L'olio da cucina usato per muovere i treni: il test di Lineas per un trasporto sostenibile

L'operatore ferroviario belga Lineas ha testato una locomotiva alimentata da olio da cucina esausto (FAME). Il carburante, che potrebbe sostituire il diesel nei binari non elettrificati, emette l'84% di CO2 in meno. La società punta a ridurre le emissioni dirette del 42% entro il 2030 usando questo e altri biofuel.
di Manolo De Agostini pubblicata il 08 Aprile 2024, alle 09:21 nel canale Scienza e tecnologia
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMa cmq la legna è a impatto zero con la co2 come hai detto tu.
A parte la produzione di Co2 (dovuto principalmente al bilancio negativo dovuto alla sintesi clorofilliana, quando l'albero era vivo) , la legna è un pessimo, ma proprio pessimo combustibile per la salute. Se non sbaglio è persino peggio del carbone....
L unico aspetto negativo è che è vietato dalla legge perché "si evade la tassa sul carburante"
In pratica inquiniamo perché ci obbligano a inquinare
Senza nessuna polemica, ma non c'è una cosa vera nel tuo post..
1. Già oggi la produzione di olio di colza ha un impatto sull'ambiente, compresa la produzione di co2, enorme
2. C'è qualche legge che proibisce ai governanti di mettere nuove tasse?
Il fattore tempo è determinante invece: Dal punto di vista della CO2 la legna è a bilancio 0 in 40 anni; la benzina è a bilancio 0 in svariati milioni di anni, l'elettrico solare è a bilancio 0 in 0 secondi, sempre tralasciando le emissioni dovute alla produzione dell'apparato e ignorando tutti gli altri parametri (pm10, pm2.5, nox ecc) in cui la legna è assolutamente sconsigliabile.
Al solito, non esistono risposte semplici a domande complesse come la riduzione dell'inquinamento in senso lato....
Detto questo, a quando lo sconto sul biglietto del treno se si mangiano le patatine fritte al vagone ristorante?
Ok se sono prodotti riciclando roba che altrimenti andrebbe smaltita (come l'olio da cucina in questione). Ma i biocarburanti prodotti in questa maniera sono letteralmente una goccia in un oceano di consumi.
La messa a coltura di piante con il solo scopo di essere usate come biocarburante invece dovrebbe essere messa al bando. Con il colossale consumo di suolo e d'acqua e la perdita di biodiversita' non so se e' tanto meglio di usare combustibili fossili. Anche perche' l'EROI dei biocombustibili e' stupidamente basso. E tralasciamo i casi (qualcuno ha detto Danimarca?) in cui foreste vergini vengono tagliate per essere buttate nei termovalorizzatori. Orribile che ricevano pure finanziamenti "per la sostenibilita'".
Al solito, non esistono risposte semplici a domande complesse come la riduzione dell'inquinamento in senso lato....
Detto questo, a quando lo sconto sul biglietto del treno se si mangiano le patatine fritte al vagone ristorante?
quindi la legna che bruciamo oggi riusciremo a compensarla nel 2064.. mi pare intelligente quindi bruciare legname oggi.. sempre che sia vero che "bastano solo" 40 anni (metà della vita di una persona) per compensare le emissioni di un solo inverno.. e gli altri 39 inverni come facciamo ?.. quindi se una persona brucia legna per 40 anni per scaldarsi ha praticamente causato danni per 1.600 anni equivalenti ?.. non so.. mi pare poco logico.. o questa persona pensa di piantare anche un 200 alberi in modo da morire a bilancio zero per il solo riscaldamento ?
suvvia.. bruciare legna è stupido come bruciare benzina solo che è più da greebeti..
tutto inquina .. vivere inquina.. ma insistere a bruciare gli alberi che aiutano l'ambiente è da stupidi visto che una soluzione all'aumento della CO2 (e di altri inquinanti veri) è l'aumento degli alberi e non il loro calo..
suvvia.. bruciare legna è stupido come bruciare benzina solo che è più da greebeti..
tutto inquina .. vivere inquina.. ma insistere a bruciare gli alberi che aiutano l'ambiente è da stupidi visto che una soluzione all'aumento della CO2 (e di altri inquinanti veri) è l'aumento degli alberi e non il loro calo..
Mi sà che ti sei perso con i conti, se ammettiamo che ci vogliano 40 anni ad invernata, se tu bruci per 40 invernate, il pareggio arriva dopo 80anni, come riferimento temporale, dal primo anno in cui cominci a riscaldarti col legname. Dando per scontato che di volta in volta si piantino lo stesso numero degli alberi sradicati.
Si lo sò, anche il fatto che se la combustione non è completa rilascia quella specie di catrame, una volta coagulata.
Si lo sò, anche il fatto che se la combustione non è completa rilascia quella specie di catrame, una volta coagulata.
lo so che non hai letto ma ho detto 1.600 anni equivalenti..
1 albero ci starebbe 1.600 anni a sistemare il problema generato da 1 umano..
40x40=1.600 .. per quello ho scritto anni-equivalenti.. è come quando per un impianto FV si dice che ci sono 1.200 ore equivalenti utili.. non ci sono 1.200 ore di sole ma lui, alla potenza nominale, produce per 1.200 ore equivalenti.. sono calcoli per far comprendere meglio i valori in campo..
certo.. 40 alberi piantati uno all'anno risolvono il problema 40 anni dopo la morte del cretino che li ha bruciati.. e quindi in 80 anni si risolvono i suoi problemi.. ma questo vuol solo dire che bruciare vegetali.. da alberi a petrolio, non è molto furbo.. SE si vuole ridurre la CO2 in gioco..
diverso è il biogas.. SE è vero che il bio gas che si genera naturalmente per il letame di mucca si può bruciare in una cucina a gas allora è a bilancio zero perchè comunque sarebbe diventato metano in ambiente e dannoso per cui meglio bruciarlo e trasformarlo in CO2 che lasciarlo nei campi a diventare metano in aria libera..
ma un pianta che cresce è solo una cosa utile al pianeta, una pianta bruciata è solo un danno per il pianeta e per la popolazione che usa polmoni per respirare..
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".