Grafene pericoloso per la salute? Uno studio cerca di fare luce sul problema
I bordi acuminati e taglienti dei frammenti di grafene possono facilmente danneggiare le cellule degli organismi viventi, compromettendone le funzionalità. Uno studio dimostra il meccanismo di interazione
di Andrea Bai pubblicata il 20 Luglio 2013, alle 08:31 nel canale Scienza e tecnologia
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDato che non è specificata quale cellula della pelle hanno simulato (pelle è un po' vago visto i vari strati e tipi cellulari che li compongono ma anche cellula polmonare è un po' vago ) è impossibile dire se il danno possa essere provocato anche al contatto (dubito ma non lo posso escludere).
Io non voglio dire che il loro studio sia sbagliato, assolutamente. Sto solo dicendo che si sa ancora troppo poco per poter esprimere giudizi sufficientemente approfonditi come alcuni stanno tentando di fare (inoltre hanno fatto una simulazione, neanche un esperimento in vitro... la riproduzione in vivo potrebbe poi essere completamente diversa; esistono infatti esperimenti riusciti in vitro ma non in vivo e viceversa, processi dimostrabili solo in vivo ma non in vitro).
Ma il punto è che praticamente si parla di una "lama" con un filo dallo spessore atomico, e con, credo (ma ne sono abbastanza sicuro), proprietà meccaniche superiori a quelle del diamante, quindi qualunque cellula o altra struttura organica, può essere danneggiata/lacerata, se la particella di grafene colpisce con un po' di forza e con la giusta angolazione (con la respirazione è probabile che le particelle abbiano abbastanza forza, per l'angolazione non saprei ma una ogni tanto potrebbe avere la giusta angolazione).
Se il premio è quello io non partecipo, ho già avuto la mia bella dose di nanotubi e probabilmente ho inalato anche qualche particella di grafene, quindi sono già a posto così
La membrana delle cellule è "fluida" e può riorganizzarsi grazie alle cariche elettriche presenti ed alle proprietà dei suoi costituenti.
Il danno, come lasciato intendere nell'articolo, è da accumulo (sembra che il grafene chiami altre particelle dello stesso materiale, vorrei sapere con quale meccanismo).
E' una simulazione ed è ancora presto, secondo me, per fare delle stime sulla reale pericolosità di questo elemento (che poi non produrremmo in casa, quindi a noi cambia ben poco visto che non lo andremmo a polverizzare ed anche se lo facessimo, sarebbero quantità molto piccole).
In qualità di patologi abbiamo studiato i nanotubi
10 micron è una quantità assurdamente grande. I nanotubi hanno dimensioni inferiori ai 100 nm, 10 micron è una dimensione più grande dei globuli rossi cavolo e di migliaia di volte le pareti cellulari.
Ma poi cosa significa tossicità, un materiale rigido affilato può rompere una cellula, capirai che scoperta lo fanno gozziliardi di cose che ingeriamo, il bario contenuto dei liquidi per i contrasti da risonanza magnetica e altre centinaia di cose.
Cioè anche ingerire della polvere di marmo respirando è pericoloso
Questa notizia contiene talmente tante incongruenze che non si sa nemmeno da dove cominciare.
Dovrebbero smetterla di far scrivere questi articoli a persone che di scienza non capiscono nulla, è evidente che o interpretano male o non sanno nemmeno cosa traducono.
10 micron è una quantità assurdamente grande. I nanotubi hanno dimensioni inferiori ai 100 nm, 10 micron è una dimensione più grande dei globuli rossi cavolo e di migliaia di volte le pareti cellulari.
Ma poi cosa significa tossicità, un materiale rigido affilato può rompere una cellula, capirai che scoperta lo fanno gozziliardi di cose che ingeriamo, il bario contenuto dei liquidi per i contrasti da risonanza magnetica e altre centinaia di cose.
Questa notizia contiene talmente tante incongruenze che non si sa nemmeno da dove cominciare.
Dovrebbero smetterla di far scrivere questi articoli a persone che di scienza non capiscono nulla, è evidente che o interpretano male o non sanno nemmeno cosa traducono.
Nella news non c'è scritto che il grafene sia tossico, semplicemente da test fatti può penetrare nelle cellule (ovviamente dalla parte "affilata" della particella) e che può far entrare altri frammenti (se di grafene o altro non è specificato). Poi sono d'accordo con te che articoli su questi argomenti siano sempre scritti da autori con un background culturale inadatto.
Comunque guardando la fonte dicono che "anche frammenti di grafene piuttosto grossi, fino a 10micron, possono essere inglobati da una cellula". Mentre nei test sono stati usati frammenti compresi fra 500nm e 10 micron.
[OT] Che nanotubi scarsi che conosci, di norma un buon nanotubo ha lunghezza pari a 1000 volte il diametro (1nm o più, ma credo che di norma il minimo sindacabile sia 100:1, quindi meno di 100nm mi sembrano proprio pessimi [/OT]
Mi occupo di sviluppo di nanotecnologie nel campo del solare (celle di gratzel) e di sviluppo di nanomateriali peptidici in grado di emettere luce (come gli oled). Mi sono laureato a Roma e l'anno prossimo continuo a fare questo lavoro a Losanna, quindi un minimo sindacale di competenza credo di averlo sul perchè queste accozzaglie di informazioni siano insensate.
Comunque si chiamano nanotubi o nanoparticelle perchè hanno dimensioni nell'ordine dei nanometri.
E più sono grandi e meno nano sono e hanno caratteristiche totalmente differenti.
Tra l'altro 10 micron è tanto e come ho scritto prima è più della dimensione di cellule molto grandi quali i globuli rossi, che sono veramente grandi.
Si chiamano nanotubi o nanoparticelle perchè hanno dimensioni nell'ordine dei nanometri.
E più sono grandi e meno nano sono e hanno caratteristiche totalmente differenti.
Ma non serve che tutte e 3 le dimensioni siano nanometriche, i nanotubi per essere tali devono avere un diametro nell'ordine del nanometro, la lunghezza può benissimo superare il micron, forse quelli che usi tu sono così corti perchè van bene così per le tue applicazioni. Quelli che ho usato io per la tesi arrivavano a circa 1 micron di lunghezza, ma sempre nanotubi erano.
E che nanotubi erano scusa, e come li avete prodotti.
Mi linki un pò di letteratura, sono curioso.
No perchè si possono pure fare lunghi, come nel caso del carbonio.
Il punto è che non capisco qual'è il punto di dimostrare che un improbabile nanotubo da 10 micron di lunghezza di grafene in una simulazione ha forato una cellula estremamente grande.
Come dovrebbe mai qualcuno ingerire un nanotubo simile di grafene, da dove, perchè mai e com'è collegato ciò con patologie o tossicologicità.
Però il bario non si usa in RMN :look:
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