Navigare producendo idrogeno verde: ecco il progetto Wind Hunter, a un passo dalla realizzazione

Navigare producendo idrogeno verde: ecco il progetto Wind Hunter, a un passo dalla realizzazione

Wind Hunter, l'iniziativa giapponese frutto della collaborazione tra il colosso nipponico delle spedizioni MOL, l'Università di Kyūshū e il gruppo Taiyo Sangyo che intende sviluppare navi in grado di produrre l'idrogeno necessario per la loro propulsione utilizzando le proprie vele, è a un passo dal realizzare le prime imbarcazioni

di pubblicata il , alle 18:08 nel canale Apple
 

Partito poco più di un anno fa, il progetto giapponese Wind Hunter vede unite assieme l'Università di Kyūshū, il gruppo Taiyo Sangyo e il colosso delle spedizioni marittime MOL (Mitsui O.S.K. Line) allo scopo di realizzare una nave ad emissioni zero in grado di navigare ininterrottamente.

Non è la prima volta che parliamo di progetti navali (soprattutto nel settore del turismo extra-lusso) che tengano in alta considerazione anche la sostenibilità, tramite l'utilizzo di energia rinnovabile e tecnologie a zero emissioni.

Di certo però, puntare a un laboratorio di elettrolisi galleggiante, alimentato unicamente dal vento, è qualcosa di rivoluzionario e, potenzialmente, portatore di un cambiamento epocale.

Wind Hunter idrogeno

Il principio alla base del Wind Hunter, di fatto, è esattamente questo: quando il vento soffia (anche a bassa velocità) oltre a gonfiare le vele e permettere alla nave di scivolare sulle onde, fa girare le turbine preposte a generare elettricità.

Wind Hunter idrogeno

Quest'ultima viene utilizzata per alimentare due processi chiave: la desalinizzazione dell'acqua marina e l'elettrolisi per scindere ossigeno ed idrogeno.

Ad occuparsi della parte strettamente navale, con lo studio dell'imbarcazione e delle vele, è MOL; la parte relativa alla messa a punto di un sistema per ottenere acqua dolce ad alta purezza (essenziale per produrre efficacemente l'idrogeno attraverso l'elettrolisi) è stata affidata all'Università di Kyūshū, che ha sviluppato un sistema di filtraggio in grado di rimuovere ogni impurità, sia organiche che inorganiche. Taiyo Sangyo, infine, lavora ad una tecnologia di osmosi inversa all'avanguardia ed efficiente.

Al momento Wind Hunter ha superato brillantemente i test preliminari con uno yacht nella baia di Omura, nella prefettura di Nagasaki: la fase successiva, che si svolgerà nel 2024, prevede la costruzione di una nave produttrice di idrogeno con lunghezza compresa fra i 60 e i 70 metri e dotata di più vele.

Scopo di questa imbarcazione è tracciare le rotte migliori, quelle in cui la produzione di idrogeno può avvenire nel modo più efficiente.

L'ultimo step è la messa in mare di flotte mercantili a zero emissioni ed in grado di auto-alimentarsi:

"Entro il 2030 prevediamo di costruire una grande nave mercantile a zero emissioni che produca idrogeno. Naturalmente, ci sono ancora molte sfide da risolvere, ma affrontare le sfide è ciò che facciamo in Mitsui O.S.K. Linee. Se non fai il primo passo, non raggiungerai mai il tuo obiettivo. Questo viaggio traccia una rotta diretta verso il futuro" ha dichiarato MOL in una nota stampa.

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