Sony: 8 tecnologie con cui plasmare presente e futuro di giochi, cinema, auto e ambiente
Il Sony Technology Day ci ha permesso di vedere ben 8 temi sui quali Sony sta facendo ricerca in modo molto avanzato e soprattutto di avere uno sguardo d'insieme sui lavori in corso delle diverse divisioni su temi come giochi, cinema, auto e ambiente
di Roberto Colombo pubblicata il 07 Dicembre 2021, alle 12:19 nel canale Scienza e tecnologiaSony
Da sempre Sony è un'azienda che fonda il suo successo sull'innovazione. Non sempre però il colosso giapponese è stato bravo nel raccontare cosa accade dietro le quinte e quali sono i suoi piani per il futuro. Ultimamente la compagnia nipponica ha cambiato rotta sotto questo punto di vista e spesso ci offre uno sguardo sui temi che i suoi tecnici e ingegneri stanno investigando.
Il Sony Technology Day di qualche ora fa è stato molto corposo in questo senso e ci ha permesso di vedere ben 8 ambiti nei quali Sony sta facendo ricerca in modo molto avanzato e soprattutto di avere uno sguardo d'insieme sui lavori in corso delle diverse divisioni.
Produzioni virtuali per cinema e video
Capita poi che un'idea nasca dalla sinergia tra diverse divisioni, come nel caso delle produzioni virtuali che possono essere create dall'unione tra le cineprese digitali della compagnia e gli enormi schermi Crystal LED. Produzioni virtuali che possono in uno studio di piccole dimensioni simulare spazi molto ampi e soprattutto farlo in tempo reale, permettendo di utilizzare la tecnologia non solo in post produzione, ma direttamente per la realizzazione di contenuti.
'In-Camera VFX' è il nome della tecnologia che unisce uno sfondo dinamico 3DCG generato al computer proiettato sul muro Micro LED alle spalle dei soggetti e lo lega ai movimenti della videocamera in modo da dare l'impressione che il soggetto davvero si trovi all'interno dell'ambiente ricreato digitalmente. La tecnologia permette di ricreare ambienti diversi in tre dimensioni senza dover spostare la troupe e senza dover sottostare alle bizze del meteo in caso di riprese in esterna. Rispetto alle tecnologie green screen, la proiezione diretta alle spalle dei soggetti permette di avere il filmato pronto in tempo reale, ma anche una migliore recitazione degli attori, che si trovano davvero inseriti nell'ambiente finale del film e non devono immaginarselo al posto di un enorme telo verde.
Gli schermi Crystal LED sono ottimizzati per il compito con uno strato antiriflesso, che elimina i riflessi delle luci da studio puntate sugli attori, e con un angolo di visione molto ampio che dona grande libertà di movimento alle cineprese sul set.
Dalle immagini ai modelli 3D e al monitoraggio sportivo
Le tecnologie 3D sono al centro anche della soluzioni di Hawk-Eye Innovation, che fa parte di Sony Group dal 2011. In questo caso il processo è inverso. Dalle immagini riprese in tempo reale, è possibile estrarre modelli virtuali in tre dimensioni. Non solo, grazie alla tecnologia EPTS (Electronic Performance Tracking System) è possibile creare, dalle immagini riprese, dati relativi alle prestazioni sportivi. È una soluzione ampiamente utilizzata per tracciare gli atleti e avere dati, ad esempio, sulla distanza percorsa da un calciatore durante una partita o sugli schemi utilizzati da attacco e difesa, ma anche sulla postura dei diversi giocatori in ogni momento. Inoltre il tracciamento può essere esteso alla palla e creare modelli 3D per smascherare gol fantasma o avere un modello 3D preciso del punto in cui è caduta la pallina da tennis. La tecnologia viene già usata nella Serie A italiana per la rilevazione del superamento della linea di porta da parte del pallone, ma vede utilizzi anche in altri contesti come l'NBA statunitense.
Micro Display OLED 4K per la realtà virtuale
Metaverso è una delle parole del momento e la creazione dell'universo virtuale passa dalle tecnologie AR/VR in cui i microdisplay giocano un ruolo fondamentale. Sony sta sviluppando un visore 8K (4K per occhio) che sia in grado di creare un ambiente virtuale credibile davanti agli occhi degli utilizzatori, senza quell'effetto di visione dei pixel (pixelization) che affligge oggi le esperienze VR. Sony ha sviluppato dei microdisplay OLED 4K per questo tipo di utilizzi, in grado di eliminare del tutto la visione dello spazio nero tra i pixel, grazie a una densità di pixel doppia rispetto a quella dei comuni pannelli utilizzati sugli smartphone.
Con un pixel pitch di soli 6,3 micrometri, tali display hanno beneficiato delle tecnologie costruttive che Sony ha sviluppato per i sensori CMOS. Fondamentale è poi la velocità con cui i dati relativi al movimento vengono renderizzati per dare un vero senso di realtà e in questo caso entrano in gioco, oltre a flussi di calcolo che minimizzano la latenza, anche tecnologie di compensazione della latenza. Gli ambiti di utilizzo di tali tecnologie possono essere molti e vanno incontro anche alle modifiche cha ha visto la nostra vita negli ultimi anni: riunioni virtuali con la sensazione di essere 'in presenza', giochi in realtà virtuale davvero immersiva, ma anche la partecipazione a eventi 'da remoto' come concerti e rappresentazioni. Non solo, due ambiti molto importanti sono il supporto tecnico remoto (ad esempio a un tecnico che opera in loco sul motore di un aereo) e la telemedicina, in particolare la telechirurgia.
Ray Tracing e upscaling più efficienti
In questo caso Sony fa uso degli algoritmi di deep learning che aveva già cominciato a sviluppare negli anni '90, ben prima che si parlasse degli attuali modelli di intelligenza artificiale. Lo scopo è quello di facilitare la produzione di contenuti 3D realistici in tempi rapidi, con tecnologie di ray tracing e up scaling molto efficienti. Uno degli esempi pratici delle tecnologie è Hotel Transilvania 4 di Sony Picture ImageWorks e Sony Pictures Entertainment.
3 tecnologie sensoriali per Playstation
L'ambito dei videogiochi è fondamentale per Sony e non stupisce che parte della ricerca sia orientata proprio in quella direzione. In particolare la combinazione di tre tecnologie punta ad elevare il livello di immersività dei giochi su Playstation. Una è Tempest Audio, che tramite un nuovo DSP dedicato può creare un ambiente audio a 360 gradi con qualunque cuffia grazie alle tecnologie HRTF (Head Related Transfer Function).
Altre due tecnologie sono applicate invece al controller DualSense per stimolare il senso del tatto e creare così maggiore immersività sensoriale. Da un lato troviamo nuovi attuatori doppi per la creazione del feedback aptico, ora maggiormente direzionale, dall'altro nuovi grilletti attivi che possono sia creare resistenza, sia vibrare, per trasmettere in modo fisico alcune delle sensazioni del gioco. Tramite alcuni algoritmi, ad esempio, possono restituire in modo più efficace la sensazione del caricamento di un arco, della pressione del grilletto di una pistola o di un oggetto che vibra. Le stesse tecnologie sono allo studio per creare controller di nuova generazione, con interfaccia più naturale, in particolare per le applicazioni VR.
Stacked SPAD sensor per l'automotive
Per un produttore di sensori l'ambito automotive è oggi uno dei settori in maggiore crescita e il lancio al CES 2020 del proprio prototipo Vision-S ha dimostrato l'impegno di Sony in questo settore. LiDAR è una delle parole d'ordine oggi in ambito automotive e questo tipo di sensori è alla base di molti ADAS (sistemi di assistenza attiva alla guida) e della guida autonoma. I LiDAR sono costituiti da una fonte che emette luce e sensori che raccolgono la luce riflessa e calcolano la posizione e la distanza degli oggetti.
In questo caso la nuova tecnologia è rappresentata dai sensori SPAD (Single Photon Avalanche Diode) di tipo Stacked: come successo per i sensori d'immagine, il design a piani sovrapposti stacked permette diversi vantaggi rispetto alle strutture precedenti, con lettura più veloce e migliore controllo del rumore elettronico. Il design permette una minore impronta del chip e dimensioni più contenute e una precisione migliore nel posizionamento sia degli oggetti vicini sia di quelli lontani.
Robot con un tocco umano
La robotica è da sempre uno dei pallini di Sony, in questo caso i tecnici giapponesi si sono concentrati sul rendere i robot delicati nel tocco quanto gli umani.
Uno sguardo globale sul mondo
La conservazione del pianeta è uno dei temi caldi del momento. Sony ha studiato una soluzione di monitoraggio globale, che ha chiamato Mimamori. Il concetto è interessante e tramite diverse tecnologie monitora sia la società umana, sia l'ambiente terrestre e soprattutto i rapporti tra i due, per creare una società sostenibile. Le tecnologie vanno dai sensori di umidità del terreno, alle comunicazioni satellitari, fino ad arrivare all'utilizzo dell'intelligenza artificiale per creare modelli predittivi.
A questa pagina trovate ulteriori dettagli e una serie di video che esplicano meglio i diversi concetti.
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