Energia rinnovabile, rifiuti zero e parità di genere nel futuro di Intel

Energia rinnovabile, rifiuti zero e parità di genere nel futuro di Intel

Intel vuole usare il 100% di energia rinnovabile per le sue operazioni e raggiungere i zero rifiuti in discarica entro il 2030. Questi sono solo due degli obiettivi che si trovano nell'ultimo report sulla responsabilità aziendale diffuso dal colosso dei microchip.

di pubblicata il , alle 20:21 nel canale Mercato
Intel
 

Raggiungere l'informatica a emissioni zero entro il 2030 per combattere il cambiamento climatico. È questo l'obiettivo ambizioso che il colosso dei microprocessori Intel vuole raggiungere entro il decennio, operando un'importante analisi e revisione del proprio business ma anche collaborando con i partner per renderli più green di quanto non lo siano già ora o di quanto vogliano diventarlo. Questo significa arrivare al 100% d'uso di energie rinnovabili a livello globale, ma anche limitare l'emissione di CO2 nel ciclo di produzione dei PC, così come aumentare l'efficienza energetica di prodotti e tecnologie.

Intel si fa quindi capofila dell'industria, come tra l'altro già fa in tema di innovazione con programmi come Project Athena in ambito notebook e molte altre iniziative. Le possibilità che Intel centri gli obiettivi ci sono tutte: l'azienda ha annunciato di aver raggiunto molti punti che si era prefissata nel decennio 2010-2020. L'azienda di Santa Clara, per esempio, sta riciclando più del 90% degli scarti e non ha inviato quasi nessun rifiuto pericoloso alle discariche.

La quantità di gas a effetto serra immessa in atmosfera è diminuita di circa il 30% dal 2010, anche se le emissioni annuali sono aumentate un po' ogni anno dal 2016 con l'espansione del proprio business. In termini di uso d'acqua, fondamentale nell'industria in cui opera, l'azienda è riuscita a ridurre i consumi del 38%, per un risparmio di 44 miliardi di galloni nell'ultimo decennio.

Intel prevede di eliminare un altro 10% del biossido di carbonio generato dalle sue fabbriche e dal consumo di elettricità. L'anno scorso, tali emissioni sono ammontate a 2,79 milioni di tonnellate di anidride carbonica - meno di una centrale a carbone in un anno. Intel acquista già abbastanza energia rinnovabile da coprire oltre il 70% del suo consumo di elettricità in tutto il mondo, comprese tutte le sue operazioni negli Stati Uniti e in Europa. L'obiettivo è come detto arrivare al 100%.

Dove però Intel può fare di più è nell'ambito delle emissioni indirette, quelle generate lungo la catena di approvvigionamento dei materiali per i suoi prodotti o rilasciate in seguito dall'uso da parte dei consumatori dei vari dispositivi. Nel 2019, le emissioni indirette di Intel ammontavano all'incirca alla stessa quantità di anidride carbonica prodotta in un anno da più di cinque centrali a carbone.

Affrontare tali emissioni rappresenterà la sfida più importante: Intel deve infatti rendere i prodotti più efficienti dal punto di vista energetico, mantenendo gli obiettivi di crescita delle prestazioni. Intel ha compiuto progressi in quest'area, ma non quanto sperava. I notebook Intel sono diventati 14 volte più efficienti dal punto di vista energetico rispetto al 2010 e le sue soluzioni per i datacenter sono più efficienti dell'8,5%. Non male, ma un valore ancora lontano dal 25% che si era prefissata di raggiungere entro quest'anno.

Intel spera inoltre di poter lavorare con i produttori di PC che usano i suoi chip per ridurre l'impatto sul clima del comparto informatico. Probabilmente l'azienda troverà la porta spalancata in molte realtà, accomunate dalla necessità di diventare più sostenibili per soddisfare la richiesta sempre più pressante da parte dei clienti.

Quanto ai rifiuti e agli scarti di produzione, Intel è riuscita a ridurre i rifiuti pericolosi inviati in discarica a meno dell'1%, trovando il modo di riutilizzarli o trattarli in modo che non siano più tossici. L'ammoniaca in eccesso viene usata nella produzione di fertilizzanti e i rifiuti di fluoruro di calcio sono impiegati per creare cemento.

Gli annunci ambientali sono stati accompagnati da altri obiettivi che l'azienda ha snocciolato in un report sulla responsabilità aziendale pubblicato oggi (potete scaricarlo qui). Intel, ad esempio, vuole raddoppiare il numero di donne e minoranze sottorappresentate nelle posizioni apicali entro il decennio. Inoltre, vuole aumentare del 40% le donne con responsabilità tecniche.

"Il mondo sta affrontando delle sfide che comprendiamo meglio ogni giorno raccogliendo e analizzando maggiori dati. Questi dati però passeranno inosservati senza una risposta collettiva, dal cambiamento climatico al profondo divario digitale in tutto il mondo e all'attuale pandemia che ha radicalmente cambiato le nostre vite", ha dichiarato Bob Swan, CEO di Intel. "Possiamo risolvere tali sfide, ma solo lavorando insieme".

2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Ragerino15 Maggio 2020, 10:25 #1
Lol, l'idiozia della parità di genere fa veramente ridere. Se le donne scelgono altri settori, cosa fanno, mettono donne in ruoli dirigenziali solo per raggiungere le quote prefissate? Come nei paesi nordici, dove ci sono donne che siedono in più consigli di amministrazione, perche le aziende devono per forza raggiungere una certa quota di donne. Praticamente è l'opposto della meritocrazia e della parità di genere.
cdimauro21 Maggio 2020, 20:38 #2
Purtroppo si tratta di un trend generale, frutto della follia neo-femminista che ormai permea tutto: dai singoli, alle aziende, alle istituzioni.

Le situazioni più allucinanti si verificano in Svezia, dove le quote sono soltanto rosa, e non esistono quote "azzurre" applicabili in contesti in cui ci sia un netto sbilanciamento a favore delle donne. Giusto per sottolineare l'incredibile assurdità della situazione.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^