14 azioni legali contro Warner Music

Warner Music Group è nel mirino dell'autorità giudiziaria Statunitense per potenziali violazioni dello Sherman Act
di Andrea Bai pubblicata il 09 Maggio 2006, alle 09:02 nel canale MultimediaWarner Music Group è stata citata in ben 14 azioni legali a riguardanti i costi per il download di musica digitale. Cinque di questi procedimenti sono stati depositati nello stato di New York, otto in California e uno nel Distretto di Columbia. Non sono disponibili i dettagli di ogni singolo caso ma Warner stessa ha dichiarato che tutti i casi vertono su argomenti simili.
La vicenda prende il via da indagini separate condotte dal Sovrintendente dei Procuratori Distrettuali dello stato di New York e dal Dipartimento di Giustizia in merito a potenziali violazioni dello Sherman Act. In particolare questi organismi hanno paventato la possibilità che un gruppo più o meno nutrito delle principali etichette discografiche possano aver attuato delle operazioni di cartello per fissare il prezzo dei download di musica digitale.
Sebbene il costo di 99 centesimi di dollaro praticato dal servizio iTunes Music Store sia di fatto diventato una sorta di indicatore di "prezzo equo" per tale mercato, nessuno è in grado di stabilire se si tratta realmente di un prezzo equo o se si tratti di un prezzo artificiosamente alto o basso. Inoltre i servizi basati su abbonamento si reggono su una politica chiamata "most favored nation": il miglior prezzo spuntato da una etichetta discografica viene automaticamente assegnato anche alle altre concorrenti in gara. Tali contratti sono considerati da molte parti come anti-competitivi e a sfavore del consumatore.
Warner ha dichiarato che intende difendersi in modo "vigoroso" contro queste accuse, ma che, d'altro canto, non è in grado di prevedere il verdetto di tali casi. Dal momento che i 14 casi vertono su una stessa materia è possibile che vengano tutti accorpati in un unico processo, per evitare lungaggini ed ottimizzare le procedure.
Ricordiamo che Apple è riuscita nella scorsa settimana a chiudere i contratti con quattro etichette, tra cui Warner, ancora al prezzo di 99 centesimi di dollaro. La notizia giunse inaspettata, dal momento che le major hanno condotto una guerra a distanza con la casa della Mela, cercando di costringerla ad alzare i prezzi o a cambiare la policy delle tariffe. Alla luce dei fatti sopra esposti è ragionevole congetturare che le etichette, nel mirino delle indagini giudiziarie, abbiano preferito non fare troppo rumore e acconsentire al rinnovamento dei contratti.
Fonte: Arstechnica
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infotanto so già come finisce, ungeranno i giudici e il prezzo risulterà equo e si scoprirà che i 99 cent sono una coincidenza fortuita planetaria
@fabio80
Abbi fede. In america hanno un diverso modo di gestire e intendere la giustizia. Non sono mica latini loro...major truffaldine
meno male che qualcuno qli fa causa!non ho mai scaricato brani in formato mp3, comunque trovo molto alto il prezzo (0.99 cts di $) per una canzone senza supporto ne copertina e oltretutto compressa in un formato che ne deturpa la qualità!
Pagherei quel prezzo solo se i brani fossero venduti in alta qualità, allora si che ne varrebbe la pena!
tutto ovviamente imho.
ciao.
Questo sito dei cd mp3 a 2 euro non lo conoscevo e se lo avessi trovato da solo su google, avrei fatto subito qualche ordine, ma completamente in buona fede perchè ignaro del fatto che lo store è illegale.
Comunque tempo fa mi avevano segnalato un sito (inglese?) dove acquistare cd musicali a 10 euro comprese le spese di spedizione, qualcuno lo conosce? ho perso il link
speriamo che si rovini
Questo sito dei cd mp3 a 2 euro non lo conoscevo e se lo avessi trovato da solo su google, avrei fatto subito qualche ordine, ma completamente in buona fede perchè
Semplicemente le major non riuscendo chiaramente a vendere CD in russia ai prezzi europei hanno lasciato fare che in russia si potessero vendere CD dando i contributi forfettari agli autori (un po' come in italia paghi un contributo all'autore quando riproduci in pubblico una sua canzone), e i padroni del sito han semplicemente portato questo contributo alla musica online, che pero' vende tranquillamente anche oltre frontiera.
Da quel momento si sono alzate le orecchie delle major, perchè in quel caso non possono fare i loro accordi e far valere il loro cartello, visto che i soldi di quei brani venduti vanno agli autori e non a loro.
[quote]Comunque tempo fa mi avevano segnalato un sito (inglese?) dove acquistare cd musicali a 10 euro comprese le spese di spedizione, qualcuno lo conosce? ho perso il link
Beh 10€ son normali online (ed è per questo che 9.99$ per un Cd su itunes è una presa per i fondelli) anche su www.amazon.co.uk trovi CD a 6-7 sterline, che sono più o meno 10 euro.
Beh 10€ son normali online (ed è per questo che 9.99$ per un Cd su itunes è una presa per i fondelli)
vallo a dire a quelli che spacciano itunes per un servizio onesto e conveniente...
anche io sono dell'idea che pe quella cifra mi deve arrivare un cd solido e dotato di libretto e serigrafia, non quattro lerciosi files compressi
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