NASA DART: la sonda è arrivata alla base di Vandenberg prima del lancio di Novembre

NASA DART: la sonda è arrivata alla base di Vandenberg prima del lancio di Novembre

La missione NASA DART (Double Asteroid Redirection Test) sarà lanciata sul finire del mese di Novembre 2021 e punterà in direzione di un sistema binario di asteroidi dove impatterà contro il più piccolo dei due, modificandone l'orbita.

di pubblicata il , alle 15:25 nel canale Scienza e tecnologia
NASA
 

Negli scorsi giorni abbiamo scritto dell'ampliamento e potenzialmente del centro di rilevazione degli asteroidi (e più in generale dei near-Earth object) da parte dell'ESA. Ma osservare e conoscere la traiettoria potenzialmente pericolosa di un corpo celeste per il nostro Pianeta è solo una parte delle operazioni. Per questo è nata una missione NASA DART.

nasa dart

Gli statunitensi hanno pensato all'acronimo partendo dal nome della missione "Double Asteroid Redirection Test". Come si può immaginare, lo scopo è quello di avere un sistema che possa permettere di modificare l'orbita di un corpo celeste di piccole dimensioni per evitare che questo possa impattare con la Terra. Si tratterà del primo test di questo tipo e permetterà di sviluppare in futuro sistemi sempre più efficaci ed efficienti.

La missione NASA DART è in preparazione in vista del lancio

Il viaggio della sonda è iniziato con il trasporto dal Johns Hopkins Applied Physics Laboratory (nel Maryland) alla Vandenberg Space Force Base in California. Un viaggio durato due giorni utilizzando un trasporto su gomma con la sonda che era posizionata all'interno di container per salvaguardarne la salute.

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Il trasporto è stato seguito (fisicamente) da alcuni tecnici e ingegneri che si sono assicurati che tutto fosse regolare e che il carico arrivasse a destinazione. Il viaggio si è concluso il 2 Ottobre e nelle scorse settimane sono iniziati i preparativi per il lancio vero e proprio della sonda NASA DART.

Il razzo impiegato sarà un Falcon 9 di SpaceX con la data di lancio fissata a partire dal 24 Novembre. Nel mese di Settembre sono state superate le ultime parti formali con le revisioni della documentazione tecnica, delle procedure e della sonda stessa. Non sappiamo se la missione avrà successo ma, come scritto sopra, si tratta del primo tentativo del genere.

NASA DART impiegherà la tecnica dell'impatto cinetico per modificare l'orbita di un asteroide così da capire se sia un metodo utilizzabile e che possa dare dei risultati. La sonda impatterà contro il piccolo asteroide Dimorphos (163 metri di diametro), che a sua volta orbita intorno al più grande asteroide Didymos (780 metri di diametro). Il sistema verrà raggiunto alla fine di Settembre 2022 con l'impatto che dovrebbe avvenire al più tardi a Ottobre a 11,2 milioni di km dalla Terra.

Non avendo esperienze precedenti, la scelta è ricaduta su un sistema di asteroidi che non è effettivamente una minaccia per la Terra. Insieme alla parte dell'impatto vero e proprio (a 6,58 km/s) che sarà osservato da Terra, verranno anche fatte misurazioni e raccolti dati. Queste informazioni serviranno a migliorare i modelli predittivi.

Le caratteristiche della sonda spaziale

NASA DART ha una massa di 610 kg mentre le dimensioni complessive sono di 18 metri, compresi due pannelli solari ROSA ripiegabili (da 8,6 x 2,3 metri ciascuno) in grado di generare 6,6 kW che saranno immagazzinati all'interno di batterie. La struttura centrale della sonda invece misura 1,14 x 1,24 x 1,32 metri.

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La propulsione sarà fornita dal motore a ioni Evolutionary Xenon Thruster (NEXT-C) sviluppato direttamente dalla NASA. Le manovre invece saranno effettuate da dodici motori a idrazina. La fotocamera principale sarà la Didymos Reconnaissance and Asteroid Camera for OpNav (DRACO) utilizza un'apertura da f/12.6 (20,8 cm) in grado di coprire un campo di visione di 0,29°. Quando la sonda sarà vicina all'impatto le immagini avranno una risoluzione di 20 cm/pixel.

La fotocamera fornirà le informazioni all'algoritmo di manovra Small-body Maneuvering Autonomous Real-Time Navigation (SMARTNav). Per orientarsi nello Spazio saranno presenti uno star tracker e cinque sensori solari. Insieme alla sonda principale sarà presente anche un piccolo CubeSat italiano chiamato LICIACube che sarà sganciato due giorni prima dell'impatto con l'asteroide. Questo permetterà di avere un altro punto di vista di NASA DART mentre colpisce il suo obiettivo e sorvolerà la zona tre minuti dopo catturando immagini con risoluzione di 2 m/pixel.

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