Una petizione on-line per salvare il radiotelescopio di Arecibo

Negli scorsi giorni è stata creata una petizione sul sito ufficiale della Casa Bianca per ricostruire il radiotelescopio di Arecibo dopo il collasso avvenuto a inizio Dicembre che ha portato alla sua completa distruzione.
di Mattia Speroni pubblicata il 07 Dicembre 2020, alle 16:01 nel canale Scienza e tecnologiaQualche giorno fa il radiotelescopio di Arecibo è definitivamente collassato dopo i danni subiti ad Agosto e Novembre. Componenti della comunità scientifica così come i semplici appassionati hanno espresso il proprio rammarico per la perdita di uno strumento importante per gli studi oltre che per il suo valore storico.
Una petizione per salvare il radiotelescopio di Arecibo
Ora, grazie a una petizione sul sito della Casa Bianca apre una nuova strada per una possibile ricostruzione. Secondo le regole, la petizione dovrà raggiungere le 100 mila firme in 30 giorni affinché venga presa in considerazione ricendo una risposta ufficiale.
Chiaramente anche con il raggiungimento dell'obiettivo in termini di firme, il radiotelescopio di Arecibo non potrà essere "automaticamente" salvo. Il testo della petizione ricorda come il telescopio che è andato perso era uno strumento unico e che attualmente è difficile da rimpiazzare e non ci sono progetti per farlo.
In particolare viene ricordato come questo radiotelescopio veniva impiegato per tracciare oggetti vicini alla Terra (asteroidi per esempio) fornendo quindi dati utili all'identificazione. Inoltre veniva visitato da tantissime persone ed era motivo d'orgoglio per le persone di Porto Rico. Nel momento in cui scriviamo le firme siglate sono poco più di 43 mila e ci sarà tempo fino all'1 Gennaio 2020.
I video del collasso del radiotelescopio di Arecibo
Negli scorsi giorni, l'NSF (National Science Foundation) ha rilasciato anche i video girati proprio negli istanti del collasso della struttura centrale. Per fortuna nel momento del crollo erano in uso droni e il personale era a debita distanza.
Nei filmati si può vedere la struttura centrale cadere al suolo con cavi tranciati e pezzi di cemento che si staccano dalle torri laterali. In particolare è il video ripreso dal drone in volo nella parte centrale nel momento della rottura di uno dei cavi di supporto che poi ha portato al collasso del radiotelescopio di Arecibo a essere interessante.
Secondo quanto riportato dall'NSF, l'inizio del cedimento è stato individuato nella Torre 4 dove erano fissati il cavo principale e ausiliario che hanno ceduto nei mesi scorsi. I cavi ausiliari sono stati aggiunti negli anni '90 per supportare la cupola gregoriana (dal peso di 900 tonnellate) ed erano quindi relativamente recenti.
19 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUna cupola da 900 tonnellate cioè...
900 tonnellate? Ma siamo sicuri che è la cifra corretta? Mi sembra tantissimo per quella struttura.
Al momento il mondo non ha un radar della potenza di Arecibo, per cui non è solo un esercizio di stile ipotizzare un sostituto.
Oltretutto come dice giustamente Scott Manley per la popolazione locale e gli studenti e ricercatori avere uno strumento del genere era un'ispirazione ed un valore aggiunto per tutto il loro stato.
Vero, di cosa è fatta questa cupola per arrivare a 900 tonnellate ?
Sono 900US TON(Short Tons), equivalenti a circa 820 tonnellate metriche.
Io direi piuttosto missili russi, per esempio. E' per questo motivo in realtà che si furono trovati i soldi per realizzarlo a di fretta anche.
Una cupola da 900 tonnellate cioè...
Si, il Fast è stato creato diversamente ed ha una struttura sospesa di 30 tonnellate metriche circa.
Se fosse stato costruito come Arecibo, la struttura sarebbe pesata circa 1000 tonnellate.
In realtà il Fast cinese è più grande e più "potente" (30 volte più sensibile).
No, sono 1000 US tons, pari a circa 907185 kg.
A prescindere dalla motivazione iniziale, anche solo nella prima parte dell'anno, prima dei cedimenti di agosto, erano stati individuati quasi 300 NEO.
Ad oggi non c'è un radar (col radar si misura il tempo di riflessione delle onde radio emesse) così potente al mondo.
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