USB Type-C, nuovo protocollo per bloccare cavi e accessori dannosi

USB-IF approva un nuovo protocollo per prevenire danni derivanti dall'utilizzo di cavi ed alimentatori non conformi alle specifiche USB Type-C.
di Salvatore Carrozzini pubblicata il 13 Aprile 2016, alle 12:41 nel canale PerifericheL'USB-IF (USB Implementers Forum), organizzazione no-profit che si occupa di promuovere gli standard relativi alla tecnologia USB, ha definito nelle scorse ore, in occasione dell'Intel Developer Forum tenutosi a Shenzen, un nuovo protocollo di autenticazione per dispositivi, cavi e caricabatterie USB Type-C. Si tratta di un sistema di autenticazione crittografica che consente al dispositivo connesso (notebook, portatili, smartphone, etc.) di verificare la conformità allo standard USB Type-C, evitando danni derivanti da accessori fuori standard. Il processo di verifica prende automaticamente il via non appena l'accessorio viene connesso evitando inappropriati trasferimenti sia di alimentazione, sia di dati.
I vantaggi derivanti dall'adozione del nuovo protocollo opereranno quindi su due fronti: da un lato i dispositivi host potranno facilmente identificare e bloccare cavi e caricabatterie potenzialmente dannosi perché realizzati non rispettando le specifiche. L'erogazione alimentazione potrà essere accordata solo dispositivi certificati ed aderenti allo standard. Dall'altro, il controllo opererà a livello di trasferimento dei dati, riducendo il rischio di malware ed exploits che sfruttano la connessione USB per diffondersi e portare a termine l'attacco.
USB Type-C Authentication consente ai sistemi host di proteggersi dai caricabatterie USB non conformi e ridurre il rischio derivante da hardware o software integrati nei dispositivi USB per lanciare un exploit che sfrutta la connessione USB. Per chi si sposta ed è preoccupato di ricaricare lo smartphone presso un terminale pubblico, lo smartphone può integrare una policy che consente la ricarica solo tramite caricatori USB certificati. Un'azienda, che ha il compito di proteggere i beni aziendali, può impostare una policy nei suoi PC per autorizzare l'accesso solo ai dispositivi di memorizzazione USB compatibili.
Il nuovo protocollo di autenticazione, che l'USB-IF hà già provveduto ad integrare nelle specifiche USB Power Delivery 3.0, offre, in concreto, la possibilità di evitare il ripetersi di casi come quello passato agli onori della cronaca all'inizio di febbraio, a seguito della segnalazione dell'ingegnere di Google Benson Leung che aveva riportato il danneggiamento di un Chromebook Pixel e due USB Power Delivery utilizzando un cavo USB Type-C di scarsa qualità.
Naturalmente, per garantire l'effettiva protezione, sarà necessaria la collaborazione di tutte le aziende produttrici di dispositivi equipaggiati con connettore USB Type-C . In termini pratici, infatti, i dispositivi host potranno supportare il nuovo protocollo mediante una combinazione di aggiornamenti firmware e software il cui rilascio è demandato alle rispettive case produttrici. Adattatori, cavi ed altri accessori non in grado di ricevere aggiornamenti firmware e software dovranno essere sostituiti con altri in grado di supportare lo standard.
87 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOppure è una misura volta ad impedire l'utilizzo di tutti i cavi/accessori "non originali" ma venduti a prezzi decenti ed obbligare così gli utenti a prendere quelli originali, con tanto di marchetta, pagandoli a peso d'oro?
Mah, chissà quale sarà delle due...
Oppure è una misura volta ad impedire l'utilizzo di tutti i cavi/accessori "non originali" ma venduti a prezzi decenti ed obbligare così gli utenti a prendere quelli originali, con tanto di marchetta, pagandoli a peso d'oro?
Mah, chissà quale sarà delle due...
chissà perchè ho pensato la stessa cosa
Oppure è una misura volta ad impedire l'utilizzo di tutti i cavi/accessori "non originali" ma venduti a prezzi decenti ed obbligare così gli utenti a prendere quelli originali, con tanto di marchetta, pagandoli a peso d'oro?
Mah, chissà quale sarà delle due...
Oppure, visto che l'articolo parla per l'appunto di prodotti farlocchi..
...è una misura che serve quantomeno a limitare le varie cineserie vendute a 1€ e che quando va bene non funzionano e quando invece va male ti danneggiano le porte?
Poi oh...Chi spende 1€ e li acquista a pacchi da 10, troverà sempre e comunque il modo di farlo...Di certo, se scassa un prodotto a cui collega un cavo farlocco, non verrà certo qua a raccontare quanto è stato pirla...
Tutti gli altri, che non stanno li a fare le pulci su 1€, potranno acquistarli certificati e pagarli di conseguenza il giusto prezzo che si paga per roba di qualità. Con la garanzia che, se qualcosa va storto, ne risponde chi te li vende e non quello che te li spedisce dalla Cina in versione paghi 1€ e te ne spedisco 10...poi provali tutti...
Oppure è una misura volta ad impedire l'utilizzo di tutti i cavi/accessori "non originali" ma venduti a prezzi decenti ed obbligare così gli utenti a prendere quelli originali, con tanto di marchetta, pagandoli a peso d'oro?
Mah, chissà quale sarà delle due...
Per ora non so cosa rispondere. Aspettiamo di vedere in cosa si traduce a livello di prezzo questa certificazione.
Sinceramente non credo si possa paragonare questa cosa alla truffa legalizzata che ha fatto Apple ai suoi clienti col cavo lighting.
Confido più che altro nella questione sicurezza in generale visto che comunque si parla di cavi che devono trasportare anche una buona quantità di corrente e quindi possono causare anche danni rilevanti.
E di conseguenza bloccare il funzionamento di tutti i cavi non comperati nello store ufficiale e solo per questo, venduti a peso d'oro anzichè di rame...
Dato i milioni di cavi prodotti spero che questa sia e rimanga solo un idea !
A me che la gente si vada a comperare cavi da 50 euro l'uno, non non mi interessa, i soldi sono i loro, se ritengono giusto pagare tale cifra per un cavo, sono padronissimi di farlo !
Mi interessa poter comperare il suddetto cavo da chi lo produce al prezzo giusto...
Per darvi una vaga idea di quanto viene ricaricato:
Questo voltmetro/amperometro da pannello (ne ho comperati 4 questa mattina):
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Viene venduto circa a 2.5 euro in cina...
Questo:
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Viene venduto da amazon prime a quasi 12 euro !
Stessa cosa, probabilmente uscita dalla stessa fabbrica...
Lo so, non centra nulla con i cavi usb, ma anch'essi, subiscono ricarichi simili !
Quoto e aggiungo...
Se un dispositivo è stato prodotto con scarsa qualità, bastano 5V e 1A per danneggiare un dispositivo alimentato con quelle specifiche tensioni e correnti. Sono basse? Si, ma più che sufficienti per fare danni.
La differenza tra chi crede sempre nell'inchiappettamento e chi invece ragiona senza haterismi vari, sta nel fatto che se nei log del dispositivo che alimenti, viene rilevato che hai usato cavi non conformi e questo si danneggia, ti attacchi al caxxo....
Se invece hai sempre e solo usato il cavo contenuto nella confezione del dispositivo, oppure ne hai acquistato uno non originale (e che quindi costa meno come ovvio per tutta la roba non ORIGINALE) ma che comunque rispetta le specifiche, ne risponde direttamente chi te lo ha venduto.
Poi, che sia Apple o pincopallo poco importa.
Importa che venga protetto in qualche modo un prodotto che tu usi, che è coperto da garanzia, e che ti sostituiscono all'occorrenza senza battrere ciglio perché hanno già fatto i controlli del caso...
Non è difficile da capire...
Non è il cavo usb che carica, esso serve solo a trasportare gli elettroni che vengono generati dal caricabatteria, al telefono...
Non è richiesta una tecnologia particolare, per fare questa cosa, basta un cavo di rame !
Poi ovviamente, abbinato a questo cavo di rame ci puoi mettere un chip e venderlo a peso d'oro anzichè di rame !
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