Indagine EU sui produttori di CRT

La Commissione antitrust sta portando avanti indagini sui produttori di tubi catodici in merito a presunte operazioni di cartello
di Andrea Bai pubblicata il 27 Novembre 2009, alle 11:49 nel canale PerifericheLa Commissione Europea ha reso noto nel corso della giornata di ieri di aver inviato una comunicazione d'addebiti (Statement of Objections) ad un gruppo di compagnie impegnate nella produzione di dispositivi CRT (tubi catodici, cathode ray tubes) in merito ad una loro presunta partecipazione in due separate operazioni di cartello in violazione delle norme del Trattato Europeo sulle pratiche di business restrittive.
Le ispezioni a sorpresa sono state condotte dalla Commissione nel corso del mese di Novembre del 2007. La Commissione Europea crede che Chunghwa Picture Tubes (divisione di Tatung), LG Electronics, Matsushita (Panasonic), Philips, Samsung e Toshiba abbiano portato avanti operazioni di cartello per alzare artificiosamente il prezzo di prodotti basati su tecnologia CRT, sostanzialmente monitor per computer e televisori.
La Commissione Europea, nel comunicato, precisa che la comunicazione d'addebiti rappresenta un passo formale nelle indagini della Commissione antitrust, per mezzo del quale la Commissione rende note alle parti, in forma scritta, delle obiezioni mosse contro di loro. Il destinatario della comunicazione d'addebiti ha quindi la possibilità di replicare, sempre in forma scritta, con lo scopo di puntualizzare tutti gli elementi noti ad esso che risultano essere rilevanti alla propria difesa contro le obiezioni sollevate dalla Commissione e ha inoltre la possibilità di chiedere udienza orale al fine di presentare la propria posizione in merito al caso. L'invio di una comunicazione d'addebiti non pregiudica in alcun modo l'esito finale dell'intera procedura.
Le indagini portate avanti dalla Commissione difficilmente avranno qualche genere di ricaduta sensibile sui prezzi dei prodotti attualmente sul mercato, in quanto la stragrande maggioranza di essi è ormai prodotta utilizzando pannelli a cristalli liquidi o al plasma. Lo scopo di questa indagine è più quello di ostacolare la formazione di cartelli in genere, sebbene pratiche di questo tipo, purtroppo, siano comunque piuttosto difficili da arginare.
71 Commenti
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buona fortuna
invece di pensare ai cartelli un pò più dannosi, che so... ad esempio... magari quello delle compagnie petrolifere?
cmq credo che i monitor crt vengano ancora utilizzati in ambiti prettamente industriali/professionali, e a livello mondiale non penso sia una cifra troppo bassa.
se la UE ha sentito puzza di bruciato è bene che faccia un minimo di indagine. che poi i soldi in ballo siano pochi o tanti, non giustifica comportamenti speculativi da parte delle società.
Ma non e' vero... ci sono CRT con decoder digitale integrato:
http://www.samsung.com/it/consumer/...type=prd_detail
Lasciamo perdere...
Comunque una cosa del genere è totalmente inutile; ormai i tubi catodici non vengono quasi più prodotti; che facciano una bella indagine sui cartelli per i decoder digitali che dopo 4 anni continuano a costare uno sproposito, considerando che sono ormai necessari per far andare una tv un pò antiquata...
Giusto!! la 12X7 comprata per il mio Ibanez TubeKing mi è costata la bellezza di 9€
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