Trovati batteri terrestri in un campione dell'asteroide Ryugu: una contaminazione che può insegnare qualcosa
Durante una serie di analisi su uno dei campioni prelevati dall'asteroide Ryugu grazie alla missione giapponese Hayabusa 2 è stata rilevata una contaminazione da parte di microorganismi (bacilli) che può insegnare qualcosa.
di Mattia Speroni pubblicata il 29 Novembre 2024, alle 14:44 nel canale Scienza e tecnologiaJAXA
La notizia dell'aver trovato vita al di fuori della Terra sarebbe tra le più importanti di sempre per l'umanità. Gli scienziati si aspettano principalmente di scoprire forme di vita microscopica (batteri e simili) ed è per questo che la massima attenzione viene posta a cercare di non contaminare con batteri terrestri luoghi che potrebbero essere potenzialmente "culla" di vita extraterrestre. Un altro problema è quello di capire se campioni che provengono da altri "mondi" (lune, asteroidi o pianeti) non siano contaminati da vita terrestre. Un esempio è accaduto recentemente e riportato in uno studio scientifico. Si tratta di un campione prelevato dall'asteroide Ryugu (missione Hayabusa 2) che può ricordare almeno due cose.
Nello studio dal titolo Rapid colonization of a space-returned Ryugu sample by terrestrial microorganisms si parla del particolare caso di un campione derivante dall'asteroide Ryugu che è stato contaminato da batteri terrestri. Come sottolineato dai ricercatori "la presenza di microrganismi all'interno dei meteoriti è stata utilizzata come prova per la vita extraterrestre, tuttavia, il potenziale di contaminazione terrestre rende la loro interpretazione altamente controversa". Insomma, prima di parlare di "vita extraterrestre" è necessario essere sicuri che non si tratti di contaminazione terrestre.
I batteri che hanno contaminato il campione dell'asteroide Ryugu
Quando un campione viene prelevato da un oggetto spaziale viene a sua volta suddiviso in altri campioni più piccoli così da permettere lo studio da parte di più laboratori ed evitare che si perda in caso di incidenti o altri eventi. Lo studio prende in esame il campione A0180 (una particella di regolite grande circa 1 mm) prelevato dall'asteroide Ryugu durante la missione Hayabusa 2 dove si sono sviluppati dei microorganismi filamentosi.
I campioni sono sempre mantenuti il più possibile in condizioni di sterilità proprio per evitare contaminazioni, ma la vita riesce ad attecchire anche in condizioni decisamente ostiche. Pur non avendo la certezza di quale fosse il microorganismo coinvolto sembra che il principale indiziato sia il Bacillus subtilis. La forma delle singole cellule batteriche era leggermente differente da quella di una cellula in condizioni normali, ma i ricercatori pensano che lo stress dovuto alle condizioni ambientali sfavorevoli abbia modificato la struttura.
Sempre i ricercatori hanno evidenziato come come il tempo di generazione sia pari a 5,1 giorni con una crescita e una decrescita in linea con quella di un microorganismo procariote. L'origine della contaminazione sarebbe legata alla manipolazione dei campioni di Ryugu per la preparazione alle analisi mostrando come inizialmente i batteri non fossero presenti, poi si siano sviluppate alcune cellule e, dopo la pulitura del campione, le cellule non si siano più ripresentate.
In particolare la preparazione dei campioni si rende necessaria a causa dell'utilizzo di strumenti scientifici come i microscopi elettronici a scansione Hitachi TM4000+ e Hitachi S4700. I batteri sono apparsi come strutture cilindriche ricche di carbonio, alcuni sulla superficie e altri invece che si inserivano all'interno della matrice.
Come scritto riportato sopra e scritto nello studio "il numero di filamenti di materia organica presenti sul campione è cambiato con il tempo. I dati della tomografia computerizzata a raggi X, raccolti sul campione prima della preparazione del blocco lucidato, non mostrano alcuna prova della presenza di filamenti organici all'interno della matrice del campione, anche solamente il più grande filamento sarebbe stato rilevabile data la risoluzione dei dati".
Alcuni esempi di fibre contaminanti analizzate
Considerando che inizialmente non vi era la certezza che fossero batteri sono state prese in considerazione altre ipotesi di contaminanti come capelli umani, fibre dell'abbigliamento, garze da laboratorio e tamponi per la lucidatura. Nessuno di questi componenti aveva caratteristiche idonee. Come riportato sopra, che siano Bacillus subtilis lo si è dedotto indirettamente considerando che non è stata eseguita l'identificazione dei microrganismi mediante sequenziamento del DNA a causa del basso numero di organismi e la difficoltà di estrazione. Data la struttura cilindrica si è pensato a bacilli. Si è poi preso in analisi il tempo di moltiplicazione che è di molto superiore a quello del Bacillus subtilis in condizioni ideali (che varia da 120 minuti a 168 minuti) ma quando sottoposto a stress questo può crescere fino a 6,6 giorni.
Lo studio conclude che "il cambiamento della popolazione di microrganismi nel corso di 64 giorni suggerisce che il campione è stato contaminato da microrganismi durante la preparazione del blocco lucidato. [...] fino a quando non è stato rimosso da un'atmosfera di azoto, immediatamente prima delle analisi XCT, rende altamente improbabile che fosse contaminato prima della preparazione del campione". I ricercatori sottolineano quindi che sarà necessario essere particolarmente attenti alle contaminazioni degli attuali campioni di materiale extraterrestre, non solo di Ryugu ma anche di Bennu o della Luna, ma anche di quelli che saranno prelevati in futuro (per esempio i campioni che arriveranno da Marte). Inoltre si può notare come la vita possa crescere anche in condizioni particolarmente avverse aprendo nuovi scenari per scoprire effettivamente vita extraterrestre in futuro.
7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon sono davvero così, quella è la tuta anticontaminazione che gli serve per sopravvivere nella biosfera terrestre.
Sono degli sfigatissimi dottorandi in biosfere aliene che non vedono l'ora di tornarsene a casa e non dover più mettere piede in posti infernali come questo pieni di forme di vita che cercano di colonizzarti.
🤣🤣🤣
Non sono davvero così, quella è la tuta anticontaminazione che gli serve per sopravvivere nella biosfera terrestre.
Sono degli sfigatissimi dottorandi in biosfere aliene che non vedono l'ora di tornarsene a casa e non dover più mettere piede in posti infernali come questo pieni di forme di vita che cercano di colonizzarti.
Siamo spacciati. Quello è il "Byrus" narrato ne "l'Acchiappasogni" di King...
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