Nel Nord Italia diminuisce l'inquinamento: "merito" del Coronavirus?

Una riduzione dell'inquinamento ambientale è una delle poche cose positive dell'epidemia di Coronavirus COVID-19. L'ESA ha monitorato il Nord Italia rilevando (attraverso i satelliti) un miglioramento notevole.
di Mattia Speroni pubblicata il 14 Marzo 2020, alle 18:01 nel canale Scienza e tecnologiaESA
Avevamo scritto in passato come le nuove direttive stringenti applicate in Cina per arginare l'epidemia di Coronavirus (SARS-CoV-2) avessero portato a un miglioramento delle condizioni ambientali, riducendo (almeno in parte) l'inquinamento, come mostrato anche dalla NASA. Ora anche l'ESA ha studiato un fenomeno simile, ma nel Nord Italia!
Con direttive stringenti per il Coronavirus, l'inquinamento in Nord Italia ne risente
I dati sono stati ricavati dalle analisi del satellite Copernicus Sentinel-5P (e al suo strumento chiamato Tropomi dedicato alla rilevazione degli inquinanti) che ha mostrato una chiara riduzione dei livelli di inquinamento atmosferico nel Nord Italia in particolare.
Può sembrare "scontato" un risultato del genere, ma è un'analisi interessante per continuare a capire come poter combattere l'inquinamento una volta che l'epidemia di Coronavirus sarà solo un brutto ricordo.
L'ESA ha rilevato che in particolare sono le emissioni di biossido d'azoto (legate ai mezzi a motore e alla produzione industriale) ad aver subito un brusco calo. Nel video si possono vedere i livelli delle emissioni di biossido d'azoto tra l'1 Gennaio e l'11 Marzo (media mobile fissata a 10 giorni). Chiaramente con il funzionamento degli stabilimenti industriali (anche se in alcuni casi a ritmo ridotto), i valori non potranno scendere ancora di molto. Inoltre potrebbero notarsi alcune discrepanze con i valori di particolato generato dagli impianti di riscaldamento (dovuto alle persone che sono rimaste a casa).
Claus Zehner (Responsabile della missione Copernicus Sentinel-5P per l'ESA) ha dichiarato che potrebbero esserci variazioni dovute alla copertura nuvolosa e al meteo. In generale però questo fenomeno sembrerebbe essere legato alle restrizioni legate all'epidemia di Coronavirus.
Grazie a Tropomi è possibile monitorare moltissimi inquinanti gassosi come biossido di azoto, ozono, formaldeide, anidride solforosa, metano, monossido di carbonio e aerosol. Questo consente di migliorare la comprensione dell'inquinamento atmosferico e monitorare la qualità dell'aria.
Rimane comunque un ultimo dubbio. Cosa succederà quando l'epidemia di Coronavirus sarà passata? L'inquinamento potrebbe tornare ai livelli dei mesi precedenti, ma potrebbe essere anche più alto per via della ripresa "più vigorosa" delle attività dopo lo stop forzato.
231 Commenti
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L'uomo ha reso questo pianeta un posto migliore in cui vivere.
Oddio, nel terzo mondo sotto un certo punto di vista è anche peggio, visto che buona parte della conversione energetica si base su carbone, legname, e roba ancor più inquinante...
Forse per sé stesso sì, di certo non per le altre specie viventi. Anche se alcuni uomini lo hanno fatto a discapito di altri: le nazioni più forti hanno sfruttato quelle più deboli, operando economie di tipo "estrattivo", e non "inclusivo".
Ad ogni modo, è ovvio che che col contagio in corso ci sia meno inquinamento: la causa principale di quest'ultimo è antropica, è folle chi sostiene il contrario. E come dice sempre un mio professore, "il kilowattora più pulito è quello risparmiato"...
Chi l'avrebbe detto
ho pensato la stessa cosa , si spendono un sacco di soldi per fare inutili ''tagliandi'' alle caldaie quando il problema è altrove.. esattamente in automobili sempre più pesanti sempre più a gasolio e prese anche per andare al bar...
non ce lo leveremo dalle balle tanto presto . nella migliore delle ipotesi impareremo a conviverci almeno fino alla prossima stagione sperando che perda forza
Ora non estremizziamo, tutto è utile ed è importassimo mantenere in ottima efficienza qualsiasi fonte di riscaldamento ma nelle discussioni dei mesi precedenti, tutti i "dieselari" puntavano il dito contro le caldaie prima di accusare i loro affumicatori.
Qui abbiamo una dimostrazione, non certamente voluta, di quanto sia problematico il trasporto privato, perchè cosa buffa i camion non si sono fermati.
C'è l'aria più pulita...ma dai?!
Complimenti!
Questo commento lo metterei insieme a quello della tizia che spurgando l'impianto dei termosifoni ha visto uscire acqua sporca, e si è lamentata perché il camion del rifornimento avrebbe dovuto scaricarle gasolio!!
Peccato non avere alcuna menzione relativa al PM10 nè analisi specifiche sulle fonti di inquinamento. Io sto continuando a girare tra le varie aziende e la maggiorparte sono ferme o lavorano con produttività ridotta, di conseguenza non si può sicuramente assumere che la diminuzione dell'inquinamento sia dovuto al trasporto su gomma (che si è distribuito su tutte le ore invece di essere solo in quelle di punta, perché la gente a casa non ci resta).
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