Vasco Electronics al CES 2023: il futuro è la traduzione simultanea

Abbiamo incontrato Maciej Goralski, CEO di Vasco Electronics, produttore di device dedicati alla traduzione, quasi in tempo reale. La tempestività, oltre all’accuratezza, della traduzione è proprio l’obiettivo che Vasco Electronics ha per il prossimo futuro, con l’ambizione di arrivare a una vera e propria traduzione simultanea entro 5 anni
di Vittorio Manti pubblicata il 11 Gennaio 2023, alle 15:01 nel canale PerifericheVasco
Nel “lore” di Star Trek, la famosa saga di fantascienza inaugurata nel lontano 1966, il traduttore universale è stato sempre a disposizione dell’equipaggio dell’Enterprise per comunicare con le varie specie aliene incontrate nell’esplorazione dello spazio sconosciuto. In effetti era stato inventato per questioni narrative, avendo così a disposizione un artificio per permettere di rendere intellegibili in modo semplice i dialoghi fra l’equipaggio e gli alieni. È comunque entrato subito a far parte dell’immaginario collettivo, non solo degli appassionati della serie. Sempre seguendo il lore di Star Trek, il primo esemplare di traduttore universale sarebbe stato inventato nel 2151 (anno della serie) e quindi dovremmo aspettare ancora più di un secolo per usarlo anche noi…
Un traduttore universale disponibile ora
L’equivalente del traduttore universale invece nel “nostro universo” esiste già e il leader di mercato in questo settore è Vasco Electronics, che produce dei device “verticali” pensati esclusivamente per la traduzione in mobilità. Il top di gamma si chiama Vasco Translator V4 e permette di effettuare traduzioni istantanee in 108 lingue. Il dispositivo assomiglia a uno smartphone di piccole dimensioni, con uno schermo touch per navigare fra le varie opzioni. Il cuore del prodotto è però la parte audio, con microfoni e altoparlanti di alta qualità, indispensabili per interpretare in modo corretto la voce di chi parla e per ascoltare la traduzione che viene effettuata. Il meccanismo di funzionamento è molto semplice, si selezionano due lingue e si parla nella lingua di partenza, ottenendo una traduzione, appunto istantanea, nella lingua di destinazione. Gli ambiti di applicazione sono i più vari e proprio partendo dagli scenari d’uso è iniziata la nostra chiacchierata al CES di Las Vegas con Maciej Goralski, CEO di Vasco Electronics:
“Siamo focalizzati sui viaggiatori, ma spesso non sono i viaggiatori a comprare i nostri prodotti. Fra i nostri clienti ci sono paramedici, militari e più in generale istituzioni governative, polizia, ospedali, anche prigioni. Perché un prodotto come Vasco Translator V4 permette di risolvere il problema di comunicare con persone che non parlano la lingua locale o l’inglese. Quando c’è un’emergenza non si può perdere tempo e spesso la lingua diventa una barriera insormontabile, noi risolviamo questo problema. Tornando a chi viaggia per turismo, se rimane in Europa non è un problema, ma se decide di andare in luoghi più lontani, dove non tutti parlano inglese, allora i nostri prodotti possono diventare molto utili.”
I prodotti di Vasco hanno una caratteristica essenziale, che permette al servizio di funzionare in ogni parte del mondo in cui c’è copertura della rete cellulare. Nel prezzo del prodotto è incluso il servizio di collegamento, senza dover pagare un canone aggiuntivo. Il collegamento è necessario perché il dispositivo acquisisce il parlato, lo converte in testo e lo invia a un server, dove avviene la traduzione vera e propria. Il server poi rimanda il testo al dispositivo, che a sua volta lo converte nel parlato della lingua di destinazione.
Il futuro è la traduzione simultanea
Oltre agli scenari d’uso con Maciej Goralski abbiamo parlato dello sviluppo dei traduttori automatici e il CEO di Vasco Electronics ha le idee molto chiare: “Il mio obiettivo è la vera traduzione simultanea. Già oggi abbiamo raggiunto dei livelli di performance molto interessanti, ma non siamo ancora arrivati alla traduzione simultanea, la tecnologia oggi non lo permette”. Maciej ci ha spiegato che ci vorranno circa cinque anni per arrivare a una vera e propria traduzione simultanea, che per lui significa poter ascoltare la traduzione mentre l’altro interlocutore sta parlando. Con i dispositivi Vasco attuali la traduzione è immediata e c’à una sostanziale differenza, perché il traduttore deve “ascoltare” tutto quello che viene detto prima di effettuare la traduzione, con il processo di trascodifica e di invio al server di cui parlavamo prima. Per raggiungere l’obiettivo della traduzione simultanea dovranno esserci dei miglioramenti sostanziali in ogni singolo step del processo. Dovranno migliorare le componenti hardware, a partire dai microfoni, e quelle software per passare dalla qualità attuale alla traduzione simultanea. Il paragone utilizzato da Maciej per spiegarsi meglio è stato quello di una gara automobilistica. Un conto è ottenere un determinato tempo sul giro, ma una volta arrivati al limite, limare anche solo qualche decimo in più diventa molto, molto difficile ed è necessario lavorare contemporaneamente su tutti i parametri della macchina per migliorare le prestazioni assolute. Nello stesso modo Vasco lavorerà nei prossimi anni per concretizzare la visione del CEO di ottenere una vera traduzione simultanea.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infomi sembra effettivamente eccessivo un dispositivo a parte. su youtube mi pare da tempo ci sia riconoscimento vocale con contemporanea traduzione nella lingua desiderata
la maggior parte degli smartphone hanno microfoni pessimi e molto li usano con auricolari wireless che sono anche peggiori, forse un device dedicato garantisce un minimo di qualità che l'app non darebbe.
Si ma quasi 400 euro mi sembra decisamente troppo, considerando che deve solo fare quello.
1) se lo mettono come applicazione, verrò copiato, taroccato, clonato dal primo cinese e venduto a 9.99 in offerta a 0.99... se produci un oggetto dedicato, il reverse engineering è decisamente più complesso
2) 400 euro caro? se funziona come deve (e non ne ho idea, visto che video, demo, slide AMD/INTEL docet) ed entra a gamba tesa nel modo dei traduttori, il vantaggio che può dare anche i termini di costi?... se lavoro con paesi estere essere indipendente da traduttori in lungua locale/italiano?
Certo, aggredisci un mercato in cui l'ennesima categoria di lavoratori verrà rimpiazzata dall'IA o dalle macchine...
ripeto... deve FUNZIONARE VERAMENTE BENE, dato che fa solo quello...
1) se lo mettono come applicazione, verrò copiato, taroccato, clonato dal primo cinese e venduto a 9.99 in offerta a 0.99... se produci un oggetto dedicato, il reverse engineering è decisamente più complesso
2) 400 euro caro? se funziona come deve (e non ne ho idea, visto che video, demo, slide AMD/INTEL docet) ed entra a gamba tesa nel modo dei traduttori, il vantaggio che può dare anche i termini di costi?... se lavoro con paesi estere essere indipendente da traduttori in lungua locale/italiano?
Certo, aggredisci un mercato in cui l'ennesima categoria di lavoratori verrà rimpiazzata dall'IA o dalle macchine...
ripeto... deve FUNZIONARE VERAMENTE BENE, dato che fa solo quello...
Dipende cosa intendi per funzionare bene.
Per me siamo ancora molto molto lontani da una traduzione fatta da un essere umano, basta utilizzare i vari servizi on line di google e microsoft per rendersi conto che siamo ancora a livelli moloto basilari e spesso da lingua a lingua le traduzioni sono fatte proprio a caxxo di cane anche partendo da semplici testi scritti, figuriamoci se ci aggiungi la complessità della voce con tanto di sfumature dovute a difetti di pronuncia, disturbi del segnale o parole che hanno quasi lo stesso suono ma sono scritte diversamente.
Un traduttore umano non lo rimpiazzi per ora, magari tra 10 anni ...
Che delusione
1) se lo mettono come applicazione, verrò copiato, taroccato, clonato dal primo cinese e venduto a 9.99 in offerta a 0.99... se produci un oggetto dedicato, il reverse engineering è decisamente più complesso
2) 400 euro caro? se funziona come deve (e non ne ho idea, visto che video, demo, slide AMD/INTEL docet) ed entra a gamba tesa nel modo dei traduttori, il vantaggio che può dare anche i termini di costi?... se lavoro con paesi estere essere indipendente da traduttori in lungua locale/italiano?
Certo, aggredisci un mercato in cui l'ennesima categoria di lavoratori verrà rimpiazzata dall'IA o dalle macchine...
ripeto... deve FUNZIONARE VERAMENTE BENE, dato che fa solo quello...
Quindi me lo fai pagare un fracasso perché non vuoi che te lo copino? E sticazzi scusa, quello è un problema loro, non mio, non puoi scaricarlo sull'utente. L'unico motivo veramente valido sarebbe avere hardware dedicato e molto performante rispetto ad un classico smartphone. Ma vale la pena di spenderci 400 euro e portarsi dietro un altro device? Chissà.
Altrimenti secondo questo ragionamento servirebbe un device dedicato per ogni app, o gli sviluppatori delle altre app sono scemi? Staremo a vedere se piacerà al mercato o meno.
Buongiorno, un vantaggio principale del traduttore Vasco Translator V4 è la scheda SIM integrata che fornisce accesso gratuito a Internet in quasi 200 paesi. Per tradurre quindi non è necessario connettere il dispositivo ai dati del proprio telefono o ad una rete Wi-Fi, e così si evita qualsiasi tipo di costo aggiuntivo.
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