Controllare Alexa solo con il cervello: adesso si può grazie a Synchron

Controllare Alexa solo con il cervello: adesso si può grazie a Synchron

Synchron sta sperimentando una nuova BCI (Brain Computer Interface) per controllare l'assistente di Amazon, Alexa, direttamente con il pensiero. A testare la nuova interfaccia è ancora Mark, il paziente affetto da SLA.

di pubblicata il , alle 16:20 nel canale Scienza e tecnologia
 

Una nuova interfaccia sviluppata da Synchron per il suo impianto cerebrale consente di utilizzare Alexa semplicemente con il pensiero. La BCI (Brain Computer Interface) è ancora in fase di sperimentazione, ma i risultati sono decisamente promettenti.

Abbiamo parlato di Synchron questa estate, quando il paziente Mark – il cui cognome è stato omesso per ragioni di privacy – stava sperimentando la nuova integrazione con la tecnologia di OpenAI. Il chatbot ha consentito a Mark di semplificare la compilazione dei messaggi attraverso i suggerimenti forniti dall'IA.

Adesso, Synchron sta sperimentando l'utilizzo di Alexa attraverso il suo impianto e la funzione Tap to Alexa. Si tratta di un'alternativa alle istruzioni vocali inviate ad Alexa che consente di accedere a un elenco di comandi attraverso il tocco. L'impianto di Mark è stato quindi collegato a un tablet Fire di Amazon così da consentire a Mark di visualizzare le icone.

"Essere in grado di gestire aspetti importanti del mio ambiente e controllare l'accesso all'intrattenimento mi restituisce l'indipendenza che sto perdendo" ha detto Mark. In parole povere, Mark è riuscito a gestire la domotica e altre attività quotidiane semplicemente con il pensiero.

Come abbiamo già spiegato a luglio, Mark è un 64enne affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA), una malattia degenerativa che, col tempo, impedisce al malato di controllare i propri muscoli. Oggi, anche la voce di Mark è affievolita a causa della SLA e più avanti perderà l'uso delle gambe, delle braccia e, purtroppo, della voce stessa.

Attualmente, per quanto meno noto rispetto al più vociferato e promosso impianto di Neuralink, in realtà quello di Synchron sfrutta un approccio decisamente più efficace e meno invasivo.

Il dispositivo, infatti, è molto più simile a uno stent – un piccolo tubo in rete metallica utilizzato per sostenere le pareti interne di arterie o altri organi cavi – impiantato nella giugulare. A differenza di Neuralink, offre un set di funzionalità più contenuto, ma il vantaggio è che non richiede alcun intervento chirurgico direttamente al cervello.

È chiaro che siamo ancora all'inizio della sperimentazione, ma Synchron ritiene che questi test spianeranno la strada a nuovi dispositivi così che possano essere accessibili al maggior numero possibile di persone affette da malattie neurodegenerative.

5 Commenti
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Kuriosone20 Settembre 2024, 16:57 #1
Mi commuovono queste tecnologie create soltanto per aiutare la gente sofferente di gravi malattie, mentre sul pianeta vi sono milioni di bambini che muoiono per mancanza di medicine e cibo.
Evangelion0120 Settembre 2024, 17:22 #2
Originariamente inviato da: Kuriosone
Mi commuovono queste tecnologie create soltanto per aiutare la gente sofferente di gravi malattie, mentre sul pianeta vi sono milioni di bambini che muoiono per mancanza di medicine e cibo.


sei ironico, vero?
Darkon20 Settembre 2024, 17:31 #3
Originariamente inviato da: Evangelion01
sei ironico, vero?


La cosa assurda è che non è per niente ironico e crede veramente di aver scritto una cosa furba.

In pratica secondo la sua concezione dovremmo stoppare tutto finché non è debellata la fame nel mondo perché ovviamente si procede UN problema alla volta.
Mo4220 Settembre 2024, 19:33 #4
Originariamente inviato da: Darkon
La cosa assurda è che non è per niente ironico e crede veramente di aver scritto una cosa furba.

In pratica secondo la sua concezione dovremmo stoppare tutto finché non è debellata la fame nel mondo perché ovviamente si procede UN problema alla volta.


Come nei film. Dopotutto è così la realtà: non più di una linea narrativa o lo spettatore si confonde.
gsorrentino27 Settembre 2024, 15:40 #5
Originariamente inviato da: Kuriosone
Mi commuovono queste tecnologie create soltanto per aiutare la gente sofferente di gravi malattie, mentre sul pianeta vi sono milioni di bambini che muoiono per mancanza di medicine e cibo.


Sono due cose diverse...Una è ricerca, l'altra è questione di soldi.

Se non si facesse ricerca NON esisterebbero le medicine.
Se le medicine non vengono distribuite è perché non si vuole spendere.

Mi sembra semplice da capire la cosa.

Il Vaiolo delle Scimmie lo conosciamo dal 1958.
Fra gli anni 70 e 80 in Europa abbiamo smesso di vaccinare per il Vaiolo perché malattia ormai eradicata.

Qualcuno propose di continuare nei paesi dove invece persisteva, ma costava troppo e l'Europa lasciò stare.

Ora ci troviamo con una estensione/evoluzione di questa malattia e con tutti gli europei sotto i 44 anni esposti.


Quindi per il tuo

"...mentre sul pianeta vi sono milioni di bambini che muoiono per mancanza di medicine e cibo..."

la ricerca (che ha trovato anche come nutrire con poca spesa i bambini da te nominati) può fare poco visto non gestisce i soldi.

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