Cina: aumenta del 40% la produzione di chip, le sanzioni statunitensi stanno diventando controproducenti

Le restrizioni imposte dal Governo degli Stati Uniti alle importazioni di semiconduttori in Cina hanno motivato il paese orientale a effettuare ingenti investimenti nella produzione interna di chip e, secondo il SCMP, entro il 2027 la Cina sarà leader globale nella produzione legacy.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 18 Aprile 2024, alle 18:29 nel canale ProcessoriSecondo un recente articolo del South China Morning Post, le sanzioni imposte dal Governo degli Stati Uniti alla Cina sull'importazione dei semiconduttori ha generato un effetto ben diverso dal frenare la crescita del paese nel settore. Secondo quanto riportato, la produzione cinese di chip è cresciuta del 40% nel primo trimestre del 2024.
Non è un segreto che gli Stati Uniti stiano diventando sempre più restrittivi nei confronti del mercato orientale. Proprio due giorni fa abbiamo riportato dell'ennesimo ban ad opera del governo americano che ha avuto un impatto importante, seppur non così grave, su Intel e NVIDIA.
Stando a quanto riferito dal Dipartimento del Commercio USA, l'obiettivo è quello di limitare la crescita della regione orientale nel settore dell'IA e dello sviluppo tecnologico in campo militare. Sono queste le basi sulle quali gli Stati Uniti hanno limitato l'importazione in Cina dei chip più avanzati, lasciando la piena libertà per i semiconduttori prodotti su nodi a 28 nm o inferiori.
Il nodo a 28 nm, infatti, è un processo produttivo obsoleto, inadatto alla produzione di chip all'avanguardia e, secondo il ministero americano, non rappresenterebbe una minaccia nazionale – almeno non quanto lo sarebbero i semiconduttori sviluppati sui nodi più aggiornati.
Tuttavia, si tratta di un processo produttivo ancora ampiamente utilizzato per sviluppare i chip dei dispositivi elettronici di base come telefoni fissi, tostapane, apparecchiature mediche e perfino automobili. La ragione per cui gli Stati Uniti non sono intervenuti sul commercio di questi chip è chiaramente di non intaccare la catena di approvvigionamento.
Se però da una parte la Cina – almeno per il momento – non è in grado di competere con l'America nella produzione più avanzata, nel settore dei chip a 28 nm è sulla buona strada per diventare il leader produttivo su scala globale.
All'inizio di quest'anno, la produzione di chip legacy in Cina ha raggiunto il suo massimo storico con 36,2 miliardi di unità costruite solo nel mese di marzo. Il rapporto del SCMP indica che la produzione è triplicata rispetto allo stesso trimestre del 2019, anno in cui il governo ha avviato il programma per l'indipendenza dalla tecnologia occidentale.
Da allora, la stretta costante del Governo degli Stati Uniti ha motivato quello cinese ad aumentare progressivamente gli investimenti nella produzione di semiconduttori. Si ritiene, infatti, che siano proprio i contributi statali i principali finanziatori dell'industria e stiano spingendo sulla realizzazione di chip al punto tale da rischiare una sovrapproduzione.
Secondo le stime della testata, la Cina realizzerà il 39% della produzione di chip legacy a livello globale entro il 2027, una tendenza che potrebbe continuare a crescere negli anni successivi se gli Stati Uniti dovessero continuare ad applicare le restrizioni attualmente in vigore.
Al momento, sul fronte dei chip avanzati, la Cina ha un profondo svantaggio rispetto a colossi come Intel o TSMC: non ha accesso agli strumenti litografici necessari alla produzione di chip all'avanguardia. Tuttavia, il dominio assoluto nel settore dei chip legacy non farebbe altro che generare nuovi investimenti nella produzione interna e supportare la politica di indipendenza messa in atto dal governo di Xi Jinping.
Se da un lato, quindi, la Cina è stata costretta ad aumentare le importazioni del 12,7% nel primo trimestre 2024 pur di avere accesso alla tecnologia più avanzata, l'altro lato della medaglia è che la stretta occidentale sta facendo solo da incentivo all'accelerazione dello sviluppo verso l'autosufficienza tecnologica.
63 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infobene costruiamo una centrale elettrica più grande tanto il gas ce lo svende il russo. logica cinese contro demenza americana.
bene costruiamo una centrale elettrica più grande tanto il gas ce lo svende il russo. logica cinese contro demenza americana.
Secondo me da un bel pò saremmo dovuti passare ad aiutare il prossimo e nn fare i bulli. Purtroppo chi comanda e prende decisioni non è stato lungimirante su tanti aspetti, negli ultimi 30/40anni. Ad esempio pensavano che il punto di nn ritorno per il cambiamento climatico fosse il 2050, e invece non era così. Se ora ci fosse una società che in passato nn avesse avuto bulli, ci si potrebbe mettere sotto tutti, stringere la cinghia e risolvere il problema, e invece ora nn potremmo mai metterci d'accordo, perchè nn siamo tutti in una situazione economica simile.
Ma è proprio la mentalità bacata che hanno nn va più bene. A volte penso che forse se scoppano tutti gli over 43 che bazzicano il potere, forse il mondo potrebbe diventare migliore. (sta volta ho abbassato la soglia, ma circoscritto a chi può decidere, a differenza dell'altra volta che dissi tutti gli over 50 del pianeta)
Beh, Russia e Cina sono abbastanza "pappa e ciccia", non mi stupirei se la Russia passasse a chip, cpu, gpu cinesi. O chip russi fatti su progetti cinesi.
p.s. ma anche gli ultimi huawei pura 70 con kirim 9010 sono a 28mn?
Detto questo, la sana concorrenza fa bene, ovvio, ma qui non so se sara' sana, Vi faccio esempio, una tastiera meccanica l'ho sempre pagata sui 80-100 euro, mi si e' rotta una (colpa mia), ne ho trovata una VERMANETE meccanica a €12, presa ed acquisto perfetto.
Qui non si tratta di sana concorrenza, qui si tratta che potranno distruggere il mercato altrui, certo Noi ci risparmiamo di brutto, ma alla fine o aprono le Loro ditte qui o crollano i posti di lavoro che tra AI e Cina...
La Russia ci prova da 50 anni ad essere indipendente con i chip, ed i risultati sono sempre stati scarsissimi. L'Iran poi figuriamoci, messa anche peggio.
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