NASA DART: la missione per la difesa planetaria contro gli asteroidi è stata lanciata

NASA DART: la missione per la difesa planetaria contro gli asteroidi è stata lanciata

La missione NASA DART per deviare un asteroide è stata lanciata con successo questa mattina (ora italiana). Si tratta del primo test di questo tipo e fa parte del programma di difesa planetaria per salvare l'umanità dagli impatti. Non è un film.

di pubblicata il , alle 15:50 nel canale Scienza e tecnologia
NASA
 

La missione NASA DART è partita questa mattina (ora italiana) dalla base statunitense di Vandenberg che si trova in California. Il suo scopo, come spiegato dall'acronimo del nome (Double Asteroid Redirection Test) è quello di testare per la prima volta un sistema di deviazione di un piccolo asteroide.

Lo scopo è quello di capire e testare sul campo sistemi per proteggere il nostro Pianeta da impatti con corpi celesti (pericolo reale e non solo da film catastrofico). Per questo che la missione è inserita all'interno del programma di difesa planetaria. Fatto simpatico è che ad assistere al lancio ci sarebbe dovuto essere anche Bruce Willis (noto per il film Armageddon) che era stato invitato dalla NASA, secondo quanto dichiarato da Bill Nelson, amministratore dell'agenzia. Purtroppo questa presenza VIP non si è poi realizzata, ma avrebbe potuto essere un bel momento mediatico.

NASA DART lanciata con successo, ora si punta verso gli asteroidi per l'impatto

Il lancio è avvenuto, come programmato, utilizzando un razzo Falcon 9 di SpaceX (B1063.4) con il primo stadio che è poi rientrato sulla droneship Of Course I Still Love You (OCISLY) per altri possibili utilizzi in futuro. La scelta di utilizzare un razzo già utilizzato in precedenza ha ridotto il costo complessivo. Anche la scelta di non cambiare i fairing (che erano ben più grandi del carico utile) è stato fatto per ridurre i costi di lancio evitando spese inutili. Si tratta dei 95° atterraggio per un primo stadio di Falcon 9.

nasa dart

Dopo la partenza e la separazione del primo stadio, il secondo stadio e la sonda si sono diretti verso Sud in direzione del Cile con una riaccensione sopra l’Antartide per inserirsi in un'orbita di fuga di 263 x -135000 km con inclinazione di 64,7°. Successivamente la sonda ha iniziato il suo viaggio con una nuova orbita eliocentrica di 0,938 x 1,069 AU con inclinazione di 3,8°. NASA DART incontrerà il sistema binario di asteroidi tra il 26 Settembre e l'1 Ottobre 2022.

nasa dart

Anche l'ESA ha avuto un ruolo nel lancio considerando che la prima antenna a contattare la sonda dopo il lancio è stata quella da 4,5 metri di diametro di New Norcia in Australia. Ancora una volta quindi l'agenzia spaziale europea ha aiutato una missione spaziale a muoversi nello Spazio vicino al nostro Pianeta (era già successo per esempio con la missione cinese Chang'e-5).

L'obiettivo di NASA DART è l'asteroide Dimorphos

La sonda ha una massa di 500 kg e utilizza un doppio sistema di propulsione autonomo. Da un lato troviamo dodici propulsori Aerojet Rockedtyne MR-103G con una spinta di 1N ciascuno (che utilizzano 50 kg di idrazina). Dall'altra c'è un motore a ioni NEXT-C da 7,4 kW con una spinta tra i 25 e i 235 mN. Questo è alimentato da 60 kg di Xeno e da due pannelli solari avvolgibili ROSA che si estendono per 19 metri complessivi che sono già stati distesi.

nasa dart

NASA DART (che sta anche trasportando un CubeSat italiano LICIACube) è ora diretta verso il suo obiettivo. Si tratta di un sistema binario di due asteroidi chiamati Didymos (780 metri di diametro) e Dimorphos (63 metri di diametro). Il secondo è il più piccolo della coppia e l'obiettivo della sonda che si schianterà contro la sua superficie a 6 m/s modificandone il periodo orbitale di poco, ma abbastanza da essere rilevato.

Secondo i calcoli dell'astronomo Jonathan McDowell ci sarà un cambiamento nel periodo orbitale pari a circa 10" sul tempo di rotazione intorno al più grande Didymos. L'impatto sarà ripreso dal CubeSat sviluppato da ASI e Argotec così da avere un punto di vista privilegiato. Per monitorare l'avvicinamento NASA DART utilizzerà il sistema DRACO (Didymos Reconnaissance & Asteroid Camera for OpNav) che è posto su un sistema di stabilizzazione utile a evitare che le accensioni dei motori facciano degradare la qualità d'immagine.

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8 Commenti
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sancelli24 Novembre 2021, 16:23 #1
6 m/s và così piano la sonda ?
sirlight24 Novembre 2021, 16:32 #2
infatti l'impatto avverrà a 6Km/sec
Notturnia24 Novembre 2021, 17:31 #3
a 6 m/s ci atterra più che lo colpisce :-D
6 km/s invece è un bell'impatto ma con sola mezza tonnellata immagino vogliano rilevare che variazioni di traiettoria ci siano più che "spostarlo"

quanto pesa il bestione da 63 metri di diametro ?
sancelli24 Novembre 2021, 19:09 #4
Facile fare i bulli con quello piccolo...ma una bella bomba stile armageddon no?
Qarboz24 Novembre 2021, 20:25 #5
Da un lato troviamo dodici propulsori Aerojet Rockedtyne MR-103G con una spinta di 1N ciascuno (che utilizzano 50 kg di idrazina). Dall'altra c'è un motore a ioni NEXT-C da 7,4 kW con una spinta tra i 25 e i 235 mN

Premetto che sono molto ignorante in materia di voli spaziali (ed anche in tanti altri argomenti...), vorrei chiedere a chi ne sa se veramente basta così poca forza per far "volare" un oggetto nello spazio. Nel brano che ho riportato, se ho interpretato bene, il totale dei motori fa 12,235N (dodici-virgola-duecentotrentacinque). A me sembra poco, ma sono abituato a ragionare sulla Terra...
marcram24 Novembre 2021, 20:30 #6
Originariamente inviato da: Qarboz
Premetto che sono molto ignorante in materia di voli spaziali (ed anche in tanti altri argomenti...), vorrei chiedere a chi ne sa se veramente basta così poca forza per far "volare" un oggetto nello spazio. Nel brano che ho riportato, se ho interpretato bene, il totale dei motori fa 12,235N (dodici-virgola-duecentotrentacinque). A me sembra poco, ma sono abituato a ragionare sulla Terra...

Senza attrito e gravità, basta che ti metti dietro a soffiare, per farlo accelerare...
Cfranco24 Novembre 2021, 20:47 #7
Originariamente inviato da: sancelli
Facile fare i bulli con quello piccolo...ma una bella bomba stile armageddon no?


In realtà le bombe nello spazio non fanno tanti danni contro comete e meteoriti non sono efficaci

Comunque i sistemi più promettenti per modificare le orbite di asteroidi prevedono spinte piccole ma per lunghi periodi, le botte singole non sono in grado di modificare le orbite in maniera significativa

Originariamente inviato da: Qarboz
Premetto che sono molto ignorante in materia di voli spaziali (ed anche in tanti altri argomenti...), vorrei chiedere a chi ne sa se veramente basta così poca forza per far "volare" un oggetto nello spazio. Nel brano che ho riportato, se ho interpretato bene, il totale dei motori fa 12,235N (dodici-virgola-duecentotrentacinque). A me sembra poco, ma sono abituato a ragionare sulla Terra...

A dire il vero i motori a idrazina servono soprattutto a tenere la sonda in assetto, il motore che spinge è quello a ioni da 0,235 N
La maggior parte della spinta è data alla partenza, il motore serve solo a modificare la traiettoria, e comunque anche 0,2 N che spingono per un anno continuamente alla fine fanno un bel lavoro
LMCH25 Novembre 2021, 03:51 #8
Originariamente inviato da: Cfranco
A dire il vero i motori a idrazina servono soprattutto a tenere la sonda in assetto, il motore che spinge è quello a ioni da 0,235 N
La maggior parte della spinta è data alla partenza, il motore serve solo a modificare la traiettoria, e comunque anche 0,2 N che spingono per un anno continuamente alla fine fanno un bel lavoro


Se non sbaglio per l'assetto si usano dei girostabilizzatori (dei volani fatti ruotare da motori elettrici, di solito 3 più uno "di riserva", usano il moto di precessione).
I propulsori ad idrazina credo che in questo caso servano principalmente per le correzioni finali di traiettoria nella fase finale di avvicinamento.

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