO all'utente il permesso di collegarsi ad alcune funzioni del cellulare.
Non vuoi concedere il permesso? Non lo installi. Ti sta bene, in cambio di un programma non pagato? E' la stessa scelta che le persone fanno quando accettano la tessera fedeltà di un negozio: sconti o premi in cambio di tutti i propri dati d'acquisto.
D'altra parte, se voglio usare il programma che mi dice quali film sono in programmazione e in quali sale vicino a me, devo pur lasciare che il sw individui la mia posizione e la trasmetta come parametro della ricerca, no?
Non mi sembra che si scopra ora, anzi è parte del modello di business di Google, quindi perché stupirsi se è in Android? Anche RIM ha il suo sistema di posta elettronica push di Blackberry coordinato da un paio di datacenter di sua proprietà (uno in Canada, mi pare), quindi può conoscere esattamente tutto il traffico e-mail di un utente (il contenuto magari no, ma mittente, destinatario e frequenza possono rivelare relazioni insospettate), al punto che ad Obama volevano fargli smettere di usarlo.
Il problema con l'Apple store non è che vigili sul comportamento truffaldino del sw, ma che ne impedisce la pubblicazione per ragioni di business (è un concorrente di una funzione sua o sgradito alle TELCO? Via dal market!) e morali (tèttè e culì? inaccettabili!) a suo insindacabile giudizio.
Sta bene a chi compra iPhone? Benissimo, non per questo lo giudico male.
Google dovrebbe fare più attenzione al funzionamento del sw che pubblica sul market, per ridurre il rischio di comportamenti da "malware"? Parliamone, ma bisogna capire in che misura lo può fare.
Le applicazioni gratuite sono spesso sostenute da ritorni pubblicitari (compare un bannerino microscopico durante l'uso), quindi per poter fare pubblicità mirata CHIEDONO all'utente il permesso di collegarsi ad alcune funzioni del cellulare.
Non vuoi concedere il permesso? Non lo installi. Ti sta bene, in cambio di un programma non pagato? E' la stessa scelta che le persone fanno quando accettano la tessera fedeltà di un negozio: sconti o premi in cambio di tutti i propri dati d'acquisto.
D'altra parte, se voglio usare il programma che mi dice quali film sono in programmazione e in quali sale vicino a me, devo pur lasciare che il sw individui la mia posizione e la trasmetta come parametro della ricerca, no?
Non mi sembra che si scopra ora, anzi è parte del modello di business di Google, quindi perché stupirsi se è in Android? Anche RIM ha il suo sistema di posta elettronica push di Blackberry coordinato da un paio di datacenter di sua proprietà (uno in Canada, mi pare), quindi può conoscere esattamente tutto il traffico e-mail di un utente (il contenuto magari no, ma mittente, destinatario e frequenza possono rivelare relazioni insospettate), al punto che ad Obama volevano fargli smettere di usarlo.
Il problema con l'Apple store non è che vigili sul comportamento truffaldino del sw, ma che ne impedisce la pubblicazione per ragioni di business (è un concorrente di una funzione sua o sgradito alle TELCO? Via dal market!) e morali (tèttè e culì? inaccettabili!) a suo insindacabile giudizio.
Sta bene a chi compra iPhone? Benissimo, non per questo lo giudico male.
Google dovrebbe fare più attenzione al funzionamento del sw che pubblica sul market, per ridurre il rischio di comportamenti da "malware"? Parliamone, ma bisogna capire in che misura lo può fare.
quoto.
Direi che questo articolo è disinformazione.
E soprattutto influenza negativamente chi si avvicina al mondo android.
Io installo parecchie applicazioni dal market, ne ho circa 100-120, mai successo niente di simile.
qui si parla di 20000 applicazioni (un decimo mi pare del totale, sapevo che in tutto erano 200000) che ti fottono il numero di carta di credito appena ti connetti ad internet e tu hai il coraggio di passarci su?
hai una possibilità su 10 di dare il tuo cellulare da 500 euro in pasto a cybercriminali che volendo possono usarlo come zombie per DoS attacks e tu sei contento....
Lascia perdere la gaussiana tirata fuori a sproposito.
certo se questa ragazza fosse pure in grado si leggere e interpretare i codici sorgenti sarebbe sicura, non credi?
ah ah ah
Si torna sempre al solito punto, è l'untente che eventualmente si vuole far fregare, non c'è bisogno di una laurea per capire che forse un programmino è meglio che non abbia certi privilegi se non si è sicuri della sua provenienza...
Se clicchi a raffica senza leggere ti meriti di farti fregare!
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