I processori di Loongson oltrepassano i confini cinesi: 100 unità spedite in Russia

Loongson ha iniziato ad esportare i suoi processori basati sull'architettura proprietaria LoongArch. Cento CPU del produttore cinese sono state consegnate a un'azienda russa che fornisce server e sistemi di networking.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 17 Ottobre 2023, alle 16:06 nel canale ProcessoriLoongson
Abbiamo parlato più volte di Loongson e dei suoi processori basati sull'architettura proprietaria LoongArch, sviluppata attorno a un mix di istruzioni MIPS e RISC-V. Finora le CPU sono rimaste confinate nel mercato cinese, ma a quanto pare il produttore asiatico ha trovato un accordo con la società russa Norsi-Trans.
Norsi-Trans è un'azienda che fornisce "le migliori soluzioni hardware e software per reti informatiche, business intelligence e produce server rivolti all'archiviazione dati e servizi di networking", recita il sito ufficiale. Naturalmente il governo americano, soprattutto in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte delle forze russe, ha individuato in Norsi-Trans un rischio per la sicurezza, ragione per cui ha interrotto le importazioni di prodotti basati su tecnologia americana potenzialmente utilizzabili dall'esercito.
Come ben sappiamo, la Russia non ha una solida capacità di produzione nell'industria dei semiconduttori e proprio quest'estate Baikal, uno dei due chipmaker del paese, ha dichiarato bancarotta. Questa si è rivelata un'ottima occasione per rafforzare i rapporti commerciali con la Cina, che fino ad ora aveva anch'essa limitato l'esportazione verso la Russia.
La testata Kommersant ha avuto occasione di scambiare alcuni messaggi con Anatolyevich Ovchinnikov, CEO di Norsi-Trans, il quale ha dichiarato che l'azienda ha ricevuto 100 CPU da Loongson e sta lavorando per integrare l'architettura cinese in server, PC e array di archiviazione.
Come abbiamo riportato più volte, sul piano prestazionale le soluzioni di Loongson sono ben distanti dalle proposte più recenti di AMD o Intel. Il processo produttivo è arretrato e l'architettura ancora piuttosto acerba con un supporto estremamente limitato. Tuttavia, in mancanza di alternative, si prestano discretamente agli scopi elencati.
Secondo quanto riportato dalla testata russa, Norsi-Trans si è anche avvalsa delle competenze di un'altra società, BaseAlt, alla quale ha affidato lo sviluppo di un sistema operativo basato su Linux compatibile con l'architettura LoongArch. La suddetta società sviluppa già un OS simile, "Viola", che ha consentito di portare Linux sui processori Kunpeng di Huawei.
16 Commenti
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interessante, perchè lo è e seguo eventuali sviluppi della vicenda.
A voi !
Io aspetto di vedere cosa farà il Supremo e Illuminato Leader, K.J.(U) - se acquista lui allora il prodotto sarà degno di nota ma fino a che non vedo un ordine da parte sua....SCAFFALE !
Da un giornale concorrente:
«Tuttavia, quando si parla di nanometri bisogna sempre aprire una grossa parentesi e fare i dovuti distinguo, come spiego in questo articolo. A partire dal fatto che il Kirin 9000S [di Huawei e forgiato da SMIC] ha una superfice di 107 mm2, il 2% in più rispetto ai 105 mm2 del Kirin 9000 [forgiato da TMSC] a 5 nm, per una densità dei transistor pressoché paragonabile fra i due, ricordando che Kirin 9000 [di TMSC] ha una densità di circa 140 MTr/mm2.»
Da un giornale concorrente:
«Tuttavia, quando si parla di nanometri bisogna sempre aprire una grossa parentesi e fare i dovuti distinguo, come spiego in questo articolo. A partire dal fatto che il Kirin 9000S [di Huawei e forgiato da SMIC] ha una superfice di 107 mm2, il 2% in più rispetto ai 105 mm2 del Kirin 9000 [forgiato da TMSC] a 5 nm, per una densità dei transistor pressoché paragonabile fra i due, ricordando che Kirin 9000 [di TMSC] ha una densità di circa 140 MTr/mm2.»
In verità non si conoscono i modelli inviati ma è poco importante penso.
100 pezzi sono solo un campione, e servono probabilmente per consentire alla società di Russia di prendere confidenza con l'architettura di questo prodotto in previsione probabilmente di un accordo di fornitura dopo il conflitto.
La svolta potrebbe anche essere importante, se con gli anni questo prodotto dovesse recuperare terreno ( almeno in una discreta misura ) e la Cina cominciasse ad esportarlo, avremmo un possibile nuovo fornitore di chip per tutte le nazioni sanzionate dagli USA.
100 pezzi sono solo un campione, e servono probabilmente per consentire alla società di Russia di prendere confidenza con l'architettura di questo prodotto in previsione probabilmente di un accordo di fornitura dopo il conflitto.
La svolta potrebbe anche essere importante, se con gli anni questo prodotto dovesse recuperare terreno ( almeno in una discreta misura ) e la Cina cominciasse ad esportarlo, avremmo un possibile nuovo fornitore di chip per tutte le nazioni sanzionate dagli USA.
beh nn è un se
ma quando
è di oggi una ulteriore stretta USA riguardo gli acceleratori IA spediti in cina
vedi tu
ma quando
è di oggi una ulteriore stretta USA riguardo gli acceleratori IA spediti in cina
vedi tu
A forza di strette, a forza di spadroneggiare d'appertutto speriamo che non causino la terza guerra mondiale. Sono a buon punto secondo me.
no non ho paura di quello
ma sicuramente stanno spingendo moltissimo a rendere indipendente una buona fetta di mondo
Più probabile che una terza guerra mondiale, intesa in senso di guerra combattuta con armi ( anche non convenzionali ), scoppi per quanto stia accadendo in MO.
La Cina, assieme ai BRICS, è da anni che sta combattendo una guerra commerciale e monetaria contro l'economia occidentale e il Dollaro.
La Cina, assieme ai BRICS, è da anni che sta combattendo una guerra commerciale e monetaria contro l'economia occidentale e il Dollaro.
in MO ?
Che intendi?
cmq si certo, stanno cercando di ostracizzare il dollaro
giustissimo, dal loro punto di vista
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