Achitetture ARM e Windows 8 nel futuro mobile
Una strategia fatta di costanti incrementi nella potenza di elaborazione quella delle architetture ARM, verso un'unificazione dei modelli d'uso tra i vari dispositivi
di Paolo Corsini pubblicata il 22 Aprile 2011, alle 17:22 nel canale PortatiliWindowsARMMicrosoft
Architetture di processore ARM sempre più complesse, a parità di consumi? Sembra questa la direzione che l'azienda inglese vuole sviluppare, proponendo le proprie tecnologie alle aziende partner che le implementano in propri prodotti smartphone e tablet, guardando in futuro anche ad una implementazione in server.
L'architettura Cortex-A15, quella di prossima generazione prevista al debutto tra fine 2012 e inizio 2013, integrerà un numero di core variabile compreso tra 2 e 8, rendendo accessibili livelli prestazionali molto elevati pur mantenendosi entro i livelli di consumo delle attuali soluzioni basate su architettura Cortex-A9. Tra le specifiche attualmente note segnaliamo una pipeline superscalar di tipo out of order, la possibilità di indirizzare memoria sino a 40bit e una frequenza di clock che dovrebbe raggiungere come massimo i 2,5 GHz.
Potenze di elaborazione sempre più elevate, in abbinamento a consumi che rimangono quelli che ci si può attendere da uno smartphone, aprono spazio a futuri scenari di utilizzo della tecnologia che prevedano, tra le altre, un unico dispositivo di elaborazione che è di tipo mobile e quindi facilmente trasportabile. In funzione del contesto nel quale ci si trova il dispositivo può venir collegato a docking station esterne, che estendono la dimensione dello schermo fornendo tastiera e mouse, oppure gestito come un tradizionale dispositivo mobile.
Verrà pertanto a scemare, nel corso del tempo, quel divario prestazionale che separa da sempre dispositivi mobile a quelli di più elevate dimensioni, il cui scenario di utilizzo tipico è quello seduti alla scrivania.
Non deve quindi stupire vedere come Microsoft abbia posto in essere una strategia specifica per il supporto delle soluzioni smartphone e tablet non basate su architettura x86, annunciando il supporto a soluzioni ARM con il sistema operativo Windows 8. Quest'ultimo, proprio grazie a questo rinnovato approccio, andrà a delineare anche tutta la strategia Microsoft con riferimento alle soluzioni tablet PC, al momento attuale coperte solo con le poche soluzioni basate su architettura x86.
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCambia le cose, eccome: Windows Mobile e Windows Phone sono basati sul kernel di Windows CE, mentre invece Windows 8, anche in edizione per arm, sarà basato sul kernel NT (lo stesso di windows 2000, di XP, di vista e di 7), che è profondamente diverso!
E molti programmi gireranno indistintamente su x86 che su ARM, grazie al framework .NET (e all'onnipresente Java )
Quotone per la parte sui tablet, devono essere pc senza tastiera, non enormi telefonini.
Oltre a questo, sarei felicissimo di avere un netbook/notebook, o anche un piccolo desktop basato su arm, prima di essere usato come server domestico il mio Abaco Primo aveva proprio questa funzione, e devo dire che ne sento la mancanza, difatti sempre più spesso anche a casa uso il netbook.
E molti programmi gireranno indistintamente su x86 che su ARM, grazie al framework .NET (e all'onnipresente Java )
Quotone per la parte sui tablet, devono essere pc senza tastiera, non enormi telefonini.
Oltre a questo, sarei felicissimo di avere un netbook/notebook, o anche un piccolo desktop basato su arm, prima di essere usato come server domestico il mio Abaco Primo aveva proprio questa funzione, e devo dire che ne sento la mancanza, difatti sempre più spesso anche a casa uso il netbook.
quoto anche io la penso così il vero tablet devono essere pc senza tastiera e non enormi cellulari
Ad ogni modo sono solo curioso di vedere se diventerà un *mostro* poco ottimizzato, oppure se faranno subito le cose bene (si sa, di solito M$ fa le cose per bene con la versione 3.0).
so già che come con i primi Netbook qualcuno vorrà far girare un Photoshop su un tablet ARM...
..quando non si capisce la differenza tra le tecnologie si rischia proprio di fare un gran bel bidone di tutto e di niente!
Ad ogni modo sono solo curioso di vedere se diventerà un *mostro* poco ottimizzato, oppure se faranno subito le cose bene (si sa, di solito M$ fa le cose per bene con la versione 3.0).
ti assicuro che per windows 8 la ms ha iniziato ha fare le cose bene dalla m1...
è leggerissima, tempo di avvio nullo in confronto a 7, inoltre ho visto girare windows 8 con aero su un tegra 2 senza il minimo problema o rallentamento, e stampare da uno snapdragon...
fai te...
comunque prevedo app universali e interfacce che si adattano al formato.
esempio windows 8 sul telefono con interfaccia da telefono, lo attacco a un 21" con mouse e tastiera e passa al desktop.... ecc...
si potrebbe fare!!!
ma io mi chiedo.....se ipotizziamo che un arm dual core sia molto più potente di un atom ma abbia un consumo risibile a confronto, la mia domanda è: perché non fanno un arm che consuma come un i7 ma che gli mangia in testa in quanto a prestazioni?
E molti programmi gireranno indistintamente su x86 che su ARM, grazie al framework .NET (e all'onnipresente Java )
Quotone per la parte sui tablet, devono essere pc senza tastiera, non enormi telefonini.
Oltre a questo, sarei felicissimo di avere un netbook/notebook, o anche un piccolo desktop basato su arm, prima di essere usato come server domestico il mio Abaco Primo aveva proprio questa funzione, e devo dire che ne sento la mancanza, difatti sempre più spesso anche a casa uso il netbook.
Piuttosto che java se si parla di arm e windows allora punterei spaventosamente di piu su c sharp che java ma come hai detto tu sicuramente sarà presente anche lì, anche perché non vedo il motivo per cui qualcuno dovrebbe appesantire il sistema usando un linguaggio che si basa su una virtual machine su dei processori che sicuramente non saranno come quelli presenti sui desktop....
Ovvio che se si parla di quei programmini semplici in java, che tanti hanno imparato a fare nelle università ITALIANE (visto che in italia oggi in giorno per 3 anni trattano solo java, se vuoi imparare qualcos'altro devi scriverti a dei corsi speciali del terzo anno che duranno soli 3 mesi ), allora non senti la pesantezza ma per i programmi seri tutto cambia. Mi ricordo un software che aveva come scopo trasformate di fourier e laplace con tanto di gui fatto in java era lento da morire, lo stesso software fatto in c sharp era un'altra cosa (testati su ambiente windows e linux), la versione in c++ poi era ovviamente una scheggia, ma pur di vantarsi dell'open source la gente é disposta a tutto...ma aspetta...anche c sharp é open??!?! ahhh si scusa mi sono dimenticato che é frutto di microsoft...allora é il male assoluto
Guarda che Java è stato adottato da scuole ed università ANNI PRIMA che Sun dichiarasse di voler aprire i sorgenti ecc. ecc.
Il motivo era che serviva un nuovo linguaggio "didattico" supportato dal maggior numero di S.O. e piattaforme hardware, relativamente semplice ecc. ecc.
Microsoft .Net è arrivato molto tempo dopo ed anche volendo usare solo C# c'è voluto tempo prima che arrivasse Mono ecc. ecc.
Una volta che ti è chiara la teoria, ci metti molto meno che tre mesi per passare ad un nuovo linguaggio o ad un nuovo ambiente di sviluppo.
In altre parole: C# non è il male assoluto, solo che è arrivato tardi e non è che sia una panacea per tutti i mali del mondo.
Ad esempio, se poi intendi specializzarti nello sviluppo di applicazioni embedded o ti serve roba che deve avere le prestazioni più elevate possibile, torna molto più utile il C/C++, solo che per studenti alle prime armi ha funzionalità che complicano l'apprendimento invece che facilitarlo.
Per questo Java in molti corsi aveva sostituito pure C/C++ nonostante fossero disponibili da molto prima ed avessero maggiori funzionalità orientate alle prestazioni (tipo l'aritmetica dei puntatori) o (nel caso del C++) più sofisticate tipo i template (che solo in seguito furono aggiunti a Java).
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