Un problema a un propulsore ha condizionato l'allunaggio di JAXA SLIM: queste le ultime novità

Un problema a un propulsore ha condizionato l'allunaggio di JAXA SLIM: queste le ultime novità

L'agenzia spaziale giapponese ha reso noto il possibile problema a un propulsore che ha portato il lander JAXA SLIM a non atterrare correttamente sulla Luna con l'assetto previsto. Non tutto è perduto: il Sole potrebbe illuminarlo dall'1 febbraio.

di pubblicata il , alle 10:12 nel canale Scienza e tecnologia
JAXA
 

Negli scorsi giorni avevamo scritto che nella mattinata di oggi si sarebbe tenuta una conferenza dell'agenzia spaziale giapponese per approfondire quanto accaduto durante la missione del lander JAXA SLIM e di quale sia stato il problema che ha condizionato l'allunaggio portando a una mancata produzione di energia attraverso i pannelli solari. L'agenzia ha fornito diverse informazioni aggiuntive rispetto a quelle rilasciate poco dopo l'allunaggio avvenuto il 19 gennaio.

Iniziamo col ricordare che l'allunaggio del lander è confermato e che il Giappone è effettivamente la quinta nazione dopo Stati Uniti, Unione Sovietica/Russia, Cina e India ad aver toccato il suolo della Luna con un soft landing. Il problema che ha coinvolto lo Smart Lander for Investigating Moon è da ricercarsi in un guasto a uno dei propulsori principali e in particolare a un ugello. Questo è quello che sappiamo in maniera più approfondita.

JAXA SLIM: un ugello si è staccato dal lander durante l'allunaggio

Secondo quanto riportato durante la conferenza stampa, fino a 50 metri di quota dal suolo della Luna (quando mancavano poche decine di secondi alla conclusione della procedura) il lander aveva una precisione inferiore ai 10 metri, con una stima di 3 o 4 metri rispetto all'obiettivo. A quel punto un ugello esterno di uno dei due propulsori principali laterali si è staccato a causa di un problema che sarà approfondito in seguito (ma sembrerebbe una causa esterna) e questo avrebbe comportato una deriva orizzontale imprevista che non è stato possibile correggere completamente con l'altro propulsore. Il suolo è stato toccato a una velocità di 1,4 m/s, inferiore rispetto a quanto previsto a causa dell'anomalia al propulsore.

jaxa slim luna

jaxa slim

Le due immagini della fotocamera di SLIM (la seconda è un ingrandimento)

jaxa slim lander luna

Il confronto tra le immagini di Chandrayaan-2 e di SLIM

JAXA SLIM è quindi riuscito ad atterrare sul suolo della Luna a circa 55 metri dal punto preciso previsto per l'atterraggio. Si tratta comunque di un'ottima precisione considerando che si puntava ad allunare entro 100 metri. Le informazioni sono state ottenute confrontando le immagini della fotocamera del lander con quelle fornite dall'orbiter indiano Chandrayaan-2. I pannelli solari del lander potrebbero essere illuminati a partire dall'1 febbraio quando il Sole tramonterà nella zona del cratere Shioli essendo i pannelli esposti a ovest. Se tutto andrà come previsto il lander potrebbe risvegliarsi e iniziare a comunicare con la Terra.

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L'ugello mostrato dalle immagini della fotocamera del lander

Quando mancavano 5 metri per completare l'atterraggio i rover LEV-1 e LEV-2 (SORA-Q) sono stati rilasciati correttamente e quest'ultimo è riuscito a catturare una fotografia del lander e mostrando così come questo fosse inclinato frontalmente non permettendo ai pannelli solari di ricevere la luce del Sole. Si è comunque riusciti a dimostrare la corretta connessione tra LEV-2 e LEV-1 e tra LEV-1 e la Terra per la trasmissione dei dati. LEV-1 è il dispositivo più piccolo (dimensioni di 26 x 30 x 30 cm), avendo una massa di 2,1 kg dei quali 90 grammi dedicati alla parte di trasmissione, che è riuscito a comunicare direttamente con la Terra dalla Luna. La sua batteria è esaurita ma potrebbe funzionare nuovamente con l'arrivo della luce solare che caricherà le batterie. Attualmente non ci sono immagini catturate da questo rover.

jaxa slim

L'immagine catturata dal rover LEV-2

JAXA ha deciso di interrompere le operazioni lasciando il 12% della carica della batteria di SLIM. Gli ingegneri sono comunque riusciti a scaricare dati e immagini, comprese quelle della fotocamera multispettrale laterale MBC che ha permesso di migliorare la comprensione del sito di atterraggio (confrontandolo con le simulazioni del terreno fatte in precedenza). In particolare sono state catturate 257 immagini a bassa risoluzione per comporre un mosaico il più completo possibile del panorama vicino al lander. Nella giornata odierna la JAXA ha comunque tentato di contattare il lander (come avvenuto anche nei giorni scorsi) ma senza ottenere ancora una risposta. Sarà quindi aspettare ancora qualche giorno per avere un'ultima speranza che SLIM possa riprendere le operazioni e contattare la Terra.

1 Commenti
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inited25 Gennaio 2024, 10:29 #1
Andare nello spazio è difficile e pieno di imprevisti, andare su un altro corpo celeste è ancora più difficile, se la causa è stata esterna potrebbe essere un'esperienza importante per il futuro, a 55 metri d'altitudine non ci si aspetterebbe che flussi di regolite possano essere stati scalzati dal cono di propulsione, però non sembra possibile escluderlo se non è stato qualcos'altro di determinato con certezza. Lo studio delle eiezioni di materiale in presenza di flussi caotici di spinta è uno dei campi nei quali si sta lavorando piùà attivamente in previsione di Artemis e il lavoro di simulazione sembra indicare che se non si adottano soluzioni come retrorazzi in alto stile Starship lunare, la possibilità di fabbricare rampe di atterraggio rapidamente diventa una attività alla quale dedicare sforzi prioritariamente, come indicato dal recente riesame delle osservazioni sui precedenti siti di allunaggio e la rilevazione della facilità con cui, a bassa gravità ed in assenza di atmosfera, particelle solide possano percorrere grandi distanze con un'energia molto elevata.

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