Roscosmos vuole portare campioni di suolo di Venere sulla Terra

Roscosmos potrebbe programmare intorno alla metà degli anni '30 una missione per studiare la superficie di Venere e cercare anche di riportare dei campioni di suolo, atmosfera e aerosol dal secondo pianeta del Sistema Solare.
di Mattia Speroni pubblicata il 24 Giugno 2022, alle 16:16 nel canale Scienza e tecnologiaRoscosmos
Sia NASA/ESA che la CNSA vogliono riportare dei campioni di suolo da Marte sulla Terra. La missione Mars Sample Return dovrebbe concludersi intorno al 2033 e riporterà sul nostro Pianeta i campioni che sono stati raccolti da NASA Perseverance. La missione cinese invece potrebbe addirittura riuscirci nel 2031 e, se tutto andrà come previsto, sarà proprio la nazione asiatica ad avere il primato di aver riportato dei campioni da un altro pianeta. Roscosmos non vuole sfigurare ma ha scelto un altro obiettivo: Venere.
Il secondo pianeta del Sistema Solare ha visto un crescente interesse nel corso degli ultimi anni e ora ci sono diverse missioni che vogliono conoscerne i segreti. Un esempio è ESA EnVision che dovrebbe essere lanciata nel 2031 e più in generale anche la NASA ha intenzione di dare una certa priorità allo studio di Venere grazie a missioni dedicate. Ora si aggiunge anche la Russia che punta però a una missione più complessa tra tutte quelle programmate.
Roscosmos vuole riportare campioni da Venere
Le informazioni attualmente sono ancora scarse e si parla comunque di una missione che si svolgerà intorno alla metà degli anni '30. Come sappiamo, dopo le sanzioni per la guerra in Ucraina, la Russia sta cercando di continuare a realizzare il proprio programma spaziale (non senza difficoltà a causa delle sanzioni internazionali).
Secondo quanto riportato la missione è attualmente in fase di definizione dalla S.A. Lavochkin Research Association con l'aiuto del Keldysh Center. Il lancio dovrebbe avvenire nel 2034 e verranno impiegati un modulo per l'ascesa a propellente solido con diverse capsule in grado di trasportare suolo, atmosfera e aerosol di Venere. Non mancherà poi un orbiter e un sistema di atterraggio con strumenti in grado di analizzare la struttura interna del pianeta e la superficie.
Questa missione succederà a quella Venera-D che dovrebbe essere lanciata nel 2029, secondo quanto dichiarato da Dmitry Rogozin (direttore generale dell'agenzia spaziale). Roscosmos poi dovrebbe lanciare una missione nel 2031 per l'analisi dell'atmosfera e solo successivamente quella per l'analisi del suolo. C'è da considerare che, rispetto a Marte, Venere è decisamente più inospitale ed è molto complicato realizzare dei lander che funzionino il tempo necessario per la raccolta dei dati e dei campioni.
Per l'alimentazione non saranno impiegati pannelli solari ma un sistema con radioisotopi (probabilmente un RTG). Non mancherà poi un design in grado di resistere all'elevata pressione e alle piogge di acido solforico. Sarà interessante capire come Roscosmos e le realtà coinvolte faranno evolvere la parte tecnica per questa missione.
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34 Commenti
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Comunque ho sempre voluto vedere delle foto ad alta risoluzione della superficie di Venere, speriamo sia la volta buona. E speriamo che il lander non atterri in un lago di lava o qualcosa del genere...
questi hanno missioni, stranamente, molto lontane negli obiettivi, ma hanno le bombe, per mitigare eventualmente i luoghi...
a parte questo feedback, o la missione è da parte loro tecnologicamente accettabile, non si sa come, o è solo frutto delle previsioni-promesse della loro propaganda...
questi hanno missioni, stranamente, molto lontane negli obiettivi, ma hanno le bombe, per mitigare eventualmente i luoghi...
a parte questo feedback, o la missione è da parte loro tecnologicamente accettabile, non si sa come, o è solo frutto delle previsioni-promesse della loro propaganda...
Ovviamente e' propaganda, per dire "facciamo missioni che gli altri non sono in grado di fare", anche perche' comunque, proprio per le condizioni del pianeta, e' molto piu' difficile creare una stazione abitabile su Venere che su Marte, anche se su Venere per noi sarebbe meglio data la gravita' piu' simile a quella terrestre, oltre al fatto che e' piu' facile e veloce da raggiungere.
Comunque ho sempre voluto vedere delle foto ad alta risoluzione della superficie di Venere, speriamo sia la volta buona. E speriamo che il lander non atterri in un lago di lava o qualcosa del genere...
La pressione non e' importante, dato che comunque agisce in tutte le direzioni e non solo verso il basso. Il problema principale per decollare da un pianeta e' la sua velocita' di fuga, che dipende dalla gravita' del pianeta. E' piu' difficile lasciare venere rispetto a marte per la sua gravita' maggiore (8.8 contro 3.7 di marte), il che significa che i motori devono essere piu' potenti e portare piu' carburante, con conseguente incremento dei costi perche' nei viaggi spaziali il costo aumenta esponenzialmente all'aumentare del peso complessivo. Ovviamente i motori devono anche essere progettati per funzionare nell'atmosfera di venere, ma non lo vedo come un problema dato che i motori dei razzi funzionano anche nel vuoto perche' non dipendono da materiali esterni per la combustione. E' piu' che altro un discorso di robustezza agli agenti atmosferici ed alla corrosione.
anzi no, gagarin e tereskova; sia mai che li sia accusi di discriminazione di genere.
A parte il discorso della temperatura al suolo (quasi 500 gradi) e della pressione intorno alle 90 atmosfere; dovrebbero scendere portandosi dietro un razzo a propellente solido capace di portare almeno in orbita bassa qualche Kg di materiale (tra capsula di "ritorno" e campioni trasportati), gli serve un vettore più potente di quelli che hanno, come minimo.
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