ROMA è il primo notebook con processore basato su architettura RISC-V

ROMA è il primo notebook con processore basato su architettura RISC-V

Gli sviluppatori che devono realizzare software per sistemi embedded basati su processori RISC-V hanno un nuovo alleato in ROMA, il primo laptop basato su CPU RISC-V, utile per compilare in modo nativo per l'ISA open source.

di pubblicata il , alle 09:01 nel canale Portatili
RISC-V
 

Si chiama ROMA il primo portatile al mondo dotato di un microprocessore basato su architettura RISC-V. Il set di istruzioni RISC-V è open-source e non richiede licenza: il suo sviluppo risale al 2010 presso l'Università della California a Berkeley. Da allora molta strada è stata fatta per rendere l'ISA RISC-V sempre più completa e duttile, permettendo lo sviluppo di CPU in grado di presidiare ogni settore.

Il processore all'interno di questo portatile, sviluppato da DeepComputing e Xcalibyte, non è noto al momento, ma se a parlarne è direttamente il consorzio RISC-V International, allora il progetto dovrebbe essere più che serio. DeepComputing cura lo sviluppo hardware del notebook mentre Xcalibyte la parte software. Non è chiaro quale sistema operativo vedremo a bordo di ROMA, ma chiaramente è compatibile con diverse distro Linux, mentre il design appare piuttosto standard.

Il fine di ROMA non è quello di trovare fortuna sul mercato consumer bensì nasce per gli sviluppatori che devono sviluppare applicazioni per l'architettura RISC-V con destinazione i sistemi embedded. Il comunicato stampa di RISC-V International dichiara che il processore è un quad-core dotato di GPU e NPU per accelerare video e carichi di IA. A bordo trovano spazio fino a 16 GB di memoria LPDDR4X e un massimo di 256 GB di storage.    

"La compilazione nativa su RISC-V è un'importante pietra miliare", ha affermato Mark Himelstein, Chief Technology Officer di RISC-V International. "La piattaforma ROMA andrà a vantaggio degli sviluppatori che desiderano testare il proprio software in esecuzione nativa su RISC-V. E dovrebbe essere facile trasferire il codice sviluppato su questa piattaforma ai sistemi embedded".

ROMA è in prenotazione a questo indirizzo e sarà disponibile in quantità limitata: i primi 100 a completare il pre-order ottengono un NFT per celebrare la nascita del primo laptop RISC-V. Inoltre, gli interessati possono far incidere il proprio nome o quello della propria azienda sul notebook.

7 Commenti
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demon7704 Luglio 2022, 09:47 #1
E' tutto bellissimo ma di fatto per come stanno le cose è un soprammobile..
The FoX04 Luglio 2022, 10:23 #2
anche no.
lo dichiarano dal principio qual'è il suo, specifico, campo di utilizzo.
E, per i recenti trascorsi in ambito ARM, molte aziende stanno guardando a RISC-V con molto interesse.
E nel settore embedded ha già diversi utilizzi.
CrapaDiLegno04 Luglio 2022, 10:50 #3
Il cross compiling esiste da secoli ed è decisamente più proficuo di quello nativo (là dove possibile) perché si usano tool di sviluppo consolidati e che girano su sistemi molto più potenti di quelli nativi.
La soluzione al "debugging del codice nativo" si chiama JTAG e SW di debugging decente.
Se questi due mancano o sono acerbi (e probabilmente è il caso per RISC-V), non c'è embedded che regga anche se sviluppi "su una piattaforma nativa".
Quindi non capisco a che serva promuovere queste soluzioni per chi sviluppa nel mercato embeddded. Al massimo può servire per chi sviluppa applicativi nativi RISC-V per l'ambiente Linux (che non è necessariamente embedded che è tutt'altra cosa).
Gringo [ITF]04 Luglio 2022, 12:04 #4
Ti danno un NFT se uno si sbriga..... cambia tutto sai....
!fazz04 Luglio 2022, 14:57 #5
Originariamente inviato da: CrapaDiLegno
Il cross compiling esiste da secoli ed è decisamente più proficuo di quello nativo (là dove possibile) perché si usano tool di sviluppo consolidati e che girano su sistemi molto più potenti di quelli nativi.
La soluzione al "debugging del codice nativo" si chiama JTAG e SW di debugging decente.
Se questi due mancano o sono acerbi (e probabilmente è il caso per RISC-V), non c'è embedded che regga anche se sviluppi "su una piattaforma nativa".
Quindi non capisco a che serva promuovere queste soluzioni per chi sviluppa nel mercato embeddded. Al massimo può servire per chi sviluppa applicativi nativi RISC-V per l'ambiente Linux (che non è necessariamente embedded che è tutt'altra cosa).


naa è da anni che iar ha la versione per risc-v i tool ci sono
supertigrotto04 Luglio 2022, 17:23 #6
Buon punto di partenza direi
LMCH04 Luglio 2022, 18:13 #7
Ci sono altri che dietro le quinte stanno lavorando a computer e laptop basati su RISC-V, questi qui del ROMA laptop per ora hanno solo annunciato un prodotto senza niente di davvero concreto.

Non parliamo poi se si va a guardare quali sono le aziende coinvolte:
DeepComputing working on engineering and Xcalibyte taking care of system tuning, plus PW (assembly), ECP (security), XC (crypto), Rexeen (voice), and the LatticeX Foundation (PoS blockchain, NFT).

Ed inoltre:
According to the i3 Investor website, in a much more in depth article by Tan KW on the proposed ROMA laptop,
“DeepComputing has the same CEO and founder as Xcalibyte, Yuning Liang.”


Che (bip!) c'entrano aziende che hanno a che fare con crypto ed NFT con la produzione di un laptop ?

Inoltre nel preordine si possono indicare quanti laptop si vogliono ordinare ... ma non c'è uno straccio di indicazione riguardo il prezzo.

Mi sembra più una trovata pubblicitaria che l'annuncio di un prodotto realmente acquistabile a prezzi umani.

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