Concept Luna, atto secondo: come Dell sta cercando di creare il notebook modulare e riciclabile

Nell'ultimo anno gli ingegneri di Dell hanno lavorato per perfezionare il design modulare del notebook Concept Luna al fine di rendere i componenti immediatamente accessibili, rimpiazzabili e riusabili. L'obiettivo è perseguire un'economia circolare dei materiali.
di Manolo De Agostini pubblicata il 15 Dicembre 2022, alle 18:08 nel canale Portatilinotebook consumerDell Technologies
Dell Technologies continua a lavorare su Concept Luna, il prototipo di notebook modulare svelato lo scorso anno per esplorare "idee di design rivoluzionarie" al fine di rendere i componenti immediatamente accessibili, rimpiazzabili e riusabili.
L'obiettivo è quello di ridurre l'uso di risorse e perseguire una cosiddetta "economia circolare dei materiali", limitando i rifiuti elettronici e agendo per risolvere problemi come la scarsità di materiali, l'impronta ambientale dei prodotti, le emissioni e altro ancora. Nel mondo si producono fino a 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici ogni anno, di cui meno del 20% viene riciclato.
Nell'ultimo anno gli ingegneri dell'Experience Innovation Group di Dell Technologies hanno lavorato per rifinire ulteriormente il progetto modulare di Concept Luna, eliminando la necessità di adesivi e cavi, oltre a minimizzare l'uso di viti per facilitare riparazioni e smontaggio del sistema.
Più precisamente, con il primo Concept Luna Dell aveva quattro viti, mentre l'iterazione attuale non richiede alcuna vite. Uno strumento incluso, inserito sulla destra dello chassis, permette di rimuovere una striscia sopra la tastiera e quindi tutti i componenti.
"Oggi ai nostri partner è richiesta più di un'ora per disassemblare un PC con componenti tenuti insieme da viti, colle e saldature. Con il nostro design evoluto Concept Luna, abbiamo ridotto il tempo di smontaggio a pochi minuti. Abbiamo persino commissionato una micro-fabbrica per agevolare il nostro team di progettazione, ottenendo un dispositivo che i robot possono smontare rapidamente e facilmente".
Unendo il design sostenibile di Luna con la telemetria intelligente e l'automazione robotica, Dell punta a innescare un cambiamento epocale nel settore della produzione di notebook. "La vera opportunità è data dal potenziale impatto sui milioni di dispositivi tecnologici venduti ogni anno e l'ottimizzazione dei materiali di tali dispositivi per il riutilizzo, la ristrutturazione o il riciclaggio futuri", sostiene Dell Technologies.
La telemetria aggiunta a Concept Luna consente di diagnosticare lo stato di salute dei singoli componenti del sistema per garantire che nulla vada sprecato. Già, perché non tutti i componenti raggiungono la fine del ciclo di vita contemporaneamente. Chi lavora da casa, ad esempio, di solito usa componenti esterni, come tastiere e monitor. La tastiera e il monitor del portatile vengono usati meno, mentre i componenti interni come la motherboard hanno un tasso d'usura superiore.
"La nostra evoluzione Concept Luna può collegare i singoli componenti alla telemetria per ottimizzarne la durata. Nella sua forma più semplice, è simile a come manteniamo le nostre vetture, non buttiamo via l'intera macchina quando abbiamo bisogno di nuovi pneumatici o freni", spiega la società statunitense.
Concept Luna continua a essere "solo un'idea" in questo momento, una visione di lungo termine su come ottenere prodotti migliori sotto tutti i punti di vista attraverso pratiche di progettazione circolare. Questo lavoro, tuttavia, sarà utile perché permetterà a Dell di implementare nel corso del tempo le idee sperimentate anche nelle soluzioni commerciali.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDovrebbe essere la normalità. Quello che si poteva fare una volta.
Eh, un passato ormai lontano. Adesso ti conviene puntare al massimo al momento dell'acquisto, subito, che dopo ad espandere possono essere dolori o molto probabilmente del tutto impossibile.
Stessa cosa che ho pensato anchio.
in caso contrario, tassa del 50% sul [U]fatturato[/U] per copertura dei danni ambientali.
Se viene imposto dall'alto come obbligatorio, senza un adeguato ritorno economico, al solito le aziende per non perderci, aumenteranno i prezzi in un altro segmento.
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