Google: i chip non possono essere più economici, il costo per transistor è fermo da 10 anni
Un'analisi di Milind Sha di Google spiega la ragione per cui i chip non possono essere più economici nonostante gli sviluppi delle tecnologie produttive. Il problema è il costo dei transistor, stabile da ormai 10 anni.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 03 Febbraio 2024, alle 10:01 nel canale ProcessoriIntelAMDGoogleTSMC
È da un po' di tempo che ci si chiede come mai, con l'arrivo di processi produttivi avanzati, il costo dei chip rimanga stabile o tenda addirittura all'aumento. Per rispondere a questa domanda, Milind Shah di Google ha riproposto e approfondito una ricerca di Zvi Or-Bach, amministratore delegato di MonolithIC 3D, risalente al 2014. In sintesi, il problema risiede nel costo dei transistor che non diminuisce da ormai dieci anni, anzi sarebbe perfino aumentato incidendo chiaramente sul prezzo finale.
L'aumento del costo emerge in particolar modo con i processi produttivi più recenti – come 7 nm, 5 nm e 3 nm – i quali richiedono macchinari estremamente sofisticati per la produzione dei transistor, ognuno dei quali raggiunge prezzi nell'ordine delle centinaia di milioni di dollari. Un esempio è la ASML Twinscan NXE, una macchina per la litografia EUV che, per singola unità, ha un prezzo di 200 milioni di dollari.
Questo si traduce in un costo inevitabilmente più alto per quei chip che sfruttano processi produttivi all'avanguardia. Il grafico presentato da Shah sul costo dei transistor è piuttosto chiaro e dimostra che, se da un lato i processi produttivi avanzati consentono di estrarre un numero maggiore di chip da ogni wafer, dall'altro la loro adozione comporta una spesa maggiore per i produttori, il che restituisce un costo dei transistor che continua ad aumentare nel tempo.
Per tali motivi, sempre più produttori stanno passando a design disaggregati per i loro chip. La prima a introdurre questo tipo di soluzione nel settore mainstream è stata AMD che, con i processori Ryzen, ha sfruttato la struttura a chiplet, garantendo prestazioni maggiori a costi ragionevoli. Più di recente, abbiamo visto anche Intel ha sposare il design modulare a "tile" con i processori mobile Core Ultra (Meteor Lake), progetto che verrà ripreso anche dalla nuova generazione di soluzioni desktop.
Tuttavia, il design a chiplet – che sfrutta processi produttivi diversi per la realizzazione di un singolo chip – è più affamato di energia. Inoltre, l'integrazione multi-chiplet è un lavoro ingegneristico piuttosto costoso, il che lo rende sconveniente soprattutto per i piccoli produttori che sviluppano chip per scopi specifici. In ultima analisi, ma non per importanza, ottenere l'allocazione sui nodi produttivi non è semplice e questo potrebbe rallentare la disponibilità oltre a rappresentare un'ulteriore spesa.
In estrema sintesi, cosa ci dice l'analisi di Shah? Molto semplicemente, che l'accelerazione della produzione, fonte solitamente di risparmio per i chipmaker, è compensata da un costo superiore per le tecnologie avanzate ragione per cui contrarre il prezzo finale di vendita allo stato attuale è impossibile.
21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSono solo speculazioni nulla di concreto
Ovviamente non menziono neppure i margini assurdi di nvidia, attorno al 65%
Concordo in parte. I prezzi che proponi dovrebbero essere almeno raddoppiati
Adesso non esageriamo. Per una rtx 5070 1000 eur andranno bene. Poi quando uscirà la 5070 super si può portarla a 1200
Ergo occorre comprare µP dell'ultima generazione che hanno più FinFET e quindi sono più costosi, visto che il costo al FinFET è costante.
Solo a me pare di essere finito in una morsa a tenaglia?
Prevedi il futuro o lavori all'ufficio marketing di Nvidia ? Parente del mago forrest?
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".