I produttori taiwanesi verso i pannelli LCD da 26 pollici

I principali produttori di pannelli LCD stanno avviando la produzione di pannelli ad ampia diagonale per una nuova generazione di monitor per pc
di Andrea Bai pubblicata il 06 Settembre 2007, alle 10:57 nel canale PerifericheI produttori taiwanesi di pannelli LCD, Chi Mei Optoelectronics in testa, seguita da AU Optronics e Chunghwa Picture Tubes, si stanno spostando verso la produzione di pannelli di diagonale più ampia, che verranno presto utilizzati per la realizzazione di monitor da 26 pollici.
Chi Mei ha già avviato la produzione di pannelli LCD da 26 pollici nel mese di agosto, con un tasso di 2000 unità prodotte mensilmente. Entro la fine del mese di settembre la produzione dovrebbe essere spinta fino alle 10 mila unità mensili.
AU Optronics, invece, darà il via alla produzione dei pannelli da 26 pollici nel mese di Ottobre. Il relativo ritardo nell'avvio della produzione di questi componenti è dovuta, spiega AUO, alla contenuta capacità di produzione complessiva dell'azienda. Chunghwa avvierà le macchine entro il mese di settembre.
La maggior parte dei display da 26 pollici sarà indirizzata inizialmente a mercati di nicchia, come l'ambito di applicazione medica e la grafica professionale. L'ingresso nel mercato consumer avverà, anche se i protagonisti dell'industria non sono ancora in grado di prevedere che tipo di diffusione potranno avere i monitor da 26 pollici sulle scrivanie dell'utente medio, dal momento che un monitor da 26 pollici potrebbe essere invero troppo grande per gli usi più comuni.
I pannelli da 26 pollici dovrebbero essere prodotti sia con tecnologia TN (Twisted Nematic), sia con tecnologia MVA (Multi-domain Vertical Alignment), la differenza nel costo del pannello completo sarà nell'ordine dei 20-30 dollari, con i pannelli TN ad aggirarsi sui 280 dollari e i pannelli MVA a superare i 300 dollari.
Fonte: Digitimes
41 Commenti
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L'estremo futuro è il monitor flessibile che è perimetrico su tutta la scrivania, con tecnologia multitouch.
Modificare una immagine con le dita piuttosto che con un mouse o con una penna.
Ripeto, non esistono limiti, esistono solo esigenze differenti.
???? Non c'e' una differenza di risoluzioni gestibili e tipo di upscaling?
io parlo invece di limite dimensionale per il mercato counsumer di massa.. facendo una media delle postazioni e dell'uso + comune.. apparte l'ingombro di un monitor da 26 pollici su una normale scrivania, bisogna considerare pure -come è stato fatto notare- la distanza a cui ci si lavora.
passando per i 15 e i 17, i 19 pollici sono ormai lo standard oggigiorno, ma questo trend secondo me prima o poi finirà.
Ma il pannello ha le stesse caratteristiche costruttive.
Di sicuro però escono da catene produttive differenti, data la differente risoluzione (vedi un 26" da 1366x768: su un pc si avrebbe almeno un 1920x1080), e la forma del pixel che in alcuni casi è differente. Ma la tecnologia è identica.
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