ESA e JAXA: collaborazione per la missione Ramses che studierà l'asteroide Apophis nel 2029
Nelle scorse ore la JAXA ha annunciato di aver richiesto dei fondi al governo nipponico per poter partecipare alla missione ESA Ramses che studierà l'asteroide Apophis che nel 2029 si troverà ad appena 32 mila chilometri dalla Terra.
di Mattia Speroni pubblicata il 28 Agosto 2025, alle 17:49 nel canale Scienza e tecnologiaESAJAXA
Il 13 aprile 2029 l'asteroide Apophis si avvicinerà alla Terra raggiungendo una distanza minima di circa 32 mila chilometri (meno di quella dei satelliti geostazionari). Non si tratterà di un asteroide pericoloso per il nostro Pianeta, ma offrirà un'opportunità unica agli scienziati di studiare da vicino questo oggetto spaziale approfittando di questa traiettoria favorevole. La NASA potrebbe utilizzare OSIRIS-APEX (in precedenza OSIRIS-REx) per raccogliere dati, sempre che questa missione non venga cancellata per mancanza di fondi. La Cina starebbe pensando alla missione ARS, con una serie di Cubesat che si muoveranno come uno "sciame".

L'ESA invece ha in programma la missione Ramses (Rapid Apophis Mission for Space Safety). Questa prevederà una sonda principale e due Cubesat che effettueranno rilevazioni da vicino della superficie dell'asteroide Apophis ma anche studiarne l'interno. Nelle scorse ore è stato annunciato che anche la JAXA (agenzia spaziale giapponese) potrebbe prendere parte a questa missione.
Anche la JAXA potrebbe partecipare alla missione Ramses per Aphophis
Secondo quanto riportato la JAXA avrebbe richiesto finanziamenti per permettere una partecipazione nipponica alla missione Ramses fornendo i pannelli solari della sonda spaziale e la fotocamera per l'imaging nell'infrarosso oltre a un lancio congiunto (rideshare) su un razzo spaziale giapponese MHI H3.

La JAXA ha una storia di collaborazione con l'ESA che comprende la missione BepiColombo (che studierà Mercurio) ma anche la missione Hera che invece si concentrerà sugli effetti dell'impatto della sonda spaziale NASA DART contro l'asteroide Dimorphos. Paolo Martino (responsabile della missione Ramses) ha dichiarato "la nostra esperienza di lavoro con i nostri colleghi JAXA, prima della missione Hera e ora su Ramses, è stata eccellente. Siamo davvero come un team integrato a livello globale con un obiettivo comune. Saremmo felici di affrontare la sfida di raggiungere Apophis insieme".

Come abbiamo scritto poco sopra, l'asteroide Apophis non rappresenta un pericolo per la Terra attualmente (e per i prossimi 100 anni) ed è monitorato costantemente. La sua dimensioni di circa 375 metri di diametro (e 20 milioni di tonnellate di massa) lo rendono un obiettivo ideale per missioni come quelle in programma permettendo di ridurre i costi operativi. La sua scoperta è avvenuta nel 2004 e durante il passaggio ravvicinato del 2029 l'attrazione gravitazionale della Terra potrebbe creare forze mareali con terremoti e frane sulla superficie modificando anche la sua rotazione.
L'origine di Apophis dovrebbe risalire al Sistema Solare primordiale, formatosi nella fascia degli asteroidi tra Marte e Giove. Si tratta di un asteroide di tipo S (roccioso) costituito principalmente da silicati ma che presenta anche tracce di nichel e ferro. Missioni come quelle delle quali abbiamo scritto saranno fondamentali nel caso di incontri molto più pericolosi tra il nostro Pianeta e altri oggetti che si trovano nel Sistema Solare.










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