Attuazione della direttiva 2008/63/CE e il fai date con i router

Approfondimento relativo all'attuazione della direttiva 2008/63/CE e al possibile obbligo di certificazione per l'installazione di router e dispositivi simili
di Fabio Boneschi pubblicata il 26 Novembre 2010, alle 10:27 nel canale Periferiche
173 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoStraquoto! Questo è il fulcro del problema: i geronti nella stanza dei buttoni scrivono in burocratese leggi che per primi non sanno cosa riguardano! Sono straconvinto che una legge del genere l'ha scritta una tavolata di ministrucoli che usano la mail una volta all'anno e ministrette vallette con l'iphone in comodato pagato dallo stato!
Bene, contemporaneamente l'inflazione aumenta il costo della vita, aumentando quindi il carico dovuto all'acquisto di beni di prima necessità, ed infine gli stipendi scendono invece che salire, poiché ti obbligano (notare il "obbligano", perché non è certo una libera scelta) a contratti di apprendistato, a part-time in realtà full-time con pagamento del resto fuori busta in nero (ma calcolo ai fini pensionistici dimezzato), ai fantomatici (nel senso che esistono solo di figura) buoni del lavoro, co. co. co., contratti di 1 o 2 livelli inferiori a quanto necessario (direttori a quadro, specializzati a operai), e via dicendo.
Le banche, al tracollo, non offrono più prestiti a chi non ha più che solide garanzie (e se uno ha garanzie per 100'000 euro, non è proprio quello più bisognoso del prestito).
Il costo delle case, pur dopo 4 anni di scesa in picchiata, rimane altissimo.
Il futuro sarà nella prostituzione di massa? Ma come pensano che riusciamo a campare? Se non pago i 100€ per l'installazione del router rischio pure 15'000€ di multa? Se proprio ci odiate così tanto forse è meglio il controllo delle nascite... almeno non si fa una vita da zingari. Mha.
Nel recepire la Direttiva non si può snaturarne l'indirizzo ne i contenuti.
Per tutto il resto c'è la Corte Europea a invalidare la norma e la Commissione a sanzionarti.
La normalità è che si faccia una legge che definisca l'area e un attuativo che ne tracci il perimetro.
Siamo diventati un paese di Dietrologi.
continui a non capire, la direttiva europea dice che è facoltà dello stato esigere dagli operatori economici un’idonea qualificazione tecnica per l’allacciamento, l’installazione e la manutenzione di apparecchiature terminali il che vuol dire che se io chiedo alla telecom di mandarmi un tizio a configurarmi il router lo stato pretende che abbia la sua abilitazione stabilita mediante pubblichi concorsi bla bla bla e che non mi mandino il primo tizio che capita copn la licenza media (per dire.).
invece la legge italiana ha stravolto tutto (non si sa se per errore o per follia, ma conoscendo il governo direi la seconda) imponendo che ogni istallazione sia fatta da un tecnico qualificato.
l'ha spiegato anche LucaTortuga nel precedente thread.
Con i router concordo che è una boiata immane, che danni mai si potranno fare
I danni sono esclusivamente legati all'impossibilità di individuare con certezza il reale autore di una certa cosa...
Metti che un seguace di bin laden, si colleghi ad una rete non protetta e metta in giro proclami di attacchi terroristici...
Oppure un pedofilo, che si scarica robe illegali...
Il poveretto che si è installato un access point senza proteggerlo, lo mettono in galera e buttano via la chiave...
FOLLIE DI UN GOVERNO DI VECCHI
Ma che pazzia, abbiamo dei governanti che sono già morti di vecchiaia ma non lo sanno, pensano a tutto tranne che ad emanare qualcosa di sensato e questa ne è la prova.Il risultato è che ci tocca pagare un'altra tassa per far venire uno che magari ne sa meno di noi per "certificare" COSA???? che il router funziona????
Il nostro politico più giovane era già vecchio ai tempi dell'invenzione della penna stilografica...
Ai nostri politici di Dx e Sx, di noi Ita(g)liani non frega assolutamente niente, se non quando c'è da chiamarci alle urne per garantirgli la pensione in 5 anni e privilegi a più non posso per non fare niente dalla mattina alla sera.
Ma la colpa è nostra che ci lamentiamo solo tra di noi, ma quando c'è da andare a tirarli giù dalle poltrone a calci in culo (come si meriterebbero tutti dal primo all'ultimo), aspettiamo sempre che qualcun'altro lo faccia al posto nostro.
Tanto tra un mese nessuno si ricorderà più di questa notizia e loro ci sguazzeranno felici e contenti come al solito dall'alto delle "loro" poltrone.
Il risultato è che ci tocca pagare un'altra tassa per far venire uno che magari ne sa meno di noi per "certificare" COSA???? che il router funziona????
Cavolo iscritto dal 2002 ed il primo post?
Comunque ottima sintesi.
Quindi non credo che sia questo il caso (la certificazione dovrebbe avvenire diretamente dal produttore, magari con wifi protetto di default e software di configurazione dei parametri del router per ogni singolo operatore)
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".