Una nuova vittima dello shortage di chip: le carte di credito

Le carte di pagamento sono la nuova vittima della carenza produttiva di semiconduttori. Secondo la Smart Payment Association (SPA) ogni anno è necessario produrre e consegnare ai consumatori di tutto il mondo più di 3 miliardi di carte di pagamento.
di Manolo De Agostini pubblicata il 25 Giugno 2021, alle 14:31 nel canale MercatoLa carenza produttiva nel mondo dei semiconduttori ci fa arrivare le schede video con il contagocce, le console non ne parliamo e soprattutto c'è un settore dell'auto che deve rimandare produzione e consegne. Tutto finito? No, perché la Smart Payment Association (SPA) ha lanciato l'allarme: anche le carte di pagamento - credito, debito, ecc. - rischiano di diventare un oggetto raro.
Le carte di pagamento sono sempre più diffuse e stanno sottraendo quote di mercato ai contanti. "Sono essenziali per la vita quotidiana e per gli affari", sottolinea SPA. "Quasi il 90% dei pagamenti dei consumatori non in contanti viene fatto usando carte nei negozi fisici e anche le carte di pagamento sono fondamentali per accedere ai contanti. Inoltre, il 40-60% dei pagamenti online è supportato direttamente o indirettamente (tramite portafogli digitali) dalle carte di pagamento".
Assicurarsi quindi una fornitura di chip per le carte di pagamento è essenziale per le società del settore, i consumatori e il commercio in senso generale. Poiché le carte di pagamento vengono emesse all'apertura di un conto bancario, rinnovate regolarmente dopo la data di scadenza o sostituite in caso quando una carta viene smarrita o compromessa, ogni anno è necessario produrre e consegnare ai consumatori di tutto il mondo più di 3 miliardi di carte di pagamento basate sullo standard EMV", sottolinea SPA.
Ed è qui che arriva il problema dello shortage dei semiconduttori. "I colli di bottiglia ampiamente segnalati nella fornitura di chip sono diventati così critici che i produttori di carte di pagamento incontrano difficoltà crescenti nell'ottenere i chip necessari per produrre le carte".
"Tale crisi non mostra alcun segno di cessare a metà del 2021 e si estenderà per tutto il 2022", aggiunge SPA prevedendo blocchi produttivi significativi "al di fuori del ragionevole controllo dei produttori di carte di pagamento, i quali influenzeranno la loro capacità di soddisfare la piena domanda".
La SPA sta lavorando di concerto con governi, banche centrali e partner per "ottenere dalle fonderie di semiconduttori una maggiore priorità nella produzione di chip necessari per le carte di pagamento e per garantire la loro adeguata fornitura".
"I produttori di carte di pagamento all'interno di SPA si impegnano a fare ogni sforzo possibile per ridurre al minimo l'interruzione della consegna delle carte e servire al meglio i propri clienti", conclude il comunicato di SPA.
37 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoè possibile. (però la data è scritta sulla carta e in alcuni pagamenti la devi indicare.)
esistono comunque anche quelle virtuali da utilizzare con il telefono, l orologio etc etc etc...
Cosè ora c'è domanda per le carte di credito ? Ci minano ?
Cosè ora c'è domanda per le carte di credito ? Ci minano ?
[Sarcasmo]
Certo, oltre ad essere colpa del mining per lo shortage delle carte di credito, è colpa di Bitcoin se rubano i dati tramite malware, lo sanno pure i sassi
[/Sarcasmo]
Forse sarebbe anche meglio iniziare a produrre internamente invece che regalare sempre soldi a quei musi gialli .
Fra un po' ci ricatteranno , anzi già lo fanno implicitamente.
Non é quello il problema. Alla radice di tutto c'è la logistica just-in-time gestita da bimbominkia senza considerare che ci sono limiti alla capacità produttiva ed alla flessibilità di produzione.
Anni fa la capacità produttiva cresceva più della richiesta senza troppi problemi: fare nuove fab era meno costoso e ogni nuova diminuzione della feature size permetteva di produrre molti più chip a parità di wafer di silicio disponibili.
Ora invece le nuove fab sono più costose, quindi non c'è più la crescita di capacità produttiva di una volta e la richiesta di microchip è schizzata alle stelle, basta pensare a quanti chip di memoria si usano in più passando da un hard disk ad un ssd, a come stia aumentando il numero di chip presenti negli autoveicoli, ecc. ecc.
Lo vuoi il pc a 300€?
non è che sono scelte piovute dal cielo... non completamente cmq.
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