Samsung a tutta birra verso il Quantum Dot: confermata l'acquisizione di QD Vision

Samsung avrebbe confermato l'acquisizione di QD Vision con l'obiettivo di rendere democratici i televisori con supporto agli standard HDR
di Nino Grasso pubblicata il 24 Novembre 2016, alle 15:31 nel canale MultimediaSamsung
Nel corso della settimana Samsung ha confermato l'acquisizione di QD Vision, società americana che produce tecnologie per display a punto quantico (chiamate solitamente in inglese, quantum dot) proiettati per il mercato consumer. Secondo alcune fonti citate da SamMobile l'accordo è stato confermato in anticipo rispetto all'annuncio ufficiale che sarà dato la prossima settimana da Jung Chil-hee, responsabile dell'Advanced Institute of Technology di Samsung.
Al momento non sono noti i dettagli finanziari dell'acquisizione, ed è probabile che ne sapremo di più nei prossimi giorni. Non ci sorprende che i coreani siano interessati ad acquisire realtà che si occupano della specifica tecnologia visto che recentemente in ambito televisori di fascia alta ha del tutto soppiantato i suoi AMOLED per i quantum dot che consentono di ottenere gamut più ampi e fedeltà agli standard DCI-P3 o Rec 2020 senza la necessità di avere strati di LED multi-colore.
Le tecnologie di QD Vision potrebbero interessare a Samsung soprattutto perché hanno un funzionamento di base differente. Per supportare lo standard HDR i televisori hanno bisogno di utilizzare un array di LED su tutta la superficie in modo che ogni zona può essere regolata in maniera indipendente, con l'impiego dei quantum dot che richiede un sottile strato aggiuntivo fra retroilluminazione e matrice LCD, caratteristica piuttosto costosa per i display più ampi.
QD Vision ha tuttavia un approccio diverso e molto più economico, utilizzando una retroilluminazione solo ai bordi e posizionando i semiconduttori della matrice dei punti quantici fra i LED e la struttura guida che distribuisce la luce lungo tutta la superficie dei display. L'idea di Samsung potrebbe non essere sostituire i modelli al top della gamma con le tecnologie di QD Vision, ma più realisticamente di offrire pannelli a buon mercato con supporto alle tecnologie HDR.
Parallelamente Samsung potrebbe accedere alle proprietà intellettuali di QD Vision, che potrebbero offrire ai coreani nuove opportunità di crescita e sviluppo della tecnologia. Insomma, con l'acquisizione di QD Vision Samsung sembra abbandonare definitivamente ogni mira sui pannelli OLED, dopo averci creduto fermamente per anni anche per la sua divisione TV.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOk tutto bello ma.....
A parte le migliorie nel gamut e contrasto,i tempi di risposta non saranno mai come quelli di un OLED.Teoricamente si.
In pratica, ad oggi il miglior LG OLED ha questo response time misurato:
http://www.hdtvtest.co.uk/news/oled...01604274285.htm
34ms
mentre il miglior TV Samsung:
http://www.hdtvtest.co.uk/news/ue65...01606274305.htm
ha 21ms.
le valutazioni soggettive sono le benvenute, ma almeno che siano coerenti nello stesso articolo. Non credo di chiedere troppo.
[quote=nino Grasso] Insomma, con l'acquisizione di QD Vision Samsung sembra abbandonare definitivamente ogni mira sui pannelli OLED, dopo averci creduto fermamente per anni anche per la sua divisione TV.
cioè da una parte si dice, che il QD, offre una qualità inferiore agli LCD full led RGB (cosa che reputo falsa), e potenzialmente l'uso dei soli led bianchi, permette di ridurre i costi di produzione, rispetto le soluzioni LCD full led RGB, che al momento sono la porta di ingresso del video HDR.
Se il QD non è riservato alla fascia top, perchè Samsung non potrebbe sostituire gli lcd led rgb con gli Oled? E in tutto ciò cosa c'entrano i QD?
In pratica, ad oggi il miglior LG OLED ha questo response time misurato:
http://www.hdtvtest.co.uk/news/oled...01604274285.htm
34ms
mentre il miglior TV Samsung:
http://www.hdtvtest.co.uk/news/ue65...01606274305.htm
ha 21ms.
Quello di cui parli è l'imput lag ovvero il ritardo tra l'imput per esempio la pressione di un tasto sul joypad e la visualizzazione su schermo di tale azione non il tempo di risposta che misura la velocità in cui un pixel può cambiare da bianco a nero o da una sfumatura di grigio ad un altra.
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