L'Ontario blocca i contratti con Starlink di SpaceX in risposta ai dazi di Trump

Doug Ford, premier della provincia canadese dell'Ontario, ha annunciato di aver bloccato i contratti con SpaceX per la connettività attraverso la megacostellazione satellitare Starlink in risposta ai dazi doganali voluti da Trump.
di Mattia Speroni pubblicata il 03 Febbraio 2025, alle 18:31 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceXStarlink
Fino a pochi giorni fa, quando si parlava di Starlink si faceva riferimento alla questione legata a un possibile contratto quinquennale tra SpaceX e il Governo Italiano per garantire la connettività anche in aree non coperte da segnali tradizionali. Nelle ultime ore si è tornati a parlare della megacostellazione satellitare per la connettività Internet ad alta velocità e bassa latenza voluta da Elon Musk per cercare di finanziare i progetti di SpaceX ma questa volta è l'Ontario al centro della vicenda.
Come sappiamo, il presidente statunitense Donald Trump ha avviato un'offensiva verso diversi stati annunciando l'imposizione di dazi su varie tipologie di merci e servizi. Questo ha scatenato più di una reazione sia negli Stati Uniti che nelle nazioni coinvolte. Tra queste c'è la provincia canadese dell'Ontario, con il suo premier, Doug Ford, che ha annunciato di voler rispondere all'imposizione di dazi statunitensi con una serie di azioni che comprende anche la sospensione dei contratti con SpaceX per Starlink.
Doug Ford su X (ironicamente di proprietà di Elon Musk) ha annunciato che "a partire da oggi e fino alla rimozione dei dazi doganali statunitensi, l'Ontario escluderà le aziende americane dai contratti provinciali". Le conseguenze di queste azioni coinvolgeranno diverse tipologie di prodotti con Ford che sottolinea come "le aziende con sede negli Stati Uniti perderanno ora decine di miliardi di dollari in nuove entrate".
Il premier dell'Ontario aggiunge che le aziende coinvolte da questa sospensione "hanno solo il presidente Trump da incolpare". La risposta economica del politico canadese ha avuto anche altre ripercussioni. Infatti, sempre nello stesso annuncio, ha dichiarato di aver "stracciato il contratto" che la provincia canadese aveva stretto con SpaceX per Starlink ancora una volta rimarcando che "l'Ontario non farà affari con persone decise a distruggere la nostra economia. Non è stato il Canada a iniziare questa lotta contro gli Stati Uniti, ma potete star certi che siamo pronti a vincerla".
Come già scritto più volte, attualmente la megacostellazione Starlink è unica nel suo genere per numero di satelliti e potenzialità offerte sia per gli utenti consumer ma anche corporate. Con la funzionalità Direct to Cell che sta via via diventando una realtà concreta e l'arrivo nei prossimi mesi dei satelliti di terza generazione il distacco dalla concorrenza crescerà ulteriormente. Altre società stanno cercando di creare soluzioni simili, con proposte che arrivano dalla Cina, dall'Europa e dagli Stati Uniti ma ci vorrà del tempo prima di poter insidiare SpaceX in termini di capacità e tecnologia. Starlink non sarà probabilmente il punto di svolta nella vicenda dei dazi doganali statunitensi ma sicuramente ha e avrà una certa rilevanza mediatica.
9 Commenti
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Stato canaglia subito.
Neanche il Canada, l'Ontario! Che affronto
Musk in questo momento:
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Nei festeggiamenti per Trump.
Da esibire all'occorrenza, non appena ci affibbieranno i Dazi
Nel frattempo: crescita tagliata del 50% da +0,8% a +0,4%
Boom di migranti e deficit in aumento, il tutto in un mese.
Ma prima o poi, ci sarà un vero governo di destra* o si continua con sta gente?
* Così, tanto per cambiare
Solo un ricco viziato poco lungimirante ignorante e circondato solo da yes men non lo sa
Solo un ricco viziato poco lungimirante ignorante e circondato solo da yes men non lo sa
Sicuro che sia solo coglioneria?
Il suo popolo è eccitato al pensiero che ora smetteranno di dare soldi all'estero e tutto resterà in America, l'UE se la sta facendo sotto e lui continuerà a forzarne il "ventre molle" (indovina chi è questo "ventre molle". nda) e ad avvicinare il Regno Unito, nel frattempo è diventato l'ancora di salvezza di Putin, il Giappone si sta avvicinando alla Cina perchè ha capito che rimarrebbe solo come un cane, in pratica sta facendo il bullo perchè è il più forte e grande di tutti, come ogni bullo ha le vittime e i leccaculo che gli stanno a fianco perchè sono deboli e cagasotto.
il giappone..
in realta' ha aumentato le spese militari proprio a causa della Cina......Devi effettuare il login per poter commentare
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