iPhone X: la prima idea già cinque anni fa. Parla Jony Ive

Durante un'intervista nel corso di una conferenza dedicata all'innovazione e alle tecnologie, il Chief Design Officer di Apple, ha parlato del nuovo iPhone X ricordando anche il defunto Steve Jobs.
di Bruno Mucciarelli pubblicata il 09 Ottobre 2017, alle 15:21 nel canale AppleAppleiPhone
I prodotti Apple nascono nella mente di Jony Ive, il Chief Design Officer di Apple, e tutto quello che ruota intorno all'aspetto ma anche alle innovazioni stilistiche degli iPhone, dei Mac o anche degli iPad fanno capo a lui. Sono ormai anni che Jonathan Ive è alle dipendenze di Apple e soprattutto è una "sola cosa" con l'azienda creata da Steve Jobs. Proprio con lui ha passato molte delle sue più impegnative giornate per cambiare quella che oggi conosciamo come tecnologia di design e che di certo ha dato i natali a molti dei prodotti "tech" degli ultimi anni, anche non Apple. Proprio Jony Ive ha parlato, durante la conferenza TechFest dedicata all'innovazione e alle tecnologie organizzata dal New Yorker, di quello che è stato il progetto più intenso e anche duraturo di sempre per Apple: la realizzazione del nuovo iPhone X.
Il progetto del nuovo iPhone X è iniziato addirittura 5 anni fa. La volontà di adottare un design che permettesse di avere uno smartphone completamente rivoluzionario come il primo modello creato dall'azienda di Cupertino ha richiesto molti anni soprattutto per l'attesa che le tecnologie permettessero di realizzarlo come volevano Apple e Ive. In questo caso l'azienda di Cupertino voleva da tempo un telefono con display edge-to-edge e senza l'interazione con un pulsante Home fisico. Nel corso degli anni si sono succeduti prototipi di diverso tipo ma tutti poco interessanti e soddisfacenti a causa della mancanza di tecnologie adatte a rendere efficace l'uso quotidiano per gli utenti.
Proprio su questo aspetto, Ive, ha voluto ribadire il fatto che i designer come lui da una parte sono curiosi e indagatori e tentano ogni giorno di fare un passo in avanti per migliorare un prodotto già esistente o per crearne uno totalmente nuovo. Di contro non possono esimersi dal fatto che tutto questo potrebbe facilmente portare ad errori o a dover trovare una soluzione che altri non hanno ancora trovato e che trovarla potrebbe rimettere in discussione quanto fatto fino a quel momento. Proprio saper dire di no, secondo Jony Ive, può essere positivo anzi in alcuni casi permette di ottenere risultati migliori e proprio il Chief Design Officier di no ne ha dovuti dire negli anni anche al grande Steve Jobs.
Lo ricorda proprio durante l'intervista elogiandolo come un "meraviglioso maestro" capace di insegnargli proprio l'arte del no soprattutto quando questo avrebbe comportato grandi sacrifici. Non solo, Ive, ricorda di non aver mai incontrato una persona con il grado di attenzione ai particolari come Steve. L'idea di realizzare l'iPhone è iniziata constatando proprio con Jobs il fatto che nessuno fino ad allora aveva realizzato un telefono bello e fatto bene, "tutti era anonimi, bizzarri e alienanti" e nessuno realmente aveva ambizione. Apple l'aveva e con l'iPhone la esternò anche agli altri. Il resto chiaramente è storia che conosciamo.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoStranamente l'81% dei possessori di smartphone preferisce un "anonimi, bizzarri e alienanti" ad un prodotto di pseudo nicchia, con "innovazioni" gia' viste su altri telefoni (sblocco con la faccia e ricarica wireless, tanto per citarne due), e venduto a prezzi sproporzionati rispetto al mercato. Ma proporzionati all'ego di chi lo vende...
Solo uno su 5 preferisce "l'innovazione della mela"...
E nessuno aveva mai fatto un telefono con le corna
Solo uno su 5 preferisce "l'innovazione della mela"...
ma no dai, in realtà tra assistenza ed i servizi inclusi con ios il prezzo non è poi così esagerato, lo sarà di 100€
Solo uno su 5 preferisce "l'innovazione della mela"...
Certo, perchè costano molto meno, l'hai detto tu stesso. L'ego più di chi lo vende è quello di chi lo compra. Se tu avessi letto l'articolo avresti certamente capito che "anonimi, bizzarri e alienanti" erano i telefoni di più di 10 anni fa, quando Apple ha sentito la necessità di creare il primo iPhone, cioè il primo smartphone come lo intendiamo tutt'oggi.
SIcuramente gli smartphone del giorno d'oggi non sono "anonimi, bizzarri e alienanti" come tu ci vuoi far intendere. O hai la coda di paglia?
Bella sparata, io sono convinto che di "no" ne ha dovuti sentire più lui da Jobs piuttosto che il contrario...
"dove lo metto questo chippino?"
ecco questo è un su grande merito
altri meriti sinceramente non ne vedo, tecnologia del design come detto nell'articolo per me è un ossimoro, la tecnologia deve rendere le cose più comode/pratiche da fare, se entra il design e quindi le cose diventano più scomode non è più tecnologia
discorso 5 anni di lavoro per me è un mah, altri sono riusciti anni fa a fare display edge to edge e l'iphone non si sa perchè è il telefono con le cornici più ampie tra le varie marche, quindi direi che semplicemente non volevano farlo più che non potevano. il discorso della mancanza del tasto invece continuo a dire che l'impronta sul retro (se ben posizionata) è comunque comoda, quindi potevano benissimo due anni fa fare un iPhone VI con meno cornice e tasto dietro
...dopo aver osservato la concorrenza.
rivoluzionario?
Ha un ottimo hardware, a seconda dei gusti è un bel telefono, tanta tecnologia etc.. ma di rivoluzionario non c'è nulla. Poi 1300€ son tanti. Il Pixel 2 è super caro eh.. troppo ma la differenza son 300€ mica 2€.Il costo di uno smartphone dovrebbe essere max 500€ il resto sono dei furti.
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