Uno sciopero della fame per Tesla: è l'iniziativa di alcuni proprietari norvegesi
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Al fine di attirare l'attenzione di Elon Musk, un gruppo di proprietari di Tesla hanno, fra le altre cose, iniziato uno sciopero delle fame: la risposta del CEO è arrivata il giorno dopo
di Giulia Favetti pubblicata il 01 Settembre 2022, alle 18:35 nel canale MercatoTesla
Tesla vende moltissimo in Norvegia, tanto che nel 2021 la sua Model 3 era al contempo l'elettrica e l'auto più venduta, ma non tutti i suoi clienti sembrano essere entusiasti dell'acquisto e hanno stilato una lista di difetti, con conseguenti lamentele, delle proprie vetture elettriche. Per attirare l'attenzione dei media, e sperare di catturare anche quella del CEO, che in questi giorni si trovava proprio lì, hanno disposto le loro vetture sillabando la parola "help" (aiuto) e iniziato uno sciopero della fame.
"La Norvegia ha il maggior numero di Tesla pro capite al mondo", si legge sul sito web del gruppo "Ma molti clienti non sono contenti....Siamo il canarino nella miniera di carbone e crediamo che se Elon Musk verrà informato dei nostri problemi, risolverà la situazione. Per favore aiutateci ad attirare la sua attenzione".
In effetti la reazione del patron di Tesla non si è fatta attendere molto, arrivando il giorno dopo sul suo profilo Twitter, condita dall'ormai famoso sarcasmo dell'imprenditore sudafricano, che ha colto al balzo l'occasione per trasformare la faccenda in un botta e risposta mediatico: "Su consiglio di un buon amico, ho digiunato periodicamente e mi sento più sano", ha twittato Musk in prima battuta, invitando successivamente i suoi follower a condividere pubblicamente consigli "che potrebbero aiutare qualcun altro".
In realtà i tempi dello scherzo, in questo caso più vicino allo sbeffeggio, sono sul viale del tramonto: nei prossimi anni saranno sempre di più le auto elettriche, anche di alto livello, a disposizione dei consumatori, in Norvegia quanto nel resto del mondo, e Tesla dovrà iniziare a prendere sul serio le osservazioni dei suoi clienti e a tenere conto dei loro disagi, come lunghi tempi d'attesa per la manutenzione delle auto, finestrini che si abbassano da soli o non si chiudono completamente, la presenza di ruggine su auto nuove (in particolare la Model 3) e l'impossibilità di usufruire della ricarica gratuita a vita a causa dei diversi connettori in uso nei nuovi Suc.
Inoltre l'anno scorso, l'azienda texana è stata citata in giudizio tramite un'agenzia per la protezione dei consumatori e dichiarata colpevole di limitare la velocità di ricarica dei suoi veicoli, con conseguente risarcimento pari a 16.000 dollari da versare a migliaia di proprietari.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoComunque spero che queste notizie aprano gli occhi ad altri potenziali acquirenti sulle reali qualità delle Tesla.
E il fatto che ho trovato solo uno che se n'e accorto è orribilmente sintomatico del livello percentuale di consapevolezza
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