Stati Uniti, restrizioni sempre maggiori per frenare l'avanzata tecnologica cinese

Stati Uniti, restrizioni sempre maggiori per frenare l'avanzata tecnologica cinese

Bloomberg e Reuters ci raccontano come gli Stati Uniti stiano alzando il tiro per quanto riguarda le limitazioni a cui devono sottostare i produttori di macchinari per la realizzazione di semiconduttori che hanno rapporti con la Cina. L'obiettivo è frenare l'avanzata tecnologica di Pechino.

di pubblicata il , alle 10:31 nel canale Mercato
 

Gli Stati Uniti ampliano il raggio delle restrizioni tecnologiche contro la Cina, nel tentativo di conservare un vantaggio in termini produttivi. Qualche giorno fa è passato prima al Senato e poi alla Camera il "CHIPS and Science Act", un programma federale che al suo interno prevede 52 miliardi di dollari di sussidi per sostenere l'industria statunitense della produzione di semiconduttori. Si attende la firma dalla Casa Bianca.

Chi vuole una fetta di quei miliardi (Intel, TSMC e Samsung sono in prima fila) deve però promettere che non destinerà quei soldi per incrementare la produzione di chip avanzati in territorio cinese. Fondamentalmente, come spiega Bloomberg, il nuovo programma federale impedisce alle aziende interessate - da Intel a TSMC - di prendere i fondi per espandere la produzione di chip in Cina o altri paesi "nemici" - come la Russia - con processi produttivi migliori dei 28 nanometri. Il tutto per una durata di 10 anni.

Il processo produttivo a 28 nanometri non è il più avanzato - oggigiorno si parla di 5 nanometri, anche se la dicitura è più di marketing che altro - ma è comunque ampiamente usato nell'industria che realizza chip per automotive, macchinari industriali e IoT. Le tecnologie più avanzate appartengono a mondo degli smartphone, a quello dei processori per PC e server, nonché al settore delle memorie, ambito in cui gli Stati Uniti non vogliono che Pechino prenda il predominio.

Nonostante SMIC, il principale produttore cinese di chip per conto terzi, abbia dato dimostrazione di essere in grado di compiere passi avanti inaspettati (non senza il dubbio che abbia copiato TSMC), le sue prospettive di crescita sono fortemente minate dalle restrizioni imposte dall'ex amministrazione Trump sulla vendita di macchinari EUV - litografia all'ultravioletto estremo, fondamentale per i chip futuri - da parte dei produttori di macchinari occidentali in Cina.

Non solo, gli Stati Uniti stanno ulteriormente alzando il livello delle restrizioni. Secondo quanto dichiarato sempre a Bloomberg da Tim Archer, CEO di Lam Research Corporation, Washington adesso impedisce la vendita di macchinari produttivi in grado di favorire la creazione di chip con processi più avanzati dei 14 nanometri.

"Recentemente ci è stato comunicato che ci sarebbe stato un ampliamento delle restrizioni alle spedizioni di tecnologia in Cina per le Fab che operano al di sotto dei 14 nanometri", ha detto Archer. "Questo è un cambiamento che ci aspettavamo potesse arrivare e siamo pronti a rispettare pienamente. Stiamo lavorando con il governo degli Stati Uniti".

Il Dipartimento del Commercio USA ha spiegato che "l'amministrazione Biden è impegnata a compromettere gli sforzi della RPC (Repubblica Popolare Cinese) nella produzione di semiconduttori avanzati per affrontare i rischi significativi per la sicurezza nazionale negli Stati Uniti", ha affermato l'agenzia. La notizia, come avevamo anticipato, era già nell'aria.

Nelle ultime due settimane tutti i produttori statunitensi di macchinari produttivi hanno ricevuto lettere in cui venivano avvisati del cambiamento. La restrizione può essere formalmente aggirata chiedendo e ottenendo una licenza dal Dipartimento del Commercio, ma quest'ultimo aveva già rifiutato molte licenze per la consegne di macchinari per la produzione a 14 nm, quindi il cambiamento dovrebbe avere un impatto limitato sulla vita delle realtà coinvolte.

Nel frattempo, l'agenzia Reuters fa sapere che gli Stati Uniti stanno pensando di limitare anche la consegna di macchinari destinati alla produzione di memorie in Cina. Secondo le indiscrezioni, il "ban" riguarderebbe l'export di macchinari usati per realizzare memorie NAND con più di 128 layer. Principalmente coinvolto dalla misura potrebbe essere Yangtze Memory Technologies Co Ltd (YMTC), realtà che produce NAND a basso costo e gli USA vedono come un pericolo per le realtà locali Western Digital e Micron. La probabile decisione potrebbe avere riflessi anche sulle sudcoreane Samsung e SK hynix, entrambe attive in Cina.

7 Commenti
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Ripper8902 Agosto 2022, 10:46 #1
Evviva l'uguaglianza per tutti
Vash_8502 Agosto 2022, 10:51 #2
Articolo veramente interessante

In pratica, se ho ben compreso, chi vuole beccarsi i 52 miliardi di "murican$" deve promettere di non investire in alcun modo su territorio cinese e/o a favore dei cinesi.

E chi invece produce macchinari al di fuori degli USA e non vuole/avrebbe accesso a quei soldi può fare quello che gli pare?

Se non sbaglio in Europa si producono i macchinari per le litografie più avanzate, in quel caso cosa potrebbero fare gli USA? Chiedere al governo se per "favore" non vendono ai cinesi? risarcendo le aziende per le perdite?
Sabotano gli impianti europei?
RaZoR9302 Agosto 2022, 10:57 #3
Originariamente inviato da: Vash_85
Articolo veramente interessante

In pratica, se ho ben compreso, chi vuole beccarsi i 52 miliardi di "murican$" deve promettere di non investire in alcun modo su territorio cinese e/o a favore dei cinesi.

E chi invece produce macchinari al di fuori degli USA e non vuole/avrebbe accesso a quei soldi può fare quello che gli pare?

Se non sbaglio in Europa si producono i macchinari per le litografie più avanzate, in quel caso cosa potrebbero fare gli USA? Chiedere al governo se per "favore" non vendono ai cinesi? risarcendo le aziende per le perdite?
Sabotano gli impianti europei?
Gli Stati Uniti già restringono le vendite dei macchinari ASML più avanzati alla Cina
sisko21402 Agosto 2022, 11:43 #4
allora, prima hanno fatto carte false, per farla entrare nel WTO.
Adesso che gli hanno portato tutta la manifattura globale, gli hanno portato il know-how togliendola agli stati di origine, si sono accorti che sono diventati "ingombranti" e vogliono mettere restrizioni ?
Ma che restrizione volete mettergli che il know-how che abbiamo perduto noi non torna più indietro ?
Non è solo una questione di educazione o di scuola, ma quando le persone che sapevano fare qualcosa qua da noi, sono andate in pensione senza passare il know-how alle nuove generazioni per portarlo avanti e migliorarlo, non è un processo che puoi farlo tornare indietro tanto facile...
toni.bacan02 Agosto 2022, 12:18 #5
Originariamente inviato da: Vash_85
....In pratica, se ho ben compreso, chi vuole beccarsi i 52 miliardi di "murican$" deve promettere di non investire in alcun modo su territorio cinese e/o a favore dei cinesi.

Daltronde sono fondi americani destinati alle aziende americane per incrementare la produzione e lo sviluppo in USA.
E chi invece produce macchinari al di fuori degli USA e non vuole/avrebbe accesso a quei soldi può fare quello che gli pare?

Chi produce macchinari al di fuori degli USA non avrà accesso a quei fondi e farà quello che gli pare con i clienti esteri.
Se non sbaglio in Europa si producono i macchinari per le litografie più avanzate, in quel caso cosa potrebbero fare gli USA? Chiedere al governo se per "favore" non vendono ai cinesi? risarcendo le aziende per le perdite?
Sabotano gli impianti europei?
Incentivi e restrizioni sono per le sole aziende americane (tipo INTEL) che poi hanno catene produttive in Cina e vendono i loro macchinari ad aziende terze cinesi.


Spostandolo su un altro piano:
io America voglio mantenere la supremazia bellica, quindi prendo le aziende americane che producono all'esterno, le incentivo a produrre in patria, ed in più vieto loro di vendere la tecnologia (perchè alla fine è quello il punto) delle armi più potenti fuori dai confini nazionali.
Tony.Montana02 Agosto 2022, 14:31 #6
Un pò come quando hanno ammazzato l'Olivetti, grave minaccia per la IBM. Solo che ai giorni d'oggi bisogna mantenere un più basso profilo e allora si parla di frenare anzichè eliminare.
Blue Spirit07 Agosto 2022, 13:23 #7
Originariamente inviato da: sisko214
allora, prima hanno fatto carte false, per farla entrare nel WTO.
Adesso che gli hanno portato tutta la manifattura globale, gli hanno portato il know-how togliendola agli stati di origine, si sono accorti che sono diventati "ingombranti" e vogliono mettere restrizioni ?
Ma che restrizione volete mettergli che il know-how che abbiamo perduto noi non torna più indietro ?
Non è solo una questione di educazione o di scuola, ma quando le persone che sapevano fare qualcosa qua da noi, sono andate in pensione senza passare il know-how alle nuove generazioni per portarlo avanti e migliorarlo, non è un processo che puoi farlo tornare indietro tanto facile...


https://www.youtube.com/watch?v=JJDhNdJ7RWw


io lo dicevo già 20 anni fa che ci stavamo gettando la zappa sui piedi da soli...

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