L'esercito iraniano ci ripensa: quello presentato non era un processore quantistico
L'esercito iraniano ha corretto la presentazione di due settimane fa sottolineando che la scheda mostrata non era un processore quantistico. Secondo la nota pubblicata, sarebbe stata una cattiva interpretazione da parte dei media.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 30 Giugno 2023, alle 16:49 nel canale ProcessoriARM
L'esercito iraniano ha pubblicato una nota stampa in cui specifica che la scheda presentata alcune settimane fa, e che ha scatenato l'ilarità del web, non era un processore quantistico. Nel comunicato si sottolinea che è stata mal interpretata la presentazione da parte dei media.
Per chi si fosse perso la notizia precedente, facciamo un piccolo sunto. Circa due settimane fa, durante una presentazione pubblica, l'esercito iraniano ha mostrato quello che è stato definito "il suo primo processore quantistico". A presentarlo è stato il contrammiraglio Habibollah Sayyari che, con una certa soddisfazione in volto, maneggiava la scheda.

Sfortunatamente, da subito si è scoperto che quella che doveva essere una CPU, altro non era che una scheda di sviluppo FPGA basata su una CPU ARM acquistabile anche su Amazon. Per dovere di cronaca va comunque segnalato che queste schede vengono spesso abbinate a elementi di calcolo quantistico, ragione per cui potrebbe essere stata effettivamente utilizzata per l'informatica quantistica dall'esercito iraniano.
"La presentazione della FPGA alla conferenza ha trasmesso l'idea sbagliata ai media del paese che la scheda fosse un processore quantistico che in realtà non è. Allo stesso tempo, l'algoritmo proposto impiegato per affrontare l'interruzione dei sistemi di posizionamento delle navi di superficie per migliorare la sicurezza marittima è importante ed è stato approvato" (tradotto con Google dal persiano).
Tuttavia, anche in quel caso, si tratta di soluzioni ben lontane da una CPU quantistica come potrebbe essere il Quantum System One di IBM o Tunnel Falls di Intel. Secondo la nota emanata dal Tasmin News, però, sarebbero stati i media locali a interpretare male il senso della presentazione.
In particolare, si sottolinea che la presentazione non si concentrava sulla scheda apparsa nella foto, ma su un algoritmo quantistico che è stato effettivamente sviluppato e consente di rilevare le posizioni delle navi di superficie anche in presenza di sistemi di occultamento.










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