L'emisfero settentrionale di Encelado presenta ghiaccio recente sulla superficie
Encelado, uno dei satelliti di Saturno, ha sorpreso i ricercatori grazie alle nuove scoperte avvenute con l'aiuto dei dati della sonda Cassini della NASA . L'emisfero settentrionale potrebbe essere più attivo del previsto.
di Mattia Speroni pubblicata il 22 Settembre 2020, alle 14:41 nel canale Scienza e tecnologiaNASA
Encelado, il satellite di Saturno, è uno dei possibili candidati a ospitare la vita nel nostro Sistema Solare. Mancano ancora le prove ma la sua conformazione e struttura potrebbero essere un terreno adatto per far sviluppare forme di vita sfruttando alcune sue peculiarità.
Una delle ultime novità su Encelado arriva dalle immagini catturate nell'infrarosso dalla sonda Cassini della NASA che è stata fatta precipitare sul pianeta nel 2017. Si tratta delle più dettagliate mai realizzate per questo satellite. In particolare è stato l'emisfero settentrionale ad aver attirato l'attenzione dei ricercatori.
Encelado potrebbe essere più attivo del previsto
Grazie all'unione dei dati dello spettrometro VIMS e alle fotografie dell'Imaging Science Subsystem della sonda è stato possibile acquisire nuove informazioni. Se il polo sud era già noto per presentare zone con ghiaccio "giovane", tracce simili sono anche state trovate nell'emisfero settentrionale. Quest'ultimo non presenta però in superficie gli stessi segni dell'altra parte del satellite.
Una vera sorpresa per i ricercatori, come spiegato da Gabriel Tobie (Università di Nantes e responsabile dello strumento VIMS). "Ora, grazie a questi occhi a infrarossi, possiamo tornare indietro nel tempo e dire che anche una grande regione dell'emisfero settentrionale appare giovane e probabilmente era attiva non molto tempo fa".
In termini spaziali, "poco tempo fa" potrebbe anche risalire a milioni di anni fa (ma per un pianeta o un satellite naturale, si tratta comunque di tempistiche recenti). Questa scoperta getta nuova luce sulla possibile struttura di Encelado e quindi sempre una maggiore conoscenza di un luogo particolarmente interessante.
Ricordiamo che Encelado, satellite di Saturno, ha una struttura che prevede uno strato di ghiaccio di circa 40 km esternamente. All'interno invece è presente un oceano di acqua liquida e salata molto profondo (10 km) e con la presenza di molecole organiche. Grazie a getti di acqua lanciati nello Spazio a 400 m/s la sua superficie è spesso "rinnovata". Interessante è anche che sul fondo di questo oceano si potrebbero trovare zone idrotermali simili a quelle che si trovano sui fondali oceanici terrestri (e che presentano una ricca varietà di vita biologica).
Linda Spilker (NASA/JPL) ha dichiarato in passato "mentre continuiamo a saperne di più su Encelado e confrontiamo i dati di diversi strumenti, stiamo trovando sempre più prove di un mondo oceanico abitabile". Ora non resta che trovare una traccia concreta.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPremetto che anche io non sono un esperto, quindi se mi sbaglio mi scuso, ma credo che non sia quello il problema. Avviene già sulla terra, ci sono pesci abissali che vivono a oltre 2000m di profondità e già li la luce non filtra.
La Vita vince sempre
Se ci sono le minime condizioni, qualcosa in quella zuppa può esistere.
Quando si parla di esseri viventi su altri pianeti/satelliti del Sistema Solare si fa sempre riferimento, in genere, a microorganismi o comunque creature molto particolari, atte a sopravvivere in condizioni comunque estreme. E siccome l'acqua è considerata l'elemento fondamentale per permettere la vita (almeno per come la conosciamo noi), Encelado per le sue caratteristiche è un potenziale candidato per ricerche in merito.
D'altronde la vita stessa è nata nell'acqua sulla Terra (se ricordo bene ).
parlo sempre da ignorante .. ma questa ormai è una discussione da bar
Ciao, devi tenere presente anche la forza gravitazionale di Saturno e la pressione creata dall'enorme spessore del ghiaccio; entrambe sono componenti che "riscaldano" il satellite
Non necessariamente, molte lune di Giove e di Saturno sono dotate di intensa attività vulcanica, causata dall'attrazione gravitazionale dell'ingombrante vicino.
Sulla Terra ci sono interi ecosistemi che che si sono evoluti in fondo agli oceani a 8000-9000 metri di profondità, nel buio più assoluto, ma sono alimentate dal calore prodotto dalle sorgenti idrotermali, sorgenti di acqua bollente prodotta dall'attività vulcanica, queste sorgenti emettono oltre al calore una quantità enorme di sostanze di cui si nutrono i microrganismi, che a loro volta nutrono animali più grandi.
Come dicevamo, molte lune di Giove e Saturno sono dotate di intensa attività vulcanica, tra cui si suppone anche Encelado ed Europa, che sono ricoperte da uno spesso strato di ghiaccio, sotto al quale sembra esserci un oceano planetario, e in fondo a quest'oceano le sorgenti idrotermali potrebbero benissimo consentire l'evoluzione di un intero ecosistema come sulla Terra, senza nessun bisogno della luce solare.
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A quanto pare poi la quantità d'acqua presente nelle altre lune del sistema solare è molto superiore a quella presente sulla Terra.
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Sicuramente Io è più attivo geologicamente parlando, ma non è dotato di una calotta di ghiaccio e di un oceano dove potrebbe svilupparsi la vita.
La superficie di Io è come un campo di battaglia, costellato di crateri e di vulcani in continua eruzione, e non ha nessuna atmosfera e ne acqua.
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