La vita reale è una simulazione? Uno studio italiano ha risolto finalmente il mistero

Un nuovo studio scientifico dimostra attraverso calcoli fisici rigorosi che l'ipotesi della simulazione, secondo cui la nostra realtà sarebbe un programma informatico, è incompatibile con le leggi della fisica. La ricerca analizza i vincoli energetici e computazionali necessari per simulare anche una versione semplificata della Terra.
di Nino Grasso pubblicata il 13 Giugno 2025, alle 12:41 nel canale Scienza e tecnologia
45 Commenti
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https://www.frontiersin.org/journal...25.1561873/full
Leggendo l'articolo, anche andando direttamente alla parte finale (4.6), gli autori parlano chiaramente di una simulazione "alla Matrix", dove quindi il computer si trovi nel nostro stesso universo, e rispetti quindi le nostre stesse leggi. Si ipotizza quindi che le leggi "simulate" siano le stesse di quelle dove opera il computer. Come dice anche l'articolo di HWUpgrade, gli autori non saprebbero cosa dire se le leggi dell'universo che contiene il computer siano diverse da quelle simulate, perche' non avremmo modo di scoprirlo, e probabilmente non saremmo neanche biologicamente in grado di concepirlo.
Ad esempio, ci sono un sacco di ipotesi e racconti sulla quarta dimensione, ma anche se matematicamente parlando la cosa ci e' chiara, non riusciamo a concepite-immaginare un universo quadrimensionale. Anche il famoso tesseract che di tanto in tanto vediamo, NON e' un cubo quadrimensionale, e' solamente la sua proiezione nel nostro mondo tridimensionale, cosi' come tutte le rappresentazioni artistiche (tipo l'interno del buco nero in Interstellar), sono solo tentativi di rappresentare la quarta dimensione nelle nostre tre, ma non e' mai la vera quarta dimensione. E non ci riusciamo perche' non siamo proprio biologicamnete in grado di pensare una cosa del genere, come un gatto non puo' concepire qualcosa come la meccanica quantistica o noi non possiamo immaginare dei colori al di fuori dello spettro del visibile.
Puo' tranquillamente comunque essere che il nostro universo, semplicemente, non esiste in quanto tale, ma in quanto forma emergente di concetti piu' astratti, come ad esempio il determinismo delle leggi di newton emergono dalla meccanica quantistica non deterministica, se si prendono in considerazione sistemi quantistici di grosse dimensioni.
Sono interessanti a riguardo anche tre libri/articoli di Stephen Wolfram, che consiglio a chi vuole approfondire l'argomento, dato che si mantengono sempre sul divulgativo quindi sono masticabili da chi non abbia dottorati in fisica:
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[*]A New Kind of Science (si trova anche online), che parla di come sistemi apparentemente semplici possano dare comportamenti molto complessi. Questo potrebbe significare secondo lo scienziato che il nostro universo potrebbe in realta' essere governato da regole molto semplici e quantizzate, ma che non potremmo essere in grado di trovare perche' non e' facile dai comportamenti arrivare alle regole (semplici) che le hanno generate (una teoria che chiama di irridubilita' computazionale).
[*]Second Law of Thermodinamics (si trova anche sottoforma di libro), che cerca di dare una dimostrazione scientifica e teorica al secondo principio della termodinamica, che prende in considerazione quindi alcune leggi fondamentali del nostro universo oltre che da quelle della teoria dell'informazione, e cerca di dare una dimostrazione rigorosa di questo principio, arrivando a parlare di come l'energia possa limitare determinate leggi dell'universo (ok, magari non mi sono spiegato benissimo ma il concetto e' quello).
[*]A Project to Find the Fundamental Theory of Physics (anche questo consultabile online), che parla di come il nostro universo possa emergere da connessioni semplici, e che la stessa struttura spazio-temporale possa semplicemente essere non un substrato fondamentale, ma una proprieta' emergente da caratteristiche molto piu' semplici, come semplici regole di connessione di grafi. Quindi il nostro universo potrebbe essere governato (come dice il primo libro) da regole molto semplici, ma che applicate piu' e piu' volte fanno emergere proprieta' fisiche nuove ed inimmaginabili date le regole date (un po' come la nostra coscienza che emerge da interazioni chimiche).
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Diciamo che per chi voglia conoscere i limiti del nostro universo ne ha da leggere, studiare e teorizzare...
PERO'
nutro anch'io seri dubbi sul modo, e sulle conclusioni, raggiunte da tale studio.
Ricordiamoci che la Fisica è una scienza empirica, tutto ciò che sappiamo su di essa proviene da esperienze che abbiamo fatto in questo mondo, integrate da calcoli e supposizioni matematiche.
La stessa teoria generale viene rivoluzionata periodicamente da nuove scoperte, che spesso smentiscono (o integrano) quelle precedenti. Basta vedere il passaggio dalla meccanica newtoniana, a quella relativistica, a quella quantistica, a cos'altro?
Quindi, come si può con la Fisica attuale, dire che una cosa è impossibile in un altro universo con leggi alternative? Non siamo nemmeno in grado di dire cosa sia impossibile nel nostro universo, figuriamoci in un "possibile" universo superiore...
Chi può sapere quanti ordini di grandezza superiori al nostro possono avere per quanto riguarda le risorse disponibili?
Credo che potrebbe essere possibile, un giorno, dimostrare di essere all'interno di una simulazione; ma non potrà mai essere possibile dimostrare di non esserci.
In realtà non penso sia possibile, per prima cosa la capacità computezionale nostra cresce, per crescere deve crescere quella della "macchina" dove viene elaborata la nostra simulazione. Pertanto l'unico modo per accorgecene è far andare in "crash" qualcosa. Ti sollevo un'altro dubbio, visto che ti piace la questione:
E se la "vecchiaia" fosse un'astrazione dell'occupazione della memoria RAM e qualcuno "decide" se uccidere quel specifico thread (noi) oppure semplicemente è in buffer overflow?
Questo potrebbe speigare anche la reincarnazione (per chi ci crede e pensa di aver vissuto altre vite)
In questo caso cercherei chi ha fatto questi thread e mi farei spiegare due cosette da lui su come faccia ad evitare tutti i problemi di race condition, dato che con miliardi di thread un problema del genere non si e' mai verificato... mi tornerebbe utile per risolvere qualche bug in un paio di progetti che mi hanno affibbiato...
Infatti non sono stati risolti, poiché effettivamente la mia memoria è esattamente il mio corpo, pertanto non possiamo occupare la tua stessa porzione di "spazio" in senso fisico.
Immagina:
Rallentamento: Il sistema inizia a faticare quando la RAM è quasi esaurita, proprio come il nostro cervello rallenta con l'età.
Perdita di dati: I ricordi si sbiadiscono, le nuove informazioni fanno fatica a essere assimilate perché non c'è più spazio disponibile o perché le aree "vecchie" vengono sovrascritte.
Malfunzionamenti: Le funzioni corporee si deteriorano, un po' come un programma che crasha o si blocca quando la memoria è satura o frammentata.
Sarebbe un modo efficiente (per i simulatori, non per noi) per gestire le risorse. Invece di dover "terminare" i thread, li lasciano semplicemente degradare finché non diventano inutilizzabili. Un ciclo di vita programmato, un lento svuotamento di cache per fare spazio ai nuovi "thread"
io ho trovato un glitch nel savegame e mi sono messo il conto in banca da 50m€ e l'uccello lungo 30cm
Hanno usato CheatEngine su di te
Ci potrebbero essere altre di "features" umane che puzzano di codice.
Perché dobbiamo dormire per ore ogni notte? Non è un'enorme perdita di tempo produttivo? Se siamo thread, il sonno potrebbe essere il momento per la manutenzione del sistema: pulizia della cache, deframmentazione dei dati, applicazione di patch di aggiornamento (ecco perché a volte ti svegli con un'idea nuova o confusa). I sogni? Semplici processi in background, magari la simulazione che scarica dati temporanei o esegue dei test di integrità.
E che dire del déjà vu? Quella strana sensazione di aver già vissuto qualcosa. Non potrebbe essere un piccolo glitch nella memoria della simulazione, una scena che si è caricata due volte, o un pezzo di dati riutilizzato? Oppure, i vuoti di memoria improvvisi, quel momento in cui non ti ricordi un nome o dove hai messo le chiavi. Un errore temporaneo nella lettura dei dati, o forse il sistema stava liberando spazio... accidentalmente.
Questi "difetti" della nostra esistenza suonano molto come problemi di ottimizzazione o gestione delle risorse, non trovi?
ps: questo post ci sta facendo fare seghe mentali a non finire
"dove caxxo si attivano i cheat?"
nostre conoscenze delle leggi della fisica
nostre conoscenze della tecnologia computazionale.
50 anni fa uno studio di fattibilità di un computer quantistico avrebbe probabilmente portato alla stessa conclusione: impossible
Uno studio "aria fritta" completamente non-sense
E che riferimenti di elaborazione hanno preso come modello? E'uno studio del tipo "aria fritta" in quanto è impossibile anche solo lontanamente immaginare le potenze di calcolo super efficienti energeticamente che potrebbe avere una civiltà milioni di anni avanti la nostra, ovvero quella civiltà che ha lanciato la simulazione... magari hanno computer quantistici immensi che consumano pochissima energia tipo uno smartphone attuale per dire.. Non possiamo immaginare nemmeno lontanamente la tecnologia di un altra civiltà molto avanti la nostra, che magari non utilizza più il silicio e che quindi non ha i nostri stessi vincoli energetici...Devi effettuare il login per poter commentare
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