Problema al secondo stadio del razzo spaziale SpaceX Falcon 9: alcuni satelliti Starlink sono rientrati

Problema al secondo stadio del razzo spaziale SpaceX Falcon 9: alcuni satelliti Starlink sono rientrati

Negli scorsi giorni il secondo stadio di un razzo SpaceX Falcon 9 ha riscontrato un problema che non gli ha permesso di raggiungere la quota stabilita. I satelliti Starlink erano stati rilasciati e ora stanno rientrando bruciando nell'atmosfera.

di pubblicata il , alle 15:29 nel canale Scienza e tecnologia
SpaceXStarlink
 

Abbiamo scritto in passato di come SpaceX Falcon 9 si sia dimostrato il razzo spaziale che ha cambiato il mercato dei lanci satellitari e delle missioni umane nello Spazio grazie a una cadenza di lancio elevata e a costi che sono stati abbattuti permettendo al contempo alla società statunitense di creare la sua grande costellazione per la connettività Internet (Starlink).

starlink

Negli scorsi giorni però un problema al motore Merlin 1D Vacuum del secondo stadio ha la perdita di alcuni satelliti Starlink mentre il primo stadio è riuscito a rientrare correttamente sulla droneship, come programmato. Attualmente sia SpaceX che FAA (ma anche la NASA) stanno lavorando congiuntamente per permettere di comprendere l'origine del guasto e garantire che le future missioni non ne siano afflitte.

L'agenzia spaziale statunitense ha scritto in un comunicato che "sebbene il lancio di SpaceX Starlink sia stata una missione completamente commerciale, la NASA riceve informazioni da SpaceX su tutti gli elementi di interesse del razzo Falcon 9, come parte delle attività standard che riguardano la flotta impiegata dall'agenzia. La sicurezza dell'equipaggio e della missione sono le massime priorità per la NASA. SpaceX ha fornito informazioni e sta includendo la NASA nelle indagini in corso da parte dell'azienda sull'anomalia per comprendere il problema e il percorso da seguire. La NASA fornirà aggiornamenti sulle missioni dell'agenzia, compresi i potenziali impatti sul programma, se presenti, non appena saranno disponibili ulteriori informazioni".

Anche l'FAA, interpellata da NASA SpaceFlight, ha risposto che "l'FAA è responsabile e impegnata a proteggere il pubblico durante le operazioni di lancio e rientro del trasporto spaziale commerciale. Il 15 luglio, SpaceX ha richiesto all'FAA di prendere una decisione sulla sicurezza pubblica come parte dell'indagine in corso sull'anomalia del Starlink Gruppo 9-3. La FAA sta esaminando la richiesta e sarà guidata dai dati e dalla sicurezza in ogni fase del processo. Quando viene ricevuta una richiesta per determinare rischi sulla sicurezza pubblica, l'agenzia valuta la sicurezza dei sistemi critici, la natura e le conseguenze dell'anomalia, l'adeguatezza dell'analisi di sicurezza di volo esistente, come l'organizzazione ha agito in termini di sicurezza e i fattori ambientali. Se la FAA è d'accordo, nessuno è stato coinvolto in problemi di sicurezza, l'operatore può tornare a volare mentre l'indagine rimane aperta, a condizione che tutti gli altri requisiti di licenza siano soddisfatti".

In particolare SpaceX potrebbe lanciare due missioni con razzi spaziali Falcon 9 dalla Florida (Starlink Gruppo 10-4 e Starlink Gruppo 10-9) già nei prossimi giorni. Questo però dovrà prima ricevere l'autorizzazione da parte dell'FAA anche senza che l'indagine sia effettivamente chiusa, come scritto sopra. Potrebbero invece esserci ritardi per le missioni legate alle operazioni della NASA come la missione di rifornimento con capsula Northrop Grumman Cygnus o lancio con equipaggio Crew-9.

L'astronomo Jonathan McDowell ha riferito nelle scorse ore che due satelliti Starlink sarebbero stati rilevati dalla Space Force in orbite di 182 x 296 km e 177 x 274 km così come i satelliti Starlink 11214 e 11202 (anche se non è chiaro se la rilevazione sia corretta). In particolare il primo sarebbe poi rientrato sopra l'Oceano Indiano alle 16:44 del 16 luglio. Il 12 luglio invece almeno un satellite Starlink (o forse più di uno) era rientrato nell'atmosfera in una zona di cielo tra Cile e Argentina. I satelliti Starlink sono pensati per bruciare completamente nell'atmosfera e non permettere a detriti di arrivare fino al suolo e quindi non possono causare danni a cose o persone sulla terraferma anche in caso di malfunzionamenti (o con lanci problematici).

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