Lo stadio centrale di NASA SLS per la missione Artemis II è arrivato al Kennedy Space Center

Lo stadio centrale del razzo spaziale NASA SLS (Space Launch System) dedicato alla missione Artemis II è arrivato al Kennedy Space Center in Florida per l'assemblaggio delle componenti mancanti in vista del lancio alla fine del 2025.
di Mattia Speroni pubblicata il 25 Luglio 2024, alle 11:37 nel canale Scienza e tecnologiaNASAESAArtemis
Il programma Artemis ha lo scopo di riportare l'essere umano sulla superficie della Luna ma con missioni di più lunga durata rispetto a quanto fatto con Apollo. Questo prevede una serie di nuove tecnologie e il coinvolgimento di diverse agenzie, nazioni e società private. Alla fine del prossimo anno è prevista la missione Artemis II che porterà quattro astronauti (tre NASA e uno CSA) verso la Luna, non prevedendo però l'atterraggio sul suolo del satellite. Per farlo sarà impiegato il grande razzo spaziale non riutilizzabile NASA SLS (Space Launch System) e la capsula Orion.
L'agenzia spaziale statunitense e i suoi partner stanno proseguendo le operazioni di assemblaggio del vettore spaziale e nelle scorse ore il grande stadio centrale di NASA SLS è arrivato al Kennedy Space Center dopo aver viaggiato per oltre 1400 km sulla chiatta da trasporto Pegasus dalla Michoud Assembly Facility (New Orleans, Louisiana).
Lo stadio centrale è stato posizionato all'interno del Vehicle Assembly Building (o VAB) dove sarà unito ai due booster laterali con propellente allo stato solido (che forniscono buona parte della spinta iniziale), allo stage adapter e alla capsula Orion che arriverà con il modulo di servizio realizzato dall'ESA già preinstallato.
The Artemis II core stage has been unloaded from the Pegasus Barge and relocated to the VAB. pic.twitter.com/1wMJ2ArvaL
— LabPadre Space (@LabPadre) July 24, 2024
Lo stadio centrale di NASA SLS (Space Launch System) è alto circa 65 metri e adotta quattro motori Aerojet Rocketdyne RS-25 realizzati inizialmente per l'orbiter dello Space Shuttle. La propulsione avviene grazie a idrogeno e ossigeno liquidi a temperature criogeniche. Orion e il modulo di servizio europeo saranno spediti al Kennedy Space Center in autunno mentre si prosegue lo studio dello scudo termico e di altri problemi che hanno afflitto la capsula durante la missione Artemis I (senza equipaggio).
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